Dieta proteica

La dieta proteica permettere di ottenere un calo di peso significativo in breve tempo, sfruttando l’assunzione delle proteine al posto dei carboidrati. Pur essendo alla base delle diete più note, però, non deve essere sottovalutata ma affrontata con criterio.
Seguendo alla lettera le indicazioni giornaliere, permette una perdita che varia dai 2 ai 9 kg nel giro di appena 2 settimane. Vantando dei numeri così stupefacenti, però, è necessario informarsi su ogni suo aspetto, tra cui il rischio di danneggiare i reni anche nel lungo termine. Prima di intraprendere una dieta così intensiva, si consiglia sempre di consultare il proprio medico curante e di iniziarla solo in seguito alla sua approvazione.
Cosa è e come funziona
La dieta proteica è un regime alimentare ipocalorico che si basa, appunto, sul consumo di proteine a scapito dei carboidrati e dei grassi.
Questa strategia nutrizionale si è rivelata particolarmente efficace per perdere peso in tempi brevi: è infatti alla base delle diete dimagranti più note (Scardale, Dukan su tutte).
Favorendo l’apporto di proteine al posto dei carboidrati, l’organismo tende ad intaccare lo strato adiposo accumulato nel tempo, cioè la massa grassa. Poiché i carboidrati sono la benzina dell’organismo, smettendo di assumerli si spinge quest’ultimo a cercare altrove l’energia necessaria per funzionare al meglio.
Pro e contro
La dieta proteica, così come qualsiasi dieta non bilanciata, ha tanti punti a favore quanti quelli a sfavore. Nonostante la sua fama, infatti, nasconde diverse insidie che non devono essere mai sottovalutate.
Per quanto riguarda i lati positivi, è indubbio che la dieta proteica garantisca dei risultati ottimali. La regola fondamentale, pari a tutti i regimi dimagranti, è di seguire le indicazioni alla lettera senza cadere nella tentazione di evadere le regole di base. Come già accennato, evitando di assumere carboidrati, si può spingere l’organismo a sfruttare il grasso accumulato, così da non rimanere a corto di energie.
Un altro aspetto interessante è che la dieta proteica agisce soprattutto sullo strato adiposo senza indebolire i muscoli. Ciò significa che permette di perdere i chili in eccesso intaccando solamente la causa del sovrappeso, cioè il grasso.
Dall’altro lato della medaglia, invece, figura il rischio di affaticare i reni. Questi ultimi risentono molto dei danni della dieta, che li spinge a lavorare più intensamente. Il motivo principale per cui le diete proteiche hanno una breve durata è relativo proprio a questo appunto: se prolungata, si rischia di danneggiare i reni anche a lungo termine.
La mancanza dei carboidrati nell’alimentazione quotidiana è causa di diversi disturbi, prima fra tutte la cefalea. In alcuni casi può manifestarsi anche una forma di depressione, nonché di affaticamento o disordini del ciclo mestruale. Ognuno di questi rappresenta un campanello d’allarme che non deve mai essere sottovalutato, evitando di prolungare eventuali disturbi in vere e proprie patologie.
Seguendo alla lettera le indicazioni giornaliere, permette una perdita che varia dai 2 ai 9 kg nel giro di appena 2 settimane. Vantando dei numeri così stupefacenti, però, è necessario informarsi su ogni suo aspetto, tra cui il rischio di danneggiare i reni anche nel lungo termine. Prima di intraprendere una dieta così intensiva, si consiglia sempre di consultare il proprio medico curante e di iniziarla solo in seguito alla sua approvazione.
Cosa è e come funziona
La dieta proteica è un regime alimentare ipocalorico che si basa, appunto, sul consumo di proteine a scapito dei carboidrati e dei grassi.
Questa strategia nutrizionale si è rivelata particolarmente efficace per perdere peso in tempi brevi: è infatti alla base delle diete dimagranti più note (Scardale, Dukan su tutte).
Favorendo l’apporto di proteine al posto dei carboidrati, l’organismo tende ad intaccare lo strato adiposo accumulato nel tempo, cioè la massa grassa. Poiché i carboidrati sono la benzina dell’organismo, smettendo di assumerli si spinge quest’ultimo a cercare altrove l’energia necessaria per funzionare al meglio.
Pro e contro
La dieta proteica, così come qualsiasi dieta non bilanciata, ha tanti punti a favore quanti quelli a sfavore. Nonostante la sua fama, infatti, nasconde diverse insidie che non devono essere mai sottovalutate.
Per quanto riguarda i lati positivi, è indubbio che la dieta proteica garantisca dei risultati ottimali. La regola fondamentale, pari a tutti i regimi dimagranti, è di seguire le indicazioni alla lettera senza cadere nella tentazione di evadere le regole di base. Come già accennato, evitando di assumere carboidrati, si può spingere l’organismo a sfruttare il grasso accumulato, così da non rimanere a corto di energie.
Un altro aspetto interessante è che la dieta proteica agisce soprattutto sullo strato adiposo senza indebolire i muscoli. Ciò significa che permette di perdere i chili in eccesso intaccando solamente la causa del sovrappeso, cioè il grasso.
Dall’altro lato della medaglia, invece, figura il rischio di affaticare i reni. Questi ultimi risentono molto dei danni della dieta, che li spinge a lavorare più intensamente. Il motivo principale per cui le diete proteiche hanno una breve durata è relativo proprio a questo appunto: se prolungata, si rischia di danneggiare i reni anche a lungo termine.
La mancanza dei carboidrati nell’alimentazione quotidiana è causa di diversi disturbi, prima fra tutte la cefalea. In alcuni casi può manifestarsi anche una forma di depressione, nonché di affaticamento o disordini del ciclo mestruale. Ognuno di questi rappresenta un campanello d’allarme che non deve mai essere sottovalutato, evitando di prolungare eventuali disturbi in vere e proprie patologie.
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