Per shock cardiogeno si intende la sopravvenuta insufficienza circolatoria che si realizza quando il cuore è messo nella condizione di non pompare più sangue. In questo modo la pressione sanguigna si abbassa e i tessuti non ricevono più ossigeno né gli elementi nutritivi necessari alla loro regolare funzione. Purtroppo lo shock cardiogeno è letale nell’80% dei casi, danneggiando irreversibilmente il muscolo cardiaco.
Le cause dello shock cardiogeno
Lo shock cardiogeno può avere molteplici cause le quali possono raggrupparsi in tre principali categorie:
- Disfunzione miocardica
- Inadeguato riempimento diastolico
- Portata cardiaca inadeguata
I sintomi dello shock cardiogeno
I sintomi dello shock cardiogeno seguono generalmente una precisa sequenza tra cui si possono distinguere più o meno nettamente tre fasi:
- Stato di pre-shock: il soggetto impallidisce, ha sudori freddi e il cuore batte in modo disordinato;
- Stato di shock moderato: il soggetto si sente irrequieto e assume un colorito cianotico;
- Stato di shock severo: il soggetto respira male, il cuore batte in modo sempre più scoordinato, è colto da una sensazione di sonnolenza e di confusione mentale.
In seguito eventualmente può verificarsi una fase di reazione, in cui lentamente l’organismo torna alla normalità.
Le cure per lo shock cardiogeno
Se lo shock è nato come conseguenza di una precedente problematica alle spalle, sarà necessario curare questa per poter risolvere anche la situazione derivata. Se invece si verifica senza una precisa causa scatenante è necessario il pronto intervento, più che mai indispensabile in questo caso dove la tempestività può salvare la vita al soggetto colto da shock cardiogeno. Il soggetto del caso sarà sottoposto prima di tutto a ossigenazione e ventilazione, solo in seguito potranno essere somministrate dobutamina, dopamina, noradrenalina.
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