Allenamento per principianti

Quando ci si accinge a fare qualcosa di nuovo per la prima volta, è facile commettere degli errori; lo stesso vale per l’allenamento. Per chi non ha mai fatto sport regolarmente, iniziare un’attività fisica costante significa confrontarsi con una serie di problematiche che trascura o che semplicemente non conosce. È bene sapere invece come comportarsi e quale tipo di allenamento intraprendere, per non rischiare di farsi male, per rendere l’esercizio utile e per trarne dei benefici.
Innanzitutto: iscriversi in palestra e affidarsi a un esperto (istruttore o personal trainer) oppure fare di testa propria? Se nel primo caso c’è la guida di un esperto a dirci quando e come allenarci, evitando quindi di commettere errori, nel secondo è molto più probabile che ci si affidi al caso, intaccando l’efficacia degli sforzi praticati durante l’attività fisica.
Una delle differenze sostanziali tra l’affidarsi a un esperto e l’allenarsi in completa autonomia sta nella consapevolezza dell’importanza della pianificazione. Per essere efficace e raggiungere i risultati sperati, l’allenamento deve seguire un programma pensato e progettato ad hoc per ogni soggetto. Molto spesso la gran parte di chi comincia ad allenarsi in maniera autonoma lo fa a caso, senza pianificare una tabella di allenamento o un programma graduale.
Tra le prime operazioni preliminari da fare prima di cominciare un programma di allenamento c’è la visita medica per accertarsi del buono stato di salute.
Fatto questo, si dovrà decidere la frequenza settimanale degli allenamenti (consigliati 3 a settimana). Per le prime settimane si potranno avere difficoltà a trovare il tempo libero da dedicare all’esercizio settimanale, ma per allenarsi costantemente è bene mettersi in testa che si tratta di un impegno con la stessa importanza degli altri, altrimenti si troverà sempre una scusa per rimandare.
Quando si stila una tabella d’allenamento, soprattutto per chi non ha mai praticato sport e finora ha svolto una vita prettamente sedentaria, le prime settimane dell’attività fisica devono essere particolarmente soft. Ferma restando la gradualità con la quale aumentare l’intensità dell’allenamento settimana dopo settimana, l’avvio deve comunque essere leggero. Sarà normale dopo i primi giorni di allenamento sentire una serie di dolorini sparsi su tutti i muscoli, dolori derivanti dal fatto che gli stessi muscoli sono stati chiamati a muoversi come non avevano mai fatto prima fino a quel momento.
Tra le altre cose che si devono avere chiare in testa nel momento della programmazione dell’allenamento, c’è l’obiettivo per il quale ci allena. Si può decidere di praticare attività fisica per tanti motivi: per dimagrire, per stare in forma, per rafforzare la muscolatura, per aumentare la resistenza, per prepararsi a una successiva attività agonistica, per riabilitare il corpo dopo un trauma o un infortunio e così via. Ovviamente, solo avendo definito qual è il fine dell’allenamento, si riesce a stilare una tabella efficace e dedicata verso quello scopo.
Innanzitutto: iscriversi in palestra e affidarsi a un esperto (istruttore o personal trainer) oppure fare di testa propria? Se nel primo caso c’è la guida di un esperto a dirci quando e come allenarci, evitando quindi di commettere errori, nel secondo è molto più probabile che ci si affidi al caso, intaccando l’efficacia degli sforzi praticati durante l’attività fisica.
Una delle differenze sostanziali tra l’affidarsi a un esperto e l’allenarsi in completa autonomia sta nella consapevolezza dell’importanza della pianificazione. Per essere efficace e raggiungere i risultati sperati, l’allenamento deve seguire un programma pensato e progettato ad hoc per ogni soggetto. Molto spesso la gran parte di chi comincia ad allenarsi in maniera autonoma lo fa a caso, senza pianificare una tabella di allenamento o un programma graduale.
Tra le prime operazioni preliminari da fare prima di cominciare un programma di allenamento c’è la visita medica per accertarsi del buono stato di salute.
Fatto questo, si dovrà decidere la frequenza settimanale degli allenamenti (consigliati 3 a settimana). Per le prime settimane si potranno avere difficoltà a trovare il tempo libero da dedicare all’esercizio settimanale, ma per allenarsi costantemente è bene mettersi in testa che si tratta di un impegno con la stessa importanza degli altri, altrimenti si troverà sempre una scusa per rimandare.
Quando si stila una tabella d’allenamento, soprattutto per chi non ha mai praticato sport e finora ha svolto una vita prettamente sedentaria, le prime settimane dell’attività fisica devono essere particolarmente soft. Ferma restando la gradualità con la quale aumentare l’intensità dell’allenamento settimana dopo settimana, l’avvio deve comunque essere leggero. Sarà normale dopo i primi giorni di allenamento sentire una serie di dolorini sparsi su tutti i muscoli, dolori derivanti dal fatto che gli stessi muscoli sono stati chiamati a muoversi come non avevano mai fatto prima fino a quel momento.
Tra le altre cose che si devono avere chiare in testa nel momento della programmazione dell’allenamento, c’è l’obiettivo per il quale ci allena. Si può decidere di praticare attività fisica per tanti motivi: per dimagrire, per stare in forma, per rafforzare la muscolatura, per aumentare la resistenza, per prepararsi a una successiva attività agonistica, per riabilitare il corpo dopo un trauma o un infortunio e così via. Ovviamente, solo avendo definito qual è il fine dell’allenamento, si riesce a stilare una tabella efficace e dedicata verso quello scopo.
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