Sindrome di Sjögren

La sindrome di Sjögren è una malattia infiammatoria cronica che consiste nella distruzione delle ghiandole esocrine, ghiandole salivari minori, ghiandole lacrimali, parotidi, causata da un infiltrato linfoplasmocellulare.
In questa patologia il sistema immunitario non riconosce le proprie cellule, tessuti e organi e attacca le proprie ghiandole esocrine provocando cheratocongiuntivite secca e xerostomia.
Altre parti del corpo che possono essere colpite sono le ghiandole dello stomaco, del pancreas e dell’intestino. La secchezza può riguardare anche naso, gola, vie respiratorie, pelle, vagina, vescica.
La sindrome di Sjögren colpisce le donne nel 90% dei casi, nella fascia di età che supera i 40 anni. Si caratterizza con periodi di stallo alternati a periodi di riacutizzazione, spesso in concomitanza con eventi di stress fisici e psichici.
Le cause della sindrome di Sjögren
Le cause di questa patologie non sono per ora note.
Si ritiene che vi contribuiscano fattori genetici, ormonali, immunologici e virali. I fattori genetici non comportano l’ereditarietà della malattia ma solo una predisposizione nel contrarla.
Forme della sindrome di Sjögren
La sindrome di Sjögren si differenzia in due forme.
- Forma Primaria: sono interessate le ghiandole salivari e lacrimali in assenza di altre malattie autoimmuni.
- Forma Secondaria: prima dell’insorgenza della sindrome di Sjögren erano già presenti i sintomi di un’altra malattia autoimmune.
Sintomi della sindrome di Sjögren
I sintomi più caratteristici sono la cheratocongiuntivite secca e la xerostomia. Nel primo caso gli occhi sono arrossati e irritati e si ha la sensazione che contengano sabbia al loro interno. La visione è poco chiara, soprattutto in presenza di luci forti o lampade fluorescenti.
La xerostomia comporta invece bocca secca con difficoltà di deglutizione, di articolazione della parola e con compromissione dei sapori. Il mancato effetto protettivo della saliva aumenta la possibilità di insorgenza di carie dentarie e di infezioni del cavo orale.
Altri sintomi della sindrome di Sjögren primaria e secondaria sono: pelle secca, arrossamenti cutanei, problemi alla tiroide, dolori articolari, dolori muscolari, polmonite, secchezza vaginale, parestesie alle estremità, problemi gastrointestinali.
Le cure
Una terapia specifica e risolutiva per la sindrome di Sjögren non esiste. Il trattamento varia da persona a persona a seconda della parte del corpo interessata ed è orientato ad alleviare i sintomi.
La terapia di base consiste nell’impiego di prodotti sostitutivi per le iposecrezioni salivari e oculari e nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori.
In questa patologia il sistema immunitario non riconosce le proprie cellule, tessuti e organi e attacca le proprie ghiandole esocrine provocando cheratocongiuntivite secca e xerostomia.
Altre parti del corpo che possono essere colpite sono le ghiandole dello stomaco, del pancreas e dell’intestino. La secchezza può riguardare anche naso, gola, vie respiratorie, pelle, vagina, vescica.
La sindrome di Sjögren colpisce le donne nel 90% dei casi, nella fascia di età che supera i 40 anni. Si caratterizza con periodi di stallo alternati a periodi di riacutizzazione, spesso in concomitanza con eventi di stress fisici e psichici.
Le cause della sindrome di Sjögren
Le cause di questa patologie non sono per ora note.
Si ritiene che vi contribuiscano fattori genetici, ormonali, immunologici e virali. I fattori genetici non comportano l’ereditarietà della malattia ma solo una predisposizione nel contrarla.
Forme della sindrome di Sjögren
La sindrome di Sjögren si differenzia in due forme.
- Forma Primaria: sono interessate le ghiandole salivari e lacrimali in assenza di altre malattie autoimmuni.
- Forma Secondaria: prima dell’insorgenza della sindrome di Sjögren erano già presenti i sintomi di un’altra malattia autoimmune.
Sintomi della sindrome di Sjögren
I sintomi più caratteristici sono la cheratocongiuntivite secca e la xerostomia. Nel primo caso gli occhi sono arrossati e irritati e si ha la sensazione che contengano sabbia al loro interno. La visione è poco chiara, soprattutto in presenza di luci forti o lampade fluorescenti.
La xerostomia comporta invece bocca secca con difficoltà di deglutizione, di articolazione della parola e con compromissione dei sapori. Il mancato effetto protettivo della saliva aumenta la possibilità di insorgenza di carie dentarie e di infezioni del cavo orale.
Altri sintomi della sindrome di Sjögren primaria e secondaria sono: pelle secca, arrossamenti cutanei, problemi alla tiroide, dolori articolari, dolori muscolari, polmonite, secchezza vaginale, parestesie alle estremità, problemi gastrointestinali.
Le cure
Una terapia specifica e risolutiva per la sindrome di Sjögren non esiste. Il trattamento varia da persona a persona a seconda della parte del corpo interessata ed è orientato ad alleviare i sintomi.
La terapia di base consiste nell’impiego di prodotti sostitutivi per le iposecrezioni salivari e oculari e nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori e immunosoppressori.
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