La chirurgia estetica non è più solo una questione prettamente femminile, ma coinvolge in misura crescente anche gli uomini. La nuova tendenza è stata segnalata da alcuni quotidiani inglesi: il desiderio di avere barba e baffi folti al pari quelli di sex symbol come Brad Pitt o George Clooney ha portato a un notevole incremento di richieste di questo tipo di trapianto. La peluria del viso è infatti uno dei simboli più longevi e potenti di virilità, qualcosa cui molti uomini, avendone la possibilità, non vogliono rinunciare anche se la natura non è stata generosa con la loro dotazione di barba e baffi, o se qualche malattia ne ha modificato l’aspetto originario.
Una soluzione definitiva
Come avviene per il trapianto di capelli, anche nel caso di barba e baffi si trapiantano i peli presi da altre parti del corpo nell’area interessata. Spesso si fa ricorso alla peluria, più fitta, che si trova sotto il mento, per coprire zone glabre. Si pratica in anestesia locale, inserendo i peli uno a uno tramite microincisioni. Gli interventi hanno un’alta percentuale di successo, con il 90% di ricrescita, che però impiega circa 10 mesi a dirsi completa.
A fare ricorso al trapianto sono coloro che vogliono mascherare cicatrici, i segni dell’acne o una peluria poco folta e a chiazze. Si tratta soprattutto di uomini tra i 20 e i 40 anni, a conferma di una sempre maggiore attenzione da parte del genere maschile per il proprio aspetto fisico, per sentirsi più attraenti e limitare, per chi è già in età matura, i danni dello scorrere del tempo e apparire più giovani.
Anche se i costi di questa tipologia di intervento sono inferiori a quelli per i trapianti di capelli, non è certo alla portata di tutte le tasche. In media, stando ai prezzi praticati nel mondo anglosassone, si parte dai 3 mila euro per i baffi e da oltre 10 mila per la barba completa. I prezzi si riducono anche della metà se ci si rivolge a strutture sanitarie di Paesi come la Turchia che, come segnalano sempre i quotidiani britannici, sta diventando sempre di più una meta di turismo sanitario. A meno di 4 mila euro si può acquistare un pacchetto che comprende trapianto e vacanza.
E in Italia?
A parte quest’ultima tendenza, che si è affacciata di recente anche nel nostro Paese, quali sono gli standard di bellezza cui gli uomini italiani aspirano? E quindi quali sono le richieste che fanno al chirurgo plastico?
Ai primi posti c’è la liposuzione, soprattutto in area addominale, per mostrare pancia piatta e muscolosa, insieme agli interventi al viso, e in particolare la rinoplastica (si tratta di operazioni che hanno l’obiettivo di ridurre le dimensioni del naso nella maggior parte dei casi) e la blefaroplastica, utilizzata per ridare tonicità alle palpebre e quindi giovinezza e freschezza allo sguardo.
In conseguenza di diete o problemi ormonali si può verificare un aumento delle dimensioni della mammella maschile, su cui si interviene con la ginecomastia, riducendo il gonfiore di quest’area e modellando i pettorali.
Sempre richiestissimo l’intervento anticalvizie, che prevede diversi gradi di azione, dalla stimolazione del cuoio capelluto al trapianto vero e proprio.
Una ricerca del 2012, eseguita dalla Doxa per conto dell’Osservatorio Nazionale sulla Chirurgia Estetica, rivela infatti una crescente attenzione da parte del genere maschile nei confronti degli interventi per migliorare l’aspetto del proprio corpo: il 29% degli uomini si è dichiarato completamente favorevole, mentre solo il 4% si dice contrario. Per quanto riguarda invece l’inclinazione a effettuare su di sé un intervento, si arriva a percentuali paragonabili a quelle espresse dalle donne: anche se solo il 6% all’epoca vi si era già sottoposto, un terzo degli uomini era andato a fare almeno una prima visita dal chirurgo estetico, e quasi la metà (40%) sosteneva di avere intenzione di ricorrere a questo specialista prima o poi.
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