Il sogno di tutti quelli che impegnano ore della loro giornata ad allenarsi è quello di tonificare il proprio fisico nel minor tempo possibile facendo meno sforzo possibile. In particolar modo, soprattutto le donne puntano a tonificare e rassodare cosce e glutei combattendo gli inestetismi della cellulite e dell’effetto “buccia d’arancia”. Non sorprende dunque che le donne stiano particolarmente attente a ogni dettaglio che possa aumentare i benefici dell’allenamento, dall’indossare i giusti indumenti al seguire un determinato programma alimentare da integrare con l’attività fisica.
Proprio a proposito di indumenti “migliorativi” dell’allenamento, negli ultimi anni si è fatto un gran parlare delle scarpe rassoda glutei. Si tratta di speciali calzature sportive che avrebbero il “potere” di rassodare e tonificare i muscoli di gambe e glutei in maniera molto più efficace e visibile rispetto a qualsiasi altra scarpa d’allenamento. In Italia le scarpe rassoda glutei più conosciute sono le EasyTone della Reebok, ma ce ne sono in commercio anche delle altre che vengono vendute a prezzi che vanno dagli 80 ai 150 euro.
Le scarpe rassoda glutei esistono sia da ginnastica che da passeggio, in modo tale da lavorare nel modellamento dei glutei anche durante le passeggiate o le semplici camminate che si svolgono quotidianamente.
Grazie alla loro forma particolare, queste scarpe, attraverso dei particolari cuscinetti, promettono di far lavorare i muscoli di gambe e glutei il 30% in più di quanto invece non succede con delle scarpe normali.
Ma davvero queste scarpe rassoda glutei portano benefici al rassodamento dei muscoli? Il dibattito sulla questione è aperto. Sono stati condotti diversi studi su questo tipo di scarpa e ce ne sono alcuni autorevoli che in realtà confermano che non sono del tutto inefficaci e che le promesse fatte dalle aziende produttrici non sono in realtà disattese in maniera completa. In particolare, il merito di queste scarpe sta nella forma anomala che mette in crisi l’equilibrio costringendo la persona e puntare meglio i piedi e a correggersi continuamente. Un movimento continuo che aiuta e corregge la postura. Nessun “miracolo” di modellamento del muscolo, quindi, ma qualche beneficio, almeno nella postura della camminata, c’è.
Dall’altra parte gli scettici nei confronti del funzionamento delle scarpe rassoda glutei possono far valere a sostegno della loro tesi la sentenza del 2011 che la U.S. Federal Trade Commission ha inflitto alla Reebok, produttrice della linea EasyTone, costringendola al pagamento di ben 25 milioni di dollari. Il motivo? Per la commissione federale del commercio statunitense quella dell’azienda sportiva è stata pura e semplice pubblicità ingannevole perché quelle scarpe in realtà non rassodano i glutei come promesso negli spot. I soldi pagati dalla Reebok serviranno a risarcire i consumatori delusi e ingannati dalle scarpe rassoda glutei. Decisione che rappresenta un “peso importante” nella discussione pubblica tra fautori e denigratori delle scarpe rassoda glutei.
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