Shock ipovolemico

Per shock ipovolemico si intende lo shock che si realizza come conseguenza della diminuzione di volume del sangue normalmente circolante nell’organismo. Ciò causa un abbassamento della pressione sanguigna con conseguente impossibilità per il sangue di raggiungere tutti i tessuti che restano senza ossigeno e nutrimento.
Le cause dello shock ipovolemico
Lo shock ipovolemico è causato da un’improvvisa diminuzione di volume del sangue nell’organismo. Sono quindi alcune cause tipiche la perdita di grandi quantità di sangue per emorragia, la perdita di liquidi per vomito o dissenteria prolungati, l’abuso di medicinali diuretici, perdite renali causate da diabete, l’eccesso di sudorazione, perdite di liquidi attraverso la cute come conseguenza di ustioni o ancora casi di sequestro interno.
I sintomi dello shock ipovolemico
I sintomi dello shock seguono generalmente una precisa sequenza tra cui si possono distinguere più o meno nettamente tre fasi:
- Stato di pre-shock: il soggetto impallidisce, ha sudori freddi e il cuore batte in modo disordinato
- Stato di shock moderato: il soggetto si sente irrequieto e assume un colorito cianotico
- Stato di shock severo: il soggetto respira male, il cuore batte in modo sempre più scoordinato, è colto da una sensazione di sonnolenza e di confusione mentale
In seguito eventualmente può verificarsi una fase di reazione, in cui lentamente l’organismo torna alla normalità.
Per quanto riguarda il caso specifico di shock ipovolemico, i sintomi più frequenti sono: tachipnea, diminuzione del tono muscolare, cute fredda e spesso sudata, battito accelerato, ipotensione.
Le cure per lo shock ipovolemico
Il primo rimedio per soccorrere un soggetto colpito da shock ipovolemico è quello di somministrare una cospicua quantità di liquidi per ricostituire la mancanza. Il tipo di liquidi e la modalità di somministrazione sarà differente a seconda del grado di gravità del caso in questione. Se poi lo shock è dovuto a un’emorragia consistente, sarà necessario sanare questa per poi ricorrere successivamente alla reintroduzione di liquidi nell’organismo.
Le cause dello shock ipovolemico
Lo shock ipovolemico è causato da un’improvvisa diminuzione di volume del sangue nell’organismo. Sono quindi alcune cause tipiche la perdita di grandi quantità di sangue per emorragia, la perdita di liquidi per vomito o dissenteria prolungati, l’abuso di medicinali diuretici, perdite renali causate da diabete, l’eccesso di sudorazione, perdite di liquidi attraverso la cute come conseguenza di ustioni o ancora casi di sequestro interno.
I sintomi dello shock ipovolemico
I sintomi dello shock seguono generalmente una precisa sequenza tra cui si possono distinguere più o meno nettamente tre fasi:
- Stato di pre-shock: il soggetto impallidisce, ha sudori freddi e il cuore batte in modo disordinato
- Stato di shock moderato: il soggetto si sente irrequieto e assume un colorito cianotico
- Stato di shock severo: il soggetto respira male, il cuore batte in modo sempre più scoordinato, è colto da una sensazione di sonnolenza e di confusione mentale
In seguito eventualmente può verificarsi una fase di reazione, in cui lentamente l’organismo torna alla normalità.
Per quanto riguarda il caso specifico di shock ipovolemico, i sintomi più frequenti sono: tachipnea, diminuzione del tono muscolare, cute fredda e spesso sudata, battito accelerato, ipotensione.
Le cure per lo shock ipovolemico
Il primo rimedio per soccorrere un soggetto colpito da shock ipovolemico è quello di somministrare una cospicua quantità di liquidi per ricostituire la mancanza. Il tipo di liquidi e la modalità di somministrazione sarà differente a seconda del grado di gravità del caso in questione. Se poi lo shock è dovuto a un’emorragia consistente, sarà necessario sanare questa per poi ricorrere successivamente alla reintroduzione di liquidi nell’organismo.
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