Per ravviare la propria capigliatura con un tocco originale, basta dare uno sguardo al passato. A partire degli anni ’20, infatti, le acconciature hanno continuato a evolversi in onde e boccoli davvero particolari, che possiamo richiamare facilmente anche ai giorni nostri. Ecco qualche idea per riprodurre le acconciature più famose del XX secolo!
Acconciature degli anni ruggenti
A cavallo degli anni '20 e '30, le chiome ondulate andavano per la maggiore, perfette per fare quattro salti a ritmo di charleston.
Negli anni ’20, le acconciature all’ultima moda erano soprattutto i capelli corti, generalmente all’altezza delle orecchie. Sulla scia dello stile liberty, infatti, le donne portavano un taglio estremamente moderno e sbarazzino.
Ai giorni nostri, per riprodurre questa tendenza, basta avere a portata di mano una piastra per capelli mossi. Le ciocche frontali e le punte devono essere perfettamente fissate, possibilmente con una lacca, per poi incorniciare la testa con una fascia ricca di perline. Quest’ultima deve essere sistemata dalla fronte alla nuca, facendola passare sopra alla chioma.
L’iconografia degli anni '30, invece, mostra l’evolversi delle chiome con tagli più lunghi.
Anche in questo caso, però, le onde sono le vere protagoniste delle acconciature. Per richiamare questo stile, sofisticato e al tempo stesso vivace, fate una riga laterale e raccogliete i capelli con uno chignon morbido. Tenete libera la ciocca frontale e create le classiche onde accentuate, da fissare delicatamente con una forcina.
Acconciature degli anni ‘40-‘50
Durante la metà del ‘900 le acconciature si sono evolute rapidamente. Con una nota nostalgica verso gli anni ruggenti, le onde si trasformano in boccoli morbidi, da far ondeggiare in ciocche lunghe e morbide. Negli anni ’40 i capelli tendono ad arrotolarsi soprattutto attorno al viso.
I bigodini, ma anche le classiche piastre per capelli mossi, aiutano a ottenere una semplicissima pettinatura movimentata dai boccoli.
Negli anni ’50 vengono sperimentate le prime cotonature e i capelli lunghi iniziano a legarsi in code di cavallo voluminose.
Chi desidera richiamare questo stile sulla propria capigliatura, prima di tutto dovrà concentrarsi sulla parte frontale: sono proprio questi i ciuffi da cotonare. Usando l’apposito pettinino, basterà prendere i capelli sopra alla fronte e “pettinarli al contrario”, cioè dall’alto verso il basso. Una volta cotonata questa ciocca, poi, la si può fissare con una forcina piegandola all’indietro.
Seguendo quest’ultimo procedimento si può anche provare un’acconciatura da pin up: dopo aver portato all’indietro la chioma cotonata, legate i capelli in una coda di cavallo alta. Per completare l’opera, infine, cotonate la parte iniziale della coda all’altezza dell’elastico.
Acconciature pop
A partire dagli anni ’60, i boccoli e le onde si sono concentrati soprattutto nella parte finale delle chiome, cioè sulle punte. Qui inizia a farsi strada il contrasto tra liscio e riccio, con capelli di media lunghezza che scendono piatti, per poi arricciarsi sul fondo. L’acconciatura tipica di questo decennio si sintetizza soprattutto nella cotonatura dei capelli sopra alla nuca, per poi tenerli lisci e arrotolare le punte con i classici tirabaci.
Negli anni ’70, invece, le onde iniziano a scomparire per fare posto ai capelli tendenzialmente lisci. Ciò che ha segnato lo stile di quest’epoca è senza dubbio l’iconografia delle Charlie’s angels, con le ciocche laterali arricciate verso l’esterno in una sorta di “effetto vento” sul viso. Per ottenere questa acconciatura bisogna armarsi di phon e spazzola rotonda: mettendo in piega queste ciocche, arrotolate la spazzola su se stessa finché le punte dei capelli non saranno piegate.
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