Per molti anni è stata una vera e propria moda: colorare i capelli con l’henné per coprire quelli bianchi e regalare una tonalità, o delle sfumature, di colore rosso. Un modo naturale, che non prevede l’utilizzo di prodotti chimici, ma sfrutta i pigmenti presenti nella Lawsonia inermis, una pianta spinosa di cui si seccano e macinano le foglie per ricavare una polvere colorante. Anche se essa è naturalmente verde, l’effetto ottenuto dal suo uso è il rosso, più o meno intenso a seconda del colore di capelli di partenza. L’henné è anche alla base di paste per colorare i tessuti e la pelle: i tatuaggi all’henné (che durano un paio di settimane) sono stati importati in Occidente dal mondo arabo e orientale, dove rimangono molto diffusi.
I benefici
Colorare i capelli con questo preparato naturale permette innanzitutto di evitare di applicare prodotti di sintesi (che a volte utilizzano ammoniaca e altre colorazioni chimiche), con i loro effetti collaterali: alla lunga rischiano di rovinare i capelli, di sfibrarli e renderli più fragili o di provocare allergie al cuoio capelluto. L’henné non provoca danni, anche se può seccare i capelli (motivo per cui è bene provare diverse ricette per valutare la combinazione perfetta per il proprio tipo di chioma).
Sono inoltre stati evidenziati tutta una serie di benefici che esso porta alla salute e alla bellezza dei capelli: svolge un’azione regolatrice, riequilibrando la produzione di sebo e quindi limitando forfora e capelli grassi, rende i capelli più disciplinati, voluminosi e lucidi, ne migliora l’aspetto contribuendo a riparare i capelli danneggiati.
Dal punto di vista estetico, inoltre, ha una resa “naturale” perché non copre tutti i capelli in modo uniforme, ma con riflessi e sfumature diverse. Questo significa sia che la ricrescita risulta meno visibile (non si crea l’effetto “linea netta”), ma contemporaneamente che la copertura dei capelli bianchi non è perfetta (prendono il colore in modo diverso dagli altri).
Di contro, oltre a seccare un po’ i capelli, l’henné potrebbe essere stato miscelato con altri ingredienti. Bisogna quindi fare attenzione e scegliere con cura. Se ne trovano, infatti, di due tipi: l’henné naturale o puro, che ha tempi di posa superiori, e l’henné picramato, detto anche rinforzato, che garantisce una colorazione più accesa in tempi inferiori, ma contiene additivi (coloranti di sintesi) che potrebbero creare allergie o altre reazioni cutanee (solo oltre certe percentuali sul prodotto finale, comunque).
Gli effetti coloranti
L’henné agisce sui capelli coprendo quelli bianchi e conferendo un atonalità rossastra. Si posa infatti come una sorta di pellicola sulla lunghezza dei capelli, interagendo con la cheratina senza penetrare nel cuoio capelluto, per cui gli effetti non sono permanenti né durano molto a lungo: in pochi lavaggi il colore tende già a sbiadire.
L’effetto stesso varia molto e dipende dal colore di partenza della chioma: si può ottenere un rosso anche acceso sui capelli biondi e in generale chiari, riflessi rossi o un bel castano ramato su quelli bruni, mentre sui capelli molto scuri di solito il risultato è solo quello di avere delle sfumature tendenti al rosso.
In commercio si trovano poi dei prodotti a base di henné con l’aggiunta di altre sostanze naturali per colori diversi, più chiari o molto più scuri, fino al nero. Esiste anche una versione non colorante, detta henné neutro (che in realtà deriva da un’altra pianta, la Cassia Obovata): non copre i capelli bianchi e non modifica il colore, ma dona lucentezza, rafforza la chioma e regola la produzione di sebo del cuoio capelluto.
La preparazione
Per quanto riguarda la preparazione, non esiste un’unica ricetta possibile, perché al prodotto puro spesso si aggiungono altre sostanze per rafforzare l’effetto o nutrire il capello. In linea generale la polvere va miscelata con un liquido, in modo da ottenere una crema. Come base si utilizza l’acqua (calda ma non bollente, da versare gradualmente e in quantità non eccessive, per non rendere il composto troppo liquido), unita spesso a sostanza più dense, come lo yogurt bianco (che ha potere nutritivo) oppure il miele. Alla miscela si possono anche aggiungere il succo di limone o la camomilla (per un colore meno intenso), l’aceto (per i capelli grassi), l’olio di mandorle (per i capelli secchi).
Il composto va amalgamato bene e lasciato a riposo per alcune ore, meglio ancora un'intera notte prima di utilizzarlo.
Si applica su tutta la lunghezza dei capelli (puliti e asciutti, in modo che renda meglio), procedendo ciocca per ciocca, dalle radici alle punte, e raccogliendole mano mano in cima alla testa.
Il tempo di posa varia a seconda dell’effetto (l'intensità) che si vuole ottenere: può bastare un’ora oppure bisogna fare agire anche tre ore o più, meglio quindi fare una prova su una ciocca per verificare tempi e risultati.
Come per il colore tradizionale si può usare una cuffietta o della pellicola trasparente per coprire la testa ed è consigliato applicare una crema protettiva sulla pelle del viso e del collo che sarà a contatto con l’hennè, per evitare macchie, così come mettere dei guanti di lattice per le mani. Alla fine si sciacqua con molta acqua. Alcune preferiscono lavarsi nuovamente i capelli: l’accortezza è usare uno shampoo che non sia aggressivo.
La prova su una singola ciocca è fondamentale se si hanno i capelli colorati con sostanze chimiche, oppure decolorati o comunque trattati: il colore potrebbe modificarsi di molto rispetto a quello desiderato. Inoltre, ricordate che la tonalità spesso diventa più scura nei giorni successivi l’applicazione. Un effetto simile si ha anche quando si usa con frequenza l’henné, dato che tende a stratificarsi sul capello.
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