Raffreddore

Il raffreddore, detto anche rinite acuta, è la più frequente tra le malattie delle vie aeree superiori. I bambini possono esserne colpiti anche otto volte in un anno mentre gli adulti, solitamente, non più di due o tre.
Le cause del raffreddore
Il raffreddore comune può essere causato da 200 tipi diversi di virus. I più frequenti sono il Rhinovirus, l’Adenovirus, il Coronavirus, il Coxackie, i virus influenzali e parainfluenzali. Questi microrganismi infiltrano i tessuti che proteggono il naso e la gola, scatenando una reazione immunitaria. Le ghiandole mucose aumentano il loro lavoro e, di conseguenza, le vie nasali s’infiammano e riempiono di secrezioni.
Il gran numero di virus e la spiccata capacità mutagena di alcune specie spiegano il motivo per cui siano possibili episodi infettivi anche a breve distanza l’uno dall’altro, senza che il sistema immunitario sia in grado di sviluppare una difesa efficace.
Un discorso a parte lo merita la rinite allergica che viene indotta, negli individui predisposti, da diversi tipi di sostanze come per esempio pollini, acari della polvere, peli di animali, ma anche alimenti.
Incubazione, contagiosità e durata del raffreddore
La persona affetta da raffreddore tocca il proprio naso o mette la mano davanti alla bocca quando tossisce; questo provoca il rilasciamento di migliaia di particelle virali sulla propria pelle. Particelle che successivamente vengono trasferite, tramite semplice contatto, sulla superficie di alcuni oggetti. Questi, a loro volta, vengono toccati da altre persone, destinate a infettarsi. È sufficiente una dozzina di particelle virali per attaccare il raffreddore.
Le particelle si addensano e riproducono nelle adenoidi. Poi, una volta mature, rilasciano migliaia di nuove particelle virali. Questo processo, detto periodo d’incubazione, dura solo da 8 a 12 ore. I sintomi si sviluppano rapidamente e raggiungono il picco dopo 36-72 ore.
Mediamente un raffreddore non complicato si risolve nell’arco di una settimana.
Forme di raffreddore
Le riniti acute, in base alla causa scatenante, si distinguono in:
• Raffreddore comune, di origine virale.
• Raffreddore allergico.
Sintomi del raffreddore
I sintomi tipici del raffreddore sono:
• Mal di gola
• Naso che cola
• Starnuti
a cui possono seguire o accompagnarsi:
• Tosse
• Cefalea
• Febbricola
• Astenia
• Indolenzimento muscolare
• Inappetenza
Circa il 25% dei soggetti infetti non sviluppa alcun sintomo, probabilmente perché il sistema immunitario non reagisce al virus.
Le cure
Il buon senso e la saggezza popolare dicono che un raffreddore non curato duri una settimana, e che un raffreddore curato duri anch’esso una settimana.
I farmaci, infatti, non sono in grado di guarire il paziente, ma possono essere utili per alleviare i sintomi, in particolare sono consigliati antinfiammatori non steroidei, decongestionanti nasali e sciroppi per la tosse.
Tra i rimedi naturali, o meno, i più consigliati sono:
• Lavaggi delle narici con acqua fisiologica
• Umidificatori ambientali
• Unguenti balsamici da applicare sul torace
• Caramelle disinfettanti apposite contro il mal di gola
• Una borsa dell’acqua calda per alleviare i dolori muscolari
• Vapori caldi per agevolare la respirazione
Per evitare di attaccare il raffreddore agli altri, chi ne è affetto dovrebbe avere l’accortezza di attuare qualche semplice metodo di prevenzione, tra cui:
• Lavare frequentemente le mani
• Evitare di toccarsi naso e occhi
• Utilizzare fazzoletti di carta, usa e getta
Le cause del raffreddore
Il raffreddore comune può essere causato da 200 tipi diversi di virus. I più frequenti sono il Rhinovirus, l’Adenovirus, il Coronavirus, il Coxackie, i virus influenzali e parainfluenzali. Questi microrganismi infiltrano i tessuti che proteggono il naso e la gola, scatenando una reazione immunitaria. Le ghiandole mucose aumentano il loro lavoro e, di conseguenza, le vie nasali s’infiammano e riempiono di secrezioni.
Il gran numero di virus e la spiccata capacità mutagena di alcune specie spiegano il motivo per cui siano possibili episodi infettivi anche a breve distanza l’uno dall’altro, senza che il sistema immunitario sia in grado di sviluppare una difesa efficace.
Un discorso a parte lo merita la rinite allergica che viene indotta, negli individui predisposti, da diversi tipi di sostanze come per esempio pollini, acari della polvere, peli di animali, ma anche alimenti.
Incubazione, contagiosità e durata del raffreddore
La persona affetta da raffreddore tocca il proprio naso o mette la mano davanti alla bocca quando tossisce; questo provoca il rilasciamento di migliaia di particelle virali sulla propria pelle. Particelle che successivamente vengono trasferite, tramite semplice contatto, sulla superficie di alcuni oggetti. Questi, a loro volta, vengono toccati da altre persone, destinate a infettarsi. È sufficiente una dozzina di particelle virali per attaccare il raffreddore.
Le particelle si addensano e riproducono nelle adenoidi. Poi, una volta mature, rilasciano migliaia di nuove particelle virali. Questo processo, detto periodo d’incubazione, dura solo da 8 a 12 ore. I sintomi si sviluppano rapidamente e raggiungono il picco dopo 36-72 ore.
Mediamente un raffreddore non complicato si risolve nell’arco di una settimana.
Forme di raffreddore
Le riniti acute, in base alla causa scatenante, si distinguono in:
• Raffreddore comune, di origine virale.
• Raffreddore allergico.
Sintomi del raffreddore
I sintomi tipici del raffreddore sono:
• Mal di gola
• Naso che cola
• Starnuti
a cui possono seguire o accompagnarsi:
• Tosse
• Cefalea
• Febbricola
• Astenia
• Indolenzimento muscolare
• Inappetenza
Circa il 25% dei soggetti infetti non sviluppa alcun sintomo, probabilmente perché il sistema immunitario non reagisce al virus.
Le cure
Il buon senso e la saggezza popolare dicono che un raffreddore non curato duri una settimana, e che un raffreddore curato duri anch’esso una settimana.
I farmaci, infatti, non sono in grado di guarire il paziente, ma possono essere utili per alleviare i sintomi, in particolare sono consigliati antinfiammatori non steroidei, decongestionanti nasali e sciroppi per la tosse.
Tra i rimedi naturali, o meno, i più consigliati sono:
• Lavaggi delle narici con acqua fisiologica
• Umidificatori ambientali
• Unguenti balsamici da applicare sul torace
• Caramelle disinfettanti apposite contro il mal di gola
• Una borsa dell’acqua calda per alleviare i dolori muscolari
• Vapori caldi per agevolare la respirazione
Per evitare di attaccare il raffreddore agli altri, chi ne è affetto dovrebbe avere l’accortezza di attuare qualche semplice metodo di prevenzione, tra cui:
• Lavare frequentemente le mani
• Evitare di toccarsi naso e occhi
• Utilizzare fazzoletti di carta, usa e getta
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