Alcune informazioni che è importante sapere: secondo la legge l’intervento di interruzione di gravidanza è sottoposto a segreto professionale, l’identità e le generalità della donna rimangono quindi anonime.
Il medico interpellato in causa è tenuto a fornire le informazioni e le indicazioni sulla regolazione delle nascite.
Qualora il ginecologo eserciti il proprio diritto all’obiezione di coscienza si deve optare per un altro ginecologo.
Nel caso in cui non siano disponibili per l’intervento medici non obiettori, il medico obiettore è tenuto ad eseguire l’intervento.
La donna può decidere di portare a termine la gravidanza e di lasciare il bambino in affidamento all’ospedale dove è nato in vista di una successiva adozione.
L’anonimato alla madre è sancito anche in questo caso dalla legge.
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