La tosse è un sintomo molto banale che viene spesso trascurato. La sua funzione fisiologica consiste nell’espulsione dalle vie aeree di secrezioni in eccesso o di materiale estraneo. È un meccanismo efficace e funzionale, che deve però preoccupare nel caso acquisti un carattere continuo o particolarmente violento, tanto da arrivare addirittura a compromettere la vita di relazione del soggetto.
Per convenzione si classifica come persistente o cronica una tosse che si protrae per più di tre settimane.
Questa rappresenta un problema in continuo aumento in tutto il mondo industrializzato, sia per quanto riguarda il lato medico sia per quanto riguarda quello economico. Una tosse cronica è un peso per le casse della sanità pubblica e, inoltre, riduce la produttività di chi ne soffre.
In Italia la tosse costituisce la terza causa per cui un paziente si rivolge al proprio medico di base. Mentre, in ambito specialistico, la tosse persistente rappresenta un terzo della pratica ambulatoriale.
Le cause di tosse persistente
Le cause di una sintomatologia tussigena cronica sono molte numerose e per questo motivo abbiamo scelto di dividerle in due grandi gruppi. Il primo comprende le patologie riferite all’apparato respiratorio e il secondo quelle esterne ad esso.
Fanno parte del primo gruppo:
• Infiammazione seni paranasali (sinusite)
• Laringite
• Bronchite
• Faringite
• Gocciolamento (scolo) retronasale
• Tubercolosi (TBC)
• Tracheite
• Pertosse
• Morbillo
• Tifo
• Bronchiectasie
• Fibrosi cistica
• Asma bronchiale
• Polmonite
• Fibrosi interstiziale
• Cisti idatidea
• Edema polmonare non cardiogeno
• Pneumoconiosi
• Pleurite
Appartengono invece al secondo gruppo:
• Masse anomale presenti nel mediastino
• Aneurisma aortico
• Pericardite
• Insufficienza cardiaca congestizia
• Ascessi epatici
• Fistole (collegamenti anomali) esofago-tracheali
• Psicosi
• Patologie del sistema nervoso centrale in grado di alterare la deglutizione
• Esofagite da reflusso
• Ernia iatale
• Megaesofago
Tra tutte queste patologie, appartenenti al primo o al secondo gruppo, quelle che più frequentemente risultano responsabili di una tosse persistente sono: il gocciolamento retronasale, l'asma bronchiale e il reflusso gastroesofageo. Queste, da sole, coprono l'80% dei casi. E se le prime due risultano essere di facile diagnosi, lo stesso non si può dire per il reflusso che, se non presenta altri sintomi, può passare misconosciuto per anni.
Forme di tosse persistente
Si distinguono due tipi di tosse: la secca e la grassa.
La prima, detta anche tosse non produttiva, è caratterizzata dall’assenza totale o parziale di secrezioni. È una forma che, se protratta, provoca il caratteristico e fastidioso “bruciore di gola”.
La seconda, detta anche tosse produttiva, è invece caratterizzata dalla presenza molto abbondante di secrezioni mucose.
Le cure
I medicinali ad azione sedativa hanno un effetto poco utile per la tosse cronica o persistente. Essendo questa un sintomo è ovvio che l’obiettivo debba essere curare la patologia scatenante. Altrimenti, una volta terminato l’effetto del medicinale, la tosse è destinata a ripresentarsi con la stessa intensità.
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