Il massaggio Bowen è una tecnica terapeutica per la manipolazione dei tessuti molli, conosciuta anche come Bowtech. È stata messa a punto da Tom Bowen, un massaggiatore australiano che iniziò a praticare tale metodo a partire dagli anni Settanta, anche se fu Oswald Rentsch, osteopata australiano, a dargli una veste più professionale. In Italia nel 1998 è nata l’Associazione Italiana Bowen. Vediamo meglio di cosa si tratta, quando è indicato questo trattamento e se esistono controindicazioni.
Tecnica Bowen (o Bowtech)
Il trattamento Bowen comprende delle manipolazioni digitali molto leggere, che seguono una sequenza ben precisa, ciascuna applicata su punti chiave dei muscoli e dei legamenti tendinei. La manipolazione consiste in una delicata pressione associata alla rotazione del muscolo o del tendine, con pause di 2 minuti circa tra una serie di pressioni e l’altra. In sostanza, le mani dell’operatore, anziché scivolare sulla pelle, la sollevano prima di esercitare la pressione e poi la trattengono sotto le dita.
Il massaggio di solito viene eseguito su lettini ribassati e imbottiti e le pressioni sono efficaci anche attraverso indumenti leggeri. Ogni seduta può durare dai 10 ai 40 minuti. Già dopo la prima seduta è possibile ottenere un sollievo sostanziale. Dopo il trattamento, infatti, i pazienti provano una sensazione di profondo rilassamento e benessere, spesso anche la minzione diventa più frequente grazie all’eliminazione dal corpo delle tossine e dei liquidi in eccesso. Tuttavia l’effetto è individuale. Dopo la terapia, infatti, alcuni pazienti si sentono pieni di energia, altri stanchi e insonnoliti e talvolta può capitare anche un peggioramento del disturbo. In genere, per alleviare dolori esistenti da tempo sono consigliati almeno 2-3 trattamenti, preferibilmente a una settimana di distanza l’uno dall’altro.
Quando è indicato il massaggio Bowen
La tecnica Bowen è particolarmente adatta a curare: lesioni da sport, tunnel carpale, dolori alla schiena (es. osteoartrite, scoliosi, discopatie, sciatica, ecc.), gomito del tennista, cefalee (di tipo tensivo, cervicale, ormonale), emicranie, sinusiti, sindrome temporo-mandibolare, dolore alla mandibola e dei muscoli facciali, disturbi del sistema respiratorio, digestivo, riproduttivo e ormonale, ictus, stress, stanchezza acuta e cronica, disfunzioni degli organi, malessere durante gravidanza, parto e/o post parto (instabilità della pelvi, incontinenza, dolore alle mammelle e difficoltà nell’allattamento).
Inoltre, il massaggio può essere d’aiuto per i neonati in caso di coliche, reflusso e paralisi cerebrale perché questa tecnica rilassa i muscoli e i tessuti connettivi.
Controindicazioni
Il massaggio Bowen non ha particolari controindicazioni, ma è importante scegliere operatori qualificati. Sul sito ufficiale dell’Associazione Italiana Bowen è possibile trovare un operatore cliccando sulla mappa per selezionare una regione.
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