Brachialgia

La brachialgia, detta anche radicolopatia cervicale, è una condizione dolorosa riferita a una delle braccia, ma dovuta all’irritazione di un nervo spinale del collo.
Questo disturbo colpisce diverse fasce d’età ma le cause che ne stanno alla base sono differenti. Tra i soggetti giovani è dovuto a un'ernia del disco cervicale. Tra i più anziani dipende invece da un restringimento del canale vertebrale, condotto attraverso cui scorrono le radici dei nervi e il midollo spinale.
Le cause della brachialgia
La brachialgia può essere dovuta a una o più patologie concomitanti.
Tra le più frequenti ricordiamo:
• Degenerazione delle articolazioni intravertebrali
• Artrosi cervicale
• Erniazione di un disco cervicale
• Malattia degenerativa dei dischi cervicali
• Osteofiti
• Stenosi del canale vertebrale (o spinale)
• Tumori locali
Sintomi della brachialgia
I sintomi, oltre a coinvolgere il braccio, s’irradiano spesso alle scapole, al collo e alla mano.
Il dolore è il più importante e frequente tra i disturbi, ma il paziente può lamentare anche formicolii, perdita di forza muscolare, riduzione della sensibilità agli stimoli meccanici cutanei e percezione di fastidi simili a scosse elettriche.
Le cure
Il tipo di terapia da applicare dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa della brachialgia.
Nei casi di lieve entità si può intervenire con farmaci antinfiammatori e antidolorifici.
Nei casi in cui l’algia sia talmente intensa da compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane, è consigliabile eseguire iniezioni anestetiche direttamente sul nervo colpito.
Alla cura farmacologica può essere affiancata anche una terapia fisico-conservativa costituita da: fisioterapia, massaggi localizzati, agopuntura e osteopatia.
Laddove le suddette terapie non siano sufficienti ad alleviare la sintomatologia, rimane la possibilità di un intervento chirurgico. Il tipo di operazione indicata dipende dalla causa scatenante.
La discectomia consiste nella rimozione di un disco cervicale, ed è l’intervento prediletto per eliminare un’ernia.
La foraminotomia allarga il forame intervertebrale, diminuendo la pressione locale esercitata sui nervi.
La laminectomia prevede l’asportazione chirurgica della lamina di una o più vertebre, l'apertura del canale vertebrale, e infine la correzione di eventuali patologie malformative o traumatiche.
Questo disturbo colpisce diverse fasce d’età ma le cause che ne stanno alla base sono differenti. Tra i soggetti giovani è dovuto a un'ernia del disco cervicale. Tra i più anziani dipende invece da un restringimento del canale vertebrale, condotto attraverso cui scorrono le radici dei nervi e il midollo spinale.
Le cause della brachialgia
La brachialgia può essere dovuta a una o più patologie concomitanti.
Tra le più frequenti ricordiamo:
• Degenerazione delle articolazioni intravertebrali
• Artrosi cervicale
• Erniazione di un disco cervicale
• Malattia degenerativa dei dischi cervicali
• Osteofiti
• Stenosi del canale vertebrale (o spinale)
• Tumori locali
Sintomi della brachialgia
I sintomi, oltre a coinvolgere il braccio, s’irradiano spesso alle scapole, al collo e alla mano.
Il dolore è il più importante e frequente tra i disturbi, ma il paziente può lamentare anche formicolii, perdita di forza muscolare, riduzione della sensibilità agli stimoli meccanici cutanei e percezione di fastidi simili a scosse elettriche.
Le cure
Il tipo di terapia da applicare dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa della brachialgia.
Nei casi di lieve entità si può intervenire con farmaci antinfiammatori e antidolorifici.
Nei casi in cui l’algia sia talmente intensa da compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane, è consigliabile eseguire iniezioni anestetiche direttamente sul nervo colpito.
Alla cura farmacologica può essere affiancata anche una terapia fisico-conservativa costituita da: fisioterapia, massaggi localizzati, agopuntura e osteopatia.
Laddove le suddette terapie non siano sufficienti ad alleviare la sintomatologia, rimane la possibilità di un intervento chirurgico. Il tipo di operazione indicata dipende dalla causa scatenante.
La discectomia consiste nella rimozione di un disco cervicale, ed è l’intervento prediletto per eliminare un’ernia.
La foraminotomia allarga il forame intervertebrale, diminuendo la pressione locale esercitata sui nervi.
La laminectomia prevede l’asportazione chirurgica della lamina di una o più vertebre, l'apertura del canale vertebrale, e infine la correzione di eventuali patologie malformative o traumatiche.
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