Utilizzando una sostanza chimica, la pelle viene esfoliata e rinnovata, perché ne vengono rimosse le cellule morte: l'incarnato appare così più giovane, uniforme e luminoso. Si tratta del procedimento usato dal peeling chimico, un trattamento estetico ambulatoriale che permette di ringiovanire una pelle segnata e di migliorare notevolmente lo stato di pelli anche giovani, ma colpite da determinate patologie. Vediamo come funziona questo trattamento, in quali casi è indicato, quali sono i risultati che è realistico attendersi e i possibili rischi.
Come funzionaIl peeling chimico funziona in questo modo: sulla zona da trattare viene applicata una soluzione chimica a base di acido tricloroacetico (la concentrazione del principio attivo varia da un minimo di 15% ad un massimo di 50%). Questa soluzione provoca una lesione che a sua volta
stimola una rigenerazione, ovvero un ricambio delle cellule, con l'eliminazione di quelle vecchie e degenerate: e viene
stimolata la produzione di elastina e collagene, sostanze in grado di rendere la pelle più giovane, soda e compatta. Il tempo di applicazione dipende dal risultato che si vuole ottenere: una volta trascorso il lasso di tempo necessario, la soluzione viene risciacquata.
In genere, l'applicazione della sostanza chimica provoca una sensazione di calore e bruciore piuttosto forte, ma è una reazione normalissima che di solito non dura più di pochi minuti.
Tipi di peeling chimicoEsistono 4 diversi tipi di peeling chimico, classificabili sostanzialmente in base alla loro profondità di azione (e anche alla concentrazione di acido esfoliante):
- Peeling molto superficiale: la sua azione resta molto in superficie. Serve per attenuare o cancellare piccoli inestetismi (ad esempio, piccole discromie) mentre, per trattare inestetismi molto pronunciati, non è efficace, a meno che non si effettuino diverse sedute
- Peeling superficiale: la sua azione va un po' più in profondità e può essere utile per trattare rughe non troppo marcate, cicatrici da acne, iperpigmentazioni
- Peeling a media profondità e peeling profondo: queste ultime 2 tipologie di peeling possono dare problemi di una certa portata in termini di effetti collaterali (cicatrici, infezioni); pertanto vanno scelti solo in presenza di inestetismi davvero gravi. Una valida alternativa a questa tipologia di peeling resta comunque il trattamento laser, che in genere è privo di effetti collaterali. Oppure, è possibile effettuare diverse sedute di peeling superficiali
RisultatiMa quali sono i risultati che è realistico attendersi da un peeling chimico superficiale (dal momento che quelli profondi sono i meno utilizzati)? Eccoli:
- Miglioramento dello stato della pelle: la pelle appare più tonica, soda, compatta ed elastica
- Ringiovanimento della pelle (riduzione delle rughe)
- Miglioramento del colorito: il colorito è più uniforme, le discromie si riducono e la pelle appare meno grigia, più chiara e luminosa
- [span=testo-grassetto]Riduzione delle smagliature[/span
- Riduzione delle cicatrici superficiali
Bisogna però specificare che il peeling chimico non riesce ad agire sulle cicatrici profonde e sulle rughe marcate, ma solo su quelle superficiali
Aree del corpo trattate dal peeling chimicoIn teoria, tutte le parti del corpo si possono trattare con il peeling chimico, anche se in pratica i risultati migliori si ottengono su zone come
viso, dorso delle mani e decolleté.
Patologie ed inestetismi che possono essere trattatiEcco tutti gli inestetismi cutanei e le patologie che possono trarre giovamento da un trattamento come il peeling chimico:
- Discromie e iperpigmentazioni (melasma, cloasma, efelidi, macchie superficiali della pelle...)
- Rughe superficiali
- Lesioni acneiche
- Smagliature
- Dermatite seborroica
- Cheratosi
- Rosacea
Disagi dopo l'intervento e possibili complicanzeDopo il peeling chimico è possibile che subentrino alcuni piccoli disagi, che non devono destare preoccupazione perché sono assolutamente nella norma e soprattutto risolvibili.
Ad esempio, può succedere che nella zona trattata si formi un
edema: basta non traumatizzare ulteriormente la parte trattata (se avete fatto il peeling, al viso, cercate ad esempio di dormire sulla schiena in modo da non schiacciare il viso e non applicate assolutamente del ghiaccio) e il tutto si risolverà in breve tempo.
Il processo di riepitelizzazione (ovvero di rigenerazione completa della pelle e di caduta delle cellule morte) può durare anche una decina di giorni, sebbene in media sia di 5-6 giorni. In ogni caso, in questo lasso di tempo bisogna portare pazienza ed evitare nel modo più assoluto di tirare via da soli la pelle morta: questa deve infatti staccarsi da sola, il processo deve avvenire in maniera completamente naturale. Staccando via la pelle, otterrete solo di procurarvi delle cicatrici o delle discromie che possono essere anche difficili da eliminare.
Potrebbero formarsi delle crosticine (che ovviamente non vanno tirate via, ma lasciate cadere da sole): anche questo è normale e non deve allarmare. Non preoccupatevi nemmeno se sentite
prurito: è un sintomo post-trattamento del tutto comune.
Quando il processo di riepitelizzazione sarà ultimato, la pelle non assumerà subito il suo colore definitivo: per qualche settimana (dalle 2 alle 4) sarà piuttosto arrossata e un po' lucida. In questa fase è importante utilizzare delle creme ristrutturanti e cortisoniche, che possano lenire l'eventuale prurito e accelerare la scomparsa del rossore.
Per minimo 2 mesi dopo il trattamento è bene stare il più possibile a riposo (o comunque evitare di sudare: il sudore farebbe arrossare ancora di più le zone trattate) e non esporsi al sole se non con una protezione totale.
E per finire, ecco le possibili complicanze del peeling chimico. Potrebbero formarsi delle
cicatrici, soprattutto se la zona trattata è molto esposta al movimento (ad esempio, l'area intorno alla bocca). Se dovesse succedere, non preoccupatevi perché si possono trattare con successo.
Inoltre, può capitare, anche se non spesso, che subentri un'
infezione batterica oppure erpetica (quella erpetica soprattutto in soggetti già predisposti).
A chi rivolgersiSe avete deciso di effettuare un peeling chimico, rivolgetevi ad un
buon dermatologo: saprà indicarvi la tipologia di peeling più adatta alla vostra situazione ed effettuare il trattamento in tutta sicurezza.
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