Orienteering

Cosa è
L’orienteering, o corsa di orientamento, è una disciplina sportiva comparsa nei primi anni del XX secolo nei paesi scandinavi, e in particolare in Svezia, terra ricca di numerose meraviglie naturali.
È proprio la possibilità e l’opportunità di entrare in contatto diretto con la natura a rappresentare la vera essenza di questo sport.
L’orienteering prevede l’attraversamento di un territorio sconosciuto immerso nella natura, tra boschi, parchi, fiumi e laghi.
Una carta topografica e una bussola, accompagnati naturalmente da una buona capacità di orientamento, costituiscono gli unici strumenti per poter scegliere il percorso ritenuto sia più vantaggioso che veloce per poter raggiungere il traguardo finale.
Le gare di orienteering consistono essenzialmente in gare di velocità. Nella tipologia di gara più classica i vari partecipanti partono in tempi diversi, con un distaccamento di alcuni minuti da un concorrente all’altro e verrà proclamato vincitore l’atleta che raggiunge per primo il traguardo, dopo aver attraversato alcuni punti stabiliti, segnati sulla cartina consegnata dagli organizzatori, e segnalati sul posto con la presenza di un prisma triangolare di colore bianco ed arancione, detto lanterna.
Naturalmente bisogna testimoniare l’avvenuto passaggio da questi luoghi prestabiliti e il concorrente dovrà punzonare il proprio cartellino, detto anche testimone, con un attrezzo apposito, solitamente una punzonatrice, posta sempre vicino alla lanterna. Solitamente questa forma di gara dura all’incirca un’ora.
Tipi
Oltre alle gare singole è possibile gareggiare anche in squadra, detta staffetta. Questa formula prevede che i partecipanti partano tutti contemporaneamente, senza alcun distacco di tempo tra loro. In questo caso il vincitore sarà la squadra che raggiungerà per prima il traguardo finale. Inoltre esistono anche le gare di orienteering a tempo, nelle quali viene stabilito un tempo massimo ed entro il quale gli atleti devono riuscire ad attraversare il maggior numero di punti di controllo.
Pro
L’orienteering è sicuramente un ottimo sport per avvicinare l’uomo all’ambiente e trarre un vero e proprio benessere fisico e mentale dovuto al ripristino di un contatto diretto con la natura.
Inoltre questo sport consente di migliorare la velocità di spostamento, la resistenza (poiché generalmente si tratta di percorsi abbastanza impegnativi e piuttosto lunghi che sollecitano l’apparato cardio-circolatorio) e, naturalmente, la capacità di orientamento spaziale.
Ai benefici fisici bisogna aggiungere anche quelli psicologici dati da un’attività svolta all’aria aperta.
L’orienteering è inoltre altamente educativo e socializzante, capace di sensibilizzare sulle questioni ambientali.
Contro
L’orienteering è una pratica sportiva svolta all’aperto e lo stesso percorso può nascondere delle insidie che possono provocare eventuali infortuni ai concorrenti. Sicuramente il rischio maggiore è rappresentato dalla possibilità di eventuali cadute che possono provocare anche delle lesioni piuttosto gravi. Non bisogna però sottovalutare la presenza di rami o cespugli, soprattutto nei boschi e nei parchi, che possono essere la causa di ferite sugli atleti.
Quando iniziare
L’orienteering è uno sport consigliato a chiunque ami stare in contatto diretto con l’ambiente e scoprire le meraviglie che riserva la natura. Ottimo anche per i bambini e adolescenti.
Attrezzatura e abbigliamento
L’attrezzatura per l’orienteering è composta essenzialmente dalla carta topografica e da una bussola, strumenti necessari per riuscire a orientarsi. A essi si aggiunge il cartellino sul quale bisogna testimoniare, punzonando, il passaggio dai vari punti di controllo.
Per quanto riguarda l’abbigliamento si può utilizzare quello tipico da trekking oppure indossare una semplice tuta da ginnastica e un paio di scarpe da ginnastica, a seconda del tipo di percorso.
L’orienteering, o corsa di orientamento, è una disciplina sportiva comparsa nei primi anni del XX secolo nei paesi scandinavi, e in particolare in Svezia, terra ricca di numerose meraviglie naturali.
È proprio la possibilità e l’opportunità di entrare in contatto diretto con la natura a rappresentare la vera essenza di questo sport.
L’orienteering prevede l’attraversamento di un territorio sconosciuto immerso nella natura, tra boschi, parchi, fiumi e laghi.
Una carta topografica e una bussola, accompagnati naturalmente da una buona capacità di orientamento, costituiscono gli unici strumenti per poter scegliere il percorso ritenuto sia più vantaggioso che veloce per poter raggiungere il traguardo finale.
Le gare di orienteering consistono essenzialmente in gare di velocità. Nella tipologia di gara più classica i vari partecipanti partono in tempi diversi, con un distaccamento di alcuni minuti da un concorrente all’altro e verrà proclamato vincitore l’atleta che raggiunge per primo il traguardo, dopo aver attraversato alcuni punti stabiliti, segnati sulla cartina consegnata dagli organizzatori, e segnalati sul posto con la presenza di un prisma triangolare di colore bianco ed arancione, detto lanterna.
Naturalmente bisogna testimoniare l’avvenuto passaggio da questi luoghi prestabiliti e il concorrente dovrà punzonare il proprio cartellino, detto anche testimone, con un attrezzo apposito, solitamente una punzonatrice, posta sempre vicino alla lanterna. Solitamente questa forma di gara dura all’incirca un’ora.
Tipi
Oltre alle gare singole è possibile gareggiare anche in squadra, detta staffetta. Questa formula prevede che i partecipanti partano tutti contemporaneamente, senza alcun distacco di tempo tra loro. In questo caso il vincitore sarà la squadra che raggiungerà per prima il traguardo finale. Inoltre esistono anche le gare di orienteering a tempo, nelle quali viene stabilito un tempo massimo ed entro il quale gli atleti devono riuscire ad attraversare il maggior numero di punti di controllo.
Pro
L’orienteering è sicuramente un ottimo sport per avvicinare l’uomo all’ambiente e trarre un vero e proprio benessere fisico e mentale dovuto al ripristino di un contatto diretto con la natura.
Inoltre questo sport consente di migliorare la velocità di spostamento, la resistenza (poiché generalmente si tratta di percorsi abbastanza impegnativi e piuttosto lunghi che sollecitano l’apparato cardio-circolatorio) e, naturalmente, la capacità di orientamento spaziale.
Ai benefici fisici bisogna aggiungere anche quelli psicologici dati da un’attività svolta all’aria aperta.
L’orienteering è inoltre altamente educativo e socializzante, capace di sensibilizzare sulle questioni ambientali.
Contro
L’orienteering è una pratica sportiva svolta all’aperto e lo stesso percorso può nascondere delle insidie che possono provocare eventuali infortuni ai concorrenti. Sicuramente il rischio maggiore è rappresentato dalla possibilità di eventuali cadute che possono provocare anche delle lesioni piuttosto gravi. Non bisogna però sottovalutare la presenza di rami o cespugli, soprattutto nei boschi e nei parchi, che possono essere la causa di ferite sugli atleti.
Quando iniziare
L’orienteering è uno sport consigliato a chiunque ami stare in contatto diretto con l’ambiente e scoprire le meraviglie che riserva la natura. Ottimo anche per i bambini e adolescenti.
Attrezzatura e abbigliamento
L’attrezzatura per l’orienteering è composta essenzialmente dalla carta topografica e da una bussola, strumenti necessari per riuscire a orientarsi. A essi si aggiunge il cartellino sul quale bisogna testimoniare, punzonando, il passaggio dai vari punti di controllo.
Per quanto riguarda l’abbigliamento si può utilizzare quello tipico da trekking oppure indossare una semplice tuta da ginnastica e un paio di scarpe da ginnastica, a seconda del tipo di percorso.
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