I danni del fumo sulla nostra pelle

Le più grandi stelle di Hollywood dei tempi d’oro ci hanno insegnato quanto fosse sexy e intrigante una donna fumatrice: basta pensare a Marlene Dietrich o a Lauren Bacall che, armate del loro stecco di tabacco, enfatizzavano i loro caratteri decisi e imperturbabili. Non essendo più schiavi dell’ingenuità e della scarsa informazione degli anni ’50, oggi conosciamo bene gli effetti e i danni del fumo sulla nostra pelle.

Nonostante la discutibile associazione tra la sigaretta e il sex appeal, al giorno d’oggi siamo pienamente coscienti delle conseguenze del fumo non solo sul nostro organismo, ma anche sul nostro aspetto. Possiamo oggettivamente constatarlo direttamente sulle stesse persone che un tempo credevano di fare tendenza: odori sgradevoli, discutibile igiene orale e pelle rovinata; questi sono gli effetti certi che il fumo provoca sulla nostra bellezza. Dal momento che il connubio sigarette-malattie mortali sia un argomento che viene affrontato in larga scala, e dimostrato con risultati sempre più spaventosi, è bene prendere in considerazione anche le conseguenze che si manifestano sul nostro aspetto, così da informare anche le fumatrici più vanitose.

Alito
Com’è ovvio che sia, se assumiamo qualcosa di particolarmente odoroso per via orale è molto difficile liberarsene tanto facilmente, soprattutto se si tratta di una sostanza bruciata con un olezzo pungente. Forse non tutti i fumatori se ne rendono conto, ma l’odore di tabacco bruciato viene assorbito sia dai tessuti degli abiti che dalla pelle intrappolandolo, per così dire, in una bolla maleodorante. Questo succede in quantità elevata soprattutto nella bocca, che oltre ad essere il mezzo tramite il quale si assume il fumo, lo incamera facendo fermentare l’odore tramite la saliva e i batteri presenti per natura. Se si considera il fatto che oltre a fumare si ingeriscono cibi e bevande di ogni genere, il mix di odori che ristagnano è davvero sgradevole.

Denti
Lo stesso discorso fatto per l’alito vale anche per i denti, che subiscono un maggiore degrado in relazione al fumo. Si parla infatti dell’aspetto che i denti di un fumatore presentano sul lungo termine: aloni giallognoli che permeano l’intero smalto, nonché macchie marroni che si formano soprattutto sugli incisivi. Certo non si tratta di un trattamento di bellezza, soprattutto se si considera poi il generale effetto sgradevole del sorriso di un fumatore associato alla necessaria pulizia dei denti che dev’essere fatta con particolare aggressività per eliminare le macchie.

Le unghie
Anche se il fumo viene ingerito dalla bocca, le mani ne risentono in modo molto particolare; il gesto in sé, infatti, le include necessariamente facendole protagoniste dell’azione. Ciò a cui non si pensa troppo, però, è che lo stesso liquido giallo-marrognolo che ne permea i filtri si deposita al tempo stesso sulle unghie. Per evitare di bruciarsi, solitamente si tiene la sigaretta tra le due falangi esterne delle dita, cioè quelle con le unghie, ed è ovvio che un fumatore frequente venga toccato da questo effetto. Bisogna considerare, inoltre, che le sostanze presenti nelle sigarette sono particolarmente tossiche, come ad esempio il catrame, e che quindi non è certo facile ripulirle; le unghie, di conseguenza, sono destinate a essere permeate da queste sostanze specie a causa dell’azione ripetuta.

La pelle
Una volta assorbito il fumo tramite la bocca e direttamente nei polmoni, è inevitabile che l’effetto delle sostanze tossiche si manifesta verso l’esterno, proprio sulla pelle. Tutto ciò che si ingerisce ha delle conseguenze più o meno visibili sull'aspetto e sul viso del fumatore, tanto più se si tratta di qualcosa di molto dannoso se ripetuto con costanza nel tempo. Oltre a questo, poi, bisogna considerare anche l’espirazione del fumo, il quale avvolge la pelle intaccandola e seccandola al tempo stesso; coloriti slavati e tendenti al giallognolo, rughe più marcate e macchie marroni sono solo alcuni dei tanti esempi da nominare che vengono generati direttamente dal fumo in sé.