Taping neuromuscolare

Il taping neuromuscolare (o taping kinesiologico o kinesio taping) è una tecnica non invasiva e non farmacologica che favorisce il naturale processo di guarigione del corpo attraverso un nastro (tape) elastico, una sorta di cerotto che viene applicato sulla parte dolorante o sul muscolo interessato. È molto usato dagli sportivi e non è difficile vedere qualche calciatore con i "cerotti colorati" sul corpo.
Vediamo meglio di cosa si tratta, come funziona e quali sono i suoi benefici.
Cos’è il taping neuromuscolare
Questa tecnica correttiva, anche se potrebbe sembrare una novità assoluta (in Europa è arrivata solo a cavallo del 2000), è stata sviluppata dal dottor Kenzo Kase oltre 35 anni fa. Nel corso del tempo, chiaramente, sulla base dell’esperienza clinica e della ricerca applicata sul campo, ha subito delle modifiche.
L’applicazione del nastro (che è adesivo ed elastico), grazie alle sue particolari caratteristiche, favorisce una migliore circolazione sanguigna e linfatica nell’area trattata. Per questo motivo è ideale nella cura dei muscoli e dei nervi in caso di situazioni post-traumatiche e per migliorare la riabilitazione.
Come funziona il taping neuromuscolare
Come anticipato, il taping neuromuscolare si avvale di un nastro, che è costituito da cotone di alta qualità, con uno strato adesivo in acrilico. È ipoallergenico, waterproof e traspirante. Inoltre ha la caratteristica di essere elastico (solo in lunghezza) come la pelle. Trova applicazione in numerose patologie legate all’articolazione del ginocchio e in caso di dolore cervicale (cervicalgia), ma non solo.
Questa tecnica è diversa rispetto ad altri tipi di bendaggio poiché il metodo è sia decompressivo sia compressivo e agisce su diversi livelli. Il nastro, infatti, svolge una funzione sensitiva (stimola i recettori cutanei, muscolari e articolari e controlla lo stimolo doloroso); muscolare (ripristina il tono muscolare, aumenta la contrazione dei muscoli, riduce la fatica muscolare, l’eccessiva distensione del muscolo e della contrazione dello stesso); linfatico e sanguigno (migliora il drenaggio linfatico, favorisce la circolazione sanguigna e riduce l’infiammazione locale); articolare (riduce il dolore e aumenta l’ampiezza del movimento articolare).
Benefici del taping neuromuscolare
Il taping neuromuscolare, agendo su muscoli, articolazioni, sistema venoso e linfatico, è in grado di alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione, correggere l’allineamento articolare, normalizzare la tensione muscolare e migliorare l’assetto posturale.
Tale tecnica, infatti, è consigliata come coadiuvante nei programmi terapeutici per ridurre i tempi di recupero, ma può essere impiegata anche come unica risorsa, alternativa alle cure farmacologiche.
Controindicazioni
Il taping neuromuscolare non ha particolari controindicazioni, a patto però che sia applicato da un operatore competente. L’applicazione scorretta del nastro, infatti, può addirittura essere controproducente e far peggiorare la situazione di partenza. Il taping, non contenendo principi attivi, può essere utilizzato anche dai bambini e durante la gravidanza.
Vediamo meglio di cosa si tratta, come funziona e quali sono i suoi benefici.
Cos’è il taping neuromuscolare
Questa tecnica correttiva, anche se potrebbe sembrare una novità assoluta (in Europa è arrivata solo a cavallo del 2000), è stata sviluppata dal dottor Kenzo Kase oltre 35 anni fa. Nel corso del tempo, chiaramente, sulla base dell’esperienza clinica e della ricerca applicata sul campo, ha subito delle modifiche.
L’applicazione del nastro (che è adesivo ed elastico), grazie alle sue particolari caratteristiche, favorisce una migliore circolazione sanguigna e linfatica nell’area trattata. Per questo motivo è ideale nella cura dei muscoli e dei nervi in caso di situazioni post-traumatiche e per migliorare la riabilitazione.
Come funziona il taping neuromuscolare
Come anticipato, il taping neuromuscolare si avvale di un nastro, che è costituito da cotone di alta qualità, con uno strato adesivo in acrilico. È ipoallergenico, waterproof e traspirante. Inoltre ha la caratteristica di essere elastico (solo in lunghezza) come la pelle. Trova applicazione in numerose patologie legate all’articolazione del ginocchio e in caso di dolore cervicale (cervicalgia), ma non solo.
Questa tecnica è diversa rispetto ad altri tipi di bendaggio poiché il metodo è sia decompressivo sia compressivo e agisce su diversi livelli. Il nastro, infatti, svolge una funzione sensitiva (stimola i recettori cutanei, muscolari e articolari e controlla lo stimolo doloroso); muscolare (ripristina il tono muscolare, aumenta la contrazione dei muscoli, riduce la fatica muscolare, l’eccessiva distensione del muscolo e della contrazione dello stesso); linfatico e sanguigno (migliora il drenaggio linfatico, favorisce la circolazione sanguigna e riduce l’infiammazione locale); articolare (riduce il dolore e aumenta l’ampiezza del movimento articolare).
Benefici del taping neuromuscolare
Il taping neuromuscolare, agendo su muscoli, articolazioni, sistema venoso e linfatico, è in grado di alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione, correggere l’allineamento articolare, normalizzare la tensione muscolare e migliorare l’assetto posturale.
Tale tecnica, infatti, è consigliata come coadiuvante nei programmi terapeutici per ridurre i tempi di recupero, ma può essere impiegata anche come unica risorsa, alternativa alle cure farmacologiche.
Controindicazioni
Il taping neuromuscolare non ha particolari controindicazioni, a patto però che sia applicato da un operatore competente. L’applicazione scorretta del nastro, infatti, può addirittura essere controproducente e far peggiorare la situazione di partenza. Il taping, non contenendo principi attivi, può essere utilizzato anche dai bambini e durante la gravidanza.
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