Dieta per trigliceridi alti
Con le analisi del sangue alla mano bisogna sempre prestare attenzione ai trigliceridi. Ma cosa sono esattamente, e perché sono alti? Per ridurre i livelli di questi elementi nel sangue, si può seguire una dieta per così dire “depurativa”, così da tornare in piena salute.
Cosa sono i trigliceridi
I trigliceridi rappresentano la maggior parte dei grassi contenuti negli alimenti, in media sono pari circa al 95%. Una volta ingeriti, questi vengono immagazzinati dall’organismo all’interno delle cellule come riserva energetica nello strato adiposo, cioè il grasso corporeo. Durante la digestione, la bile e gli enzimi del pancreas sciolgono le molecole di trigliceridi in acidi grassi; dopo essere stati assimilati dall’intestino, questi si ricompongono in un agglomerato di grassi e proteine riversandosi nel sangue.
Quando sono alti
Per stabilire i valori dei trigliceridi nel nostro organismo è necessario fare gli esami del sangue. I livelli stabili sono compresi tra i 50 e i 150/200 mg/dl; una volta superata questa soglia, il tasso di trigliceridi si considera alto.
Come fanno ad aumentare? Come abbiamo già accennato, questi elementi costituiscono la maggior parte dei grassi alimentari. Di conseguenza, l’eccessiva assunzione di questi prodotti porta all’innalzamento dei valori nel sangue. Poiché costituiscono lo strato adiposo del corpo, i trigliceridi vengono rilasciati dagli ormoni per fornire energia negli intervalli tra i pasti. Se si assumono più calorie di quante l’organismo ne riesca a bruciare, ecco che i valori aumentano esponenzialmente.
Gli effetti dei trigliceridi alti nel sangue intaccano il sistema cardiovascolare, favorendo il rischio di malattie ad esso correlate, infarto e arteriosclerosi. L’incremento di questi elementi tende infatti a tappare le vene e le arterie, le cui conseguenze si ripercuotono direttamente sul cuore.
La dieta
Stabilizzare i livelli dei trigliceridi è possibile, basta prestare attenzione a un’alimentazione corretta abbinata a uno stile di vita genuino. Se le analisi del sangue riportano una presenza eccessiva di questi elementi, prima di tutto bisogna confrontarsi con il proprio medico curante. Ogni terapia per ridurre i trigliceridi varia da persona a persona, perciò è necessario consultare chi di dovere e seguire le indicazioni più adatte per il proprio organismo.
Le linee guida per tornare in sesto sono comunque comuni a chiunque soffra di ipertrigliceridemia. Prima di tutto bisogna seguire una dieta ipocaloria o normocalorica; ciò significa che le calorie assunte quotidianamente devono essere inferiori o pari al fabbisogno giornaliero. In questo modo si riuscirà ad evitare l’accumulo eccessivo (e inutile) di calorie: gli ormoni rilasceranno quindi meno trigliceridi nel sangue.
Lo stesso principio vale anche per il consumo di alcol, i cui zuccheri contribuiscono all'aumento dei trigliceridi. La dieta per i trigliceridi alti, dunque, deve essere priva di bevande alcoliche.
Anche gli zuccheri, tra cui i carboidrati semplici, devono essere consumati con estrema moderazione (se non eliminati temporaneamente). Per ripulire l’organismo dai trigliceridi sarà necessario fare dei piccoli sacrifici, ma a beneficio della propria salute. Questo genere di zuccheri comprende soprattutto i farinacei, di cui si sconsiglia l’assunzione per tutta la durata della dieta.
Un altro nemico del sistema cardiovascolare è rappresentato dai grassi saturi: quelli delle carni rosse. Per quanto una bistecca possa dare soddisfazione, i suoi effetti sull’organismo non sono propriamente salutari e si ripercuotono sulle nostre arterie. In questo caso potrete sostituire la carne rossa con il pesce, che è ricco di grassi omega3, senza rinunciare al piacere della buona cucina.
Un altro accorgimento importante è di preferire i grassi di origine vegetale, primo fra tutti l’olio extravergine d’oliva, pur senza esagerare con le dosi.
Il colesterolo è un lontano parente dei trigliceridi, e infatti ha più o meno lo stesso effetto sul nostro organismo intaccando le vene. Durante la dieta, per abbassare i valori, dovrete quindi ridurre il consumo anche di questo elemento, così da ripulirvi completamente. Gli alimenti a base di latte intero, i tuorli delle uova e le carni grasse possono sì essere presenti nei pasti quotidiani, ma in dosi assai ridotte.
Prestate molta attenzione al consumo di questi prodotti e ricordatevi sempre di chiedere aiuto al vostro medico curante.
Cosa sono i trigliceridi
I trigliceridi rappresentano la maggior parte dei grassi contenuti negli alimenti, in media sono pari circa al 95%. Una volta ingeriti, questi vengono immagazzinati dall’organismo all’interno delle cellule come riserva energetica nello strato adiposo, cioè il grasso corporeo. Durante la digestione, la bile e gli enzimi del pancreas sciolgono le molecole di trigliceridi in acidi grassi; dopo essere stati assimilati dall’intestino, questi si ricompongono in un agglomerato di grassi e proteine riversandosi nel sangue.
Quando sono alti
Per stabilire i valori dei trigliceridi nel nostro organismo è necessario fare gli esami del sangue. I livelli stabili sono compresi tra i 50 e i 150/200 mg/dl; una volta superata questa soglia, il tasso di trigliceridi si considera alto.
Come fanno ad aumentare? Come abbiamo già accennato, questi elementi costituiscono la maggior parte dei grassi alimentari. Di conseguenza, l’eccessiva assunzione di questi prodotti porta all’innalzamento dei valori nel sangue. Poiché costituiscono lo strato adiposo del corpo, i trigliceridi vengono rilasciati dagli ormoni per fornire energia negli intervalli tra i pasti. Se si assumono più calorie di quante l’organismo ne riesca a bruciare, ecco che i valori aumentano esponenzialmente.
Gli effetti dei trigliceridi alti nel sangue intaccano il sistema cardiovascolare, favorendo il rischio di malattie ad esso correlate, infarto e arteriosclerosi. L’incremento di questi elementi tende infatti a tappare le vene e le arterie, le cui conseguenze si ripercuotono direttamente sul cuore.
La dieta
Stabilizzare i livelli dei trigliceridi è possibile, basta prestare attenzione a un’alimentazione corretta abbinata a uno stile di vita genuino. Se le analisi del sangue riportano una presenza eccessiva di questi elementi, prima di tutto bisogna confrontarsi con il proprio medico curante. Ogni terapia per ridurre i trigliceridi varia da persona a persona, perciò è necessario consultare chi di dovere e seguire le indicazioni più adatte per il proprio organismo.
Le linee guida per tornare in sesto sono comunque comuni a chiunque soffra di ipertrigliceridemia. Prima di tutto bisogna seguire una dieta ipocaloria o normocalorica; ciò significa che le calorie assunte quotidianamente devono essere inferiori o pari al fabbisogno giornaliero. In questo modo si riuscirà ad evitare l’accumulo eccessivo (e inutile) di calorie: gli ormoni rilasceranno quindi meno trigliceridi nel sangue.
Lo stesso principio vale anche per il consumo di alcol, i cui zuccheri contribuiscono all'aumento dei trigliceridi. La dieta per i trigliceridi alti, dunque, deve essere priva di bevande alcoliche.
Anche gli zuccheri, tra cui i carboidrati semplici, devono essere consumati con estrema moderazione (se non eliminati temporaneamente). Per ripulire l’organismo dai trigliceridi sarà necessario fare dei piccoli sacrifici, ma a beneficio della propria salute. Questo genere di zuccheri comprende soprattutto i farinacei, di cui si sconsiglia l’assunzione per tutta la durata della dieta.
Un altro nemico del sistema cardiovascolare è rappresentato dai grassi saturi: quelli delle carni rosse. Per quanto una bistecca possa dare soddisfazione, i suoi effetti sull’organismo non sono propriamente salutari e si ripercuotono sulle nostre arterie. In questo caso potrete sostituire la carne rossa con il pesce, che è ricco di grassi omega3, senza rinunciare al piacere della buona cucina.
Un altro accorgimento importante è di preferire i grassi di origine vegetale, primo fra tutti l’olio extravergine d’oliva, pur senza esagerare con le dosi.
Il colesterolo è un lontano parente dei trigliceridi, e infatti ha più o meno lo stesso effetto sul nostro organismo intaccando le vene. Durante la dieta, per abbassare i valori, dovrete quindi ridurre il consumo anche di questo elemento, così da ripulirvi completamente. Gli alimenti a base di latte intero, i tuorli delle uova e le carni grasse possono sì essere presenti nei pasti quotidiani, ma in dosi assai ridotte.
Prestate molta attenzione al consumo di questi prodotti e ricordatevi sempre di chiedere aiuto al vostro medico curante.
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