Sindrome di Otello
Quando si ama, è naturale essere un po' gelosi e possessivi. In alcuni casi però, purtroppo non così rari, la gelosia può oltrepassare i limiti del normale attaccamento amoroso e sfociare in vera e propria patologia. Per indicare uno stato di gelosia patologica è stata coniata l'espressione “sindrome di Otello”, dal nome della famosa opera di Shakespeare, in cui si racconta una drammatica storia di gelosia: Otello, pur innamoratissimo della dolce Desdemona, arriva ad ucciderla in preda all'ossessione di una delirante e irragionevole gelosia. Purtroppo, epiloghi così drammatici avvengono anche nella vita reale. Vediamo come riconoscere la sindrome di Otello e come fronteggiarla e superarla in tempo, prima che si arrivi alla tragedia.
Caratteristiche della sindrome di Otello
Chi soffre di sindrome di Otello vive quello che si potrebbe definire un vero e proprio incubo delirante di gelosia: ha il lacerante dubbio (che spesso diventa una convinzione) che il compagno/a lo tradisca e imposta tutta la vita di coppia sulla base di questo folle tormento. Di conseguenza, assume atteggiamenti persecutori nei confronti del partner, assillandolo con richieste di ammettere dei tradimenti che non esistono ma che nella mente e nel cuore di chi soffre di questa sindrome assumono sembianze sempre più reali. Infatti, il soggetto cerca in continuazione prove e conferme alle sue supposizioni, subissando il compagno di domande, nella speranza di coglierlo in contraddizione. Inoltre, limita in tutti i modi l'autonomia del partner, per evitare di essere tradito.
Con il tempo, la persona può diventare talmente convinta dell'infedeltà del compagno che l'obiettivo cui tende non è soltanto trovare prove e conferme, ma anche e soprattutto riuscire a far “confessare” il partner. Qualora quest'ultimo per esasperazione lo faccia, la situazione non migliora di certo: anzi, in genere la persona diventa ancora più tormentata e aggressiva e può arrivare a compiere anche atti violenti nei confronti del partner (nei casi più gravi, addirittura l'omicidio).
Varie forme di gelosia patologica
La gelosia patologica della sindrome di Otello può assumere diverse forme, a seconda delle caratteristiche psicologiche che prevalgono nel soggetto. Ecco le principali:
• Gelosia ossessiva: il dubbio di non essere amati tormenta la persona, che spesso riconosce l'irrazionalità e l'assurdità della propria condotta (interrogatori continui, controlli ossessivi in ogni aspetto della vita del compagno,etc.), ma non riesce in alcun modo a tenerla sotto controllo.
• Gelosia depressiva: è tipica di chi ha paura di non essere abbastanza per il compagno, di non essere all'altezza della relazione e di non meritare di essere amato. Sono soprattutto le donne a soffrire di questa forma di gelosia patologica.
• Gelosia ansiosa: tipica di chi vive con estrema ansia anticipatoria l'abbandono. Chi soffre di questa forma di gelosia ha costantemente paura di essere abbandonato.
• Gelosia paranoica: la gelosia paranoica porta il soggetto ad essere assolutamente convinto dell'infedeltà del compagno, tanto da tentare in tutti i modi di estorcere una confessione.
Da cosa scaturisce la sindrome di Otello
La sindrome di Otello può colpire sia gli uomini che le donne, anche se le reazioni ai vissuti di gelosia sono caratterizzate da una differenza di genere piuttosto marcata: gli uomini tendono più ad agire e ad esternare il loro disagio psicologico, mentre le donne ad interiorizzare la sofferenza e a sviluppare forme di gelosia depressiva. In ogni caso, chi soffre di sindrome di Otello è quasi sempre una persona con bassa autostima, molto ansiosa ed insicura: alla base di tutto c'è la convinzione di non valere abbastanza e di essere quindi indegno dell'amore altrui. Da questo vissuto psicologico scaturisce la paura folle e delirante di essere tradito e abbandonato.
Come superare la sindrome di Otello
Ai primi segnali di gelosia patologica, non bisogna fare finta di nulla, né sdrammatizzare la situazione pensando che migliorerà con il tempo: se si tratta di sindrome di Otello, infatti, può solo peggiorare. Bisogna parlare apertamente del problema con il partner e indirizzarlo verso valido aiuto professionale (uno psicologo): solo attraverso un percorso psicoterapeutico il soggetto potrà uscire dalle proprie trappole mentali e imparare ad instaurare relazioni affettive sane.
Caratteristiche della sindrome di Otello
Chi soffre di sindrome di Otello vive quello che si potrebbe definire un vero e proprio incubo delirante di gelosia: ha il lacerante dubbio (che spesso diventa una convinzione) che il compagno/a lo tradisca e imposta tutta la vita di coppia sulla base di questo folle tormento. Di conseguenza, assume atteggiamenti persecutori nei confronti del partner, assillandolo con richieste di ammettere dei tradimenti che non esistono ma che nella mente e nel cuore di chi soffre di questa sindrome assumono sembianze sempre più reali. Infatti, il soggetto cerca in continuazione prove e conferme alle sue supposizioni, subissando il compagno di domande, nella speranza di coglierlo in contraddizione. Inoltre, limita in tutti i modi l'autonomia del partner, per evitare di essere tradito.
Con il tempo, la persona può diventare talmente convinta dell'infedeltà del compagno che l'obiettivo cui tende non è soltanto trovare prove e conferme, ma anche e soprattutto riuscire a far “confessare” il partner. Qualora quest'ultimo per esasperazione lo faccia, la situazione non migliora di certo: anzi, in genere la persona diventa ancora più tormentata e aggressiva e può arrivare a compiere anche atti violenti nei confronti del partner (nei casi più gravi, addirittura l'omicidio).
Varie forme di gelosia patologica
La gelosia patologica della sindrome di Otello può assumere diverse forme, a seconda delle caratteristiche psicologiche che prevalgono nel soggetto. Ecco le principali:
• Gelosia ossessiva: il dubbio di non essere amati tormenta la persona, che spesso riconosce l'irrazionalità e l'assurdità della propria condotta (interrogatori continui, controlli ossessivi in ogni aspetto della vita del compagno,etc.), ma non riesce in alcun modo a tenerla sotto controllo.
• Gelosia depressiva: è tipica di chi ha paura di non essere abbastanza per il compagno, di non essere all'altezza della relazione e di non meritare di essere amato. Sono soprattutto le donne a soffrire di questa forma di gelosia patologica.
• Gelosia ansiosa: tipica di chi vive con estrema ansia anticipatoria l'abbandono. Chi soffre di questa forma di gelosia ha costantemente paura di essere abbandonato.
• Gelosia paranoica: la gelosia paranoica porta il soggetto ad essere assolutamente convinto dell'infedeltà del compagno, tanto da tentare in tutti i modi di estorcere una confessione.
Da cosa scaturisce la sindrome di Otello
La sindrome di Otello può colpire sia gli uomini che le donne, anche se le reazioni ai vissuti di gelosia sono caratterizzate da una differenza di genere piuttosto marcata: gli uomini tendono più ad agire e ad esternare il loro disagio psicologico, mentre le donne ad interiorizzare la sofferenza e a sviluppare forme di gelosia depressiva. In ogni caso, chi soffre di sindrome di Otello è quasi sempre una persona con bassa autostima, molto ansiosa ed insicura: alla base di tutto c'è la convinzione di non valere abbastanza e di essere quindi indegno dell'amore altrui. Da questo vissuto psicologico scaturisce la paura folle e delirante di essere tradito e abbandonato.
Come superare la sindrome di Otello
Ai primi segnali di gelosia patologica, non bisogna fare finta di nulla, né sdrammatizzare la situazione pensando che migliorerà con il tempo: se si tratta di sindrome di Otello, infatti, può solo peggiorare. Bisogna parlare apertamente del problema con il partner e indirizzarlo verso valido aiuto professionale (uno psicologo): solo attraverso un percorso psicoterapeutico il soggetto potrà uscire dalle proprie trappole mentali e imparare ad instaurare relazioni affettive sane.
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