Mesotelioma
Il mesotelioma è un tumore che origina dal mesotelio, il tessuto che riveste internamente torace, addome e la maggior parte degli organi interni.
Questo sottile strato di cellule con funzione protettiva viene chiamato in maniera diversa a seconda dell’area che riveste. Nello specifico: pleura nel torace, peritoneo nell’addome e pericardio intorno al cuore.
Il mesotelioma colpisce raramente prima dei 50 anni e presenta un picco attorno ai 70. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi sfiora il 20% e tende a diminuire progressivamente con l’aumentare dell’età del soggetto.
Le cause del mesotelioma
Il più importante fattore di rischio del mesotelioma è l’esposizione all’amianto.
Questo minerale ha una caratteristica conformazione fibrosa che ne causa la grande pericolosità. Le sue fibre sono molto sottili e possono essere facilmente inalate, depositarsi nei tessuti e danneggiare, tra gli altri, pleura e polmoni.
La probabilità di ammalarsi aumenta con l’aumentare del tempo di esposizione e della quantità di amianto con cui si viene in contatto. E quindi il rischio è molto elevato soprattutto tra gli operai delle fabbriche per la produzione o la lavorazione di questo minerale. È importante ricordare, inoltre, l’esposizione cui possono essere soggetti persino i familiari di questi lavoratori, dal momento che esiste la possibilità che le fibre cancerogene si attacchino ai vestiti, e arrivino dal posto di lavoro fino a casa.
Altri fattori di rischio meno comuni sono:
• L’esposizione agli zeoliti (minerali con caratteristiche paragonabili a quelle dell’amianto)
• Le radiazioni frequenti a torace e addome
• Le iniezioni di diossido di torio (ThO2), usate nella diagnostica radiologica fino agli anni ’50
• L’infezione da Simiun virus 40 (SV 40)
Forme di mesotelioma
A seconda della zona colpita, i mesoteliomi si possono suddividere in:
• Pleurico
• Peritoneale
• Pericardico
• Della tonaca vaginale, interessa la membrana che riveste i testicoli
Le ultime due forme sono estremamente rare.
Se, invece, si considera il tipo di cellula maligna presente nel tumore, se ne distinguono solo tre tipi:
• Epitelioide
• Sarcomatoide
• Misto
Sintomi del mesotelioma
I segni precoci del mesotelioma pleurico includono: algia alla parte bassa della schiena o a un lato del torace, fiato corto, tosse, febbricola, astenia, inappetenza, difficoltà a deglutire e perdita di peso.
Il mesotelioma peritoneale può presentarsi, invece, con: dolore addominale, nausea, vomito e perdita di peso.
Le cure
La migliore cura contro il mesotelioma è la prevenzione.
La migliore forma di prevenzione consiste nell’evitare o, comunque, limitare l’esposizione all’amianto.
Nel caso, però, il soggetto sia già afflitto dalla neoplasia, bisogna scegliere il trattamento più adatto.
Le opzioni a disposizione per la cura del mesotelioma sono: chirurgia, radioterapia e chemioterapia.
La chirurgia può avere uno scopo curativo, con la rimozione completa della massa, o palliativo, con la riduzione dei sintomi e il miglioramento della prognosi.
La radioterapia può essere adatta ai soggetti che non possono affrontare un intervento, o avere uno scopo palliativo, oppure ancora sposarsi con la chirurgia. In quest’ultimo caso si parla di radioterapia adiuvante, il cui compito è quello di distruggere i piccoli gruppi di cellule tumorali non asportabili nel corso dell’operazione.
La chemioterapia, di solito, contribuisce a rallentare la progressione della malattia, ma senza curarla definitivamente.
Quando la chemioterapia viene somministrata prima dell’intervento chirurgico, per ridurre la massa e facilitarne la rimozione, si parla di chemioterapia neoadiuvante. Se invece la somministrazione avviene dopo l’operazione, si parla di chemioterapia adiuvante, ed ha lo scopo di rimuovere le ultime cellule tumorali presenti, e quindi di migliorare la prognosi.
Questo sottile strato di cellule con funzione protettiva viene chiamato in maniera diversa a seconda dell’area che riveste. Nello specifico: pleura nel torace, peritoneo nell’addome e pericardio intorno al cuore.
Il mesotelioma colpisce raramente prima dei 50 anni e presenta un picco attorno ai 70. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi sfiora il 20% e tende a diminuire progressivamente con l’aumentare dell’età del soggetto.
Le cause del mesotelioma
Il più importante fattore di rischio del mesotelioma è l’esposizione all’amianto.
Questo minerale ha una caratteristica conformazione fibrosa che ne causa la grande pericolosità. Le sue fibre sono molto sottili e possono essere facilmente inalate, depositarsi nei tessuti e danneggiare, tra gli altri, pleura e polmoni.
La probabilità di ammalarsi aumenta con l’aumentare del tempo di esposizione e della quantità di amianto con cui si viene in contatto. E quindi il rischio è molto elevato soprattutto tra gli operai delle fabbriche per la produzione o la lavorazione di questo minerale. È importante ricordare, inoltre, l’esposizione cui possono essere soggetti persino i familiari di questi lavoratori, dal momento che esiste la possibilità che le fibre cancerogene si attacchino ai vestiti, e arrivino dal posto di lavoro fino a casa.
Altri fattori di rischio meno comuni sono:
• L’esposizione agli zeoliti (minerali con caratteristiche paragonabili a quelle dell’amianto)
• Le radiazioni frequenti a torace e addome
• Le iniezioni di diossido di torio (ThO2), usate nella diagnostica radiologica fino agli anni ’50
• L’infezione da Simiun virus 40 (SV 40)
Forme di mesotelioma
A seconda della zona colpita, i mesoteliomi si possono suddividere in:
• Pleurico
• Peritoneale
• Pericardico
• Della tonaca vaginale, interessa la membrana che riveste i testicoli
Le ultime due forme sono estremamente rare.
Se, invece, si considera il tipo di cellula maligna presente nel tumore, se ne distinguono solo tre tipi:
• Epitelioide
• Sarcomatoide
• Misto
Sintomi del mesotelioma
I segni precoci del mesotelioma pleurico includono: algia alla parte bassa della schiena o a un lato del torace, fiato corto, tosse, febbricola, astenia, inappetenza, difficoltà a deglutire e perdita di peso.
Il mesotelioma peritoneale può presentarsi, invece, con: dolore addominale, nausea, vomito e perdita di peso.
Le cure
La migliore cura contro il mesotelioma è la prevenzione.
La migliore forma di prevenzione consiste nell’evitare o, comunque, limitare l’esposizione all’amianto.
Nel caso, però, il soggetto sia già afflitto dalla neoplasia, bisogna scegliere il trattamento più adatto.
Le opzioni a disposizione per la cura del mesotelioma sono: chirurgia, radioterapia e chemioterapia.
La chirurgia può avere uno scopo curativo, con la rimozione completa della massa, o palliativo, con la riduzione dei sintomi e il miglioramento della prognosi.
La radioterapia può essere adatta ai soggetti che non possono affrontare un intervento, o avere uno scopo palliativo, oppure ancora sposarsi con la chirurgia. In quest’ultimo caso si parla di radioterapia adiuvante, il cui compito è quello di distruggere i piccoli gruppi di cellule tumorali non asportabili nel corso dell’operazione.
La chemioterapia, di solito, contribuisce a rallentare la progressione della malattia, ma senza curarla definitivamente.
Quando la chemioterapia viene somministrata prima dell’intervento chirurgico, per ridurre la massa e facilitarne la rimozione, si parla di chemioterapia neoadiuvante. Se invece la somministrazione avviene dopo l’operazione, si parla di chemioterapia adiuvante, ed ha lo scopo di rimuovere le ultime cellule tumorali presenti, e quindi di migliorare la prognosi.
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