Quando si decide di acquistare un cosmetico si dovrebbe sempre controllare la lista degli ingredienti, il cosiddetto INCI, acronimo che sta per International Nomeclature of Cosmetic Ingredients (nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici). Tuttavia, non è così semplice per il consumatore “decifrare” l’elenco delle sostanze contenute in un prodotto. Ecco, allora, come leggere l’etichetta per acquistare i cosmetici senza rischi per la salute.
Com’è composta
Per legge l’etichetta deve riportare, oltre al nome e alla sede legale del produttore, la data di durata minima o la validità successiva all’apertura, il lotto di fabbricazione e il Paese d’origine, l’elenco degli ingredienti, ossia l’INCI.
I componenti non sottoposti a interventi chimici sono espressi con il loro botanico (in latino), mentre quelli che hanno subito un processo chimico con un nome inglese.
Devono essere elencati in ordine quantitativamente decrescente, quindi al primo posto viene indicato l’ingrediente presente nella percentuale più alta. I principi attivi sono generalmente riportati nella parte centrale, preceduti da tensioattivi, emulsionanti, conservanti, coloranti e profumi.
Tensioattivi
Vengono impiegati per rendere più schiumosi shampoo e bagnoschiuma e hanno la funzione di lavare, ma alcuni sono particolarmente irritanti, oltre che poco biodegradabili e potenzialmente cancerogeni. Sono da evitare il Sodium Laureth Sulfate e il Sodium Lauril Sulfate (sono conosciuti anche come SLES e SLS).
Emulsionanti (o PEG/PPG)
Sono utilizzati per rendere la pelle più permeabile e facilitare quindi l’ingresso di altre sostanze (comprese quelle tossiche) attraverso l’epidermide. Sono cancerogeni e poco biodegradabili. Sono da evitare il behenet-10, il ceteoreth-10, il laureth-20 e tutte quelle sostanze che terminano in - th poiché sono derivati dal petrolio.
Siliconi, petrolati (derivati dal petrolio) e grassi
Si tratta di ingredienti molto diffusi tra i prodotti cosmetici a causa del bassissimo costo e vengono usati per simulare un effetto idratante e lucidante. Rendono, infatti, la pelle vellutata e i capelli morbidi e lucidi, ma in realtà avvolgono l’epidermide e i capelli in una sorta di guaina in cui non respirano. A lungo andare queste sostanze causano dermatiti, capelli grassi o secchi che si spezzano, comparsa di punti neri, herpes labiali, ecc. Inoltre, sono tossici per l’ambiente e potenzialmente cancerogeni. Sono assolutamente da evitare la Paraffina liquida (Paraffinum Liquidum), i Petrolati (Petrolatum) e i Siliconi che generalmente finiscono in - one.
Conservanti
Sono i cosiddetti “parabeni” e la loro funzione è quella di disinfettare, ma se l’uso è prolungato e frequente possono scatenare allergie e provocare anche l’infertilità maschile. Inoltre, sono sostanze cancerogene. Sull’etichetta sono indicati con i prefissi Methyl, Buthil, Ethil, ecc. Poi ci sono altri tipi di conservanti nocivi quali il Triclosan, l’Imydazolyn urea, ecc.
Profumi
Sono usati per dare ai prodotti cosmetici una profumazione gradevole, ma si tratta di sostanze che potrebbero causare reazioni allergiche. Sull’etichetta sono indicati come “Profumo” (o Perfume).
Coloranti
Anche nei cosmetici possono essere contenuti i coloranti, che di certo non fanno bene all’organismo. Sono segnalati sull’etichetta con una sigla di 3 numeri preceduti dalla lettera “E”.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.