Pressione alta

La pressione indica la forza con cui il sangue, dopo essere stato pompato fuori dal cuore, preme contro le pareti delle arterie. Questa forza dipende da molti fattori, in particolare: il volume sanguigno, la gittata cardiaca e la resistenza dei vasi.
La pressione alta spesso è completamente asintomatica ma dei valori pressori troppo elevati e troppo a lungo possono danneggiare gravemente l’organismo partendo dal cuore, i vasi sanguigni e i reni. Per questo motivo, anche se non si avverte alcun disturbo, è bene farsi misurare periodicamente la pressione, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di valori troppo elevati.
Ogni misurazione fornisce, com’è noto, due valori:
• La pressione massima, o sistolica, che corrisponde alla contrazione cardiaca o, più specificatamente, ventricolare;
• La pressione minima, o diastolica, che corrisponde all’espansione cardiaca (ventricolare).
Secondo le ultime linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la pressione è considerata:
• Ottimale: quando la massima è inferiore a 120 mmHg (millimetri di mercurio) e la minima inferiore a 80 mmHg
• Normale: quando la massima è tra 121 e 130 mmHg e la minima tra 81 e 90 mmHg
• Alta normale: massima da 130 a 139 mmHg e minima da 85 a 89
• Ipertensione lieve: massima da 140 a 159 mmHg e minima da 90 a 99 mmHg
• Ipertensione moderata: massima tra 160 a 179 mmHg e minima tra 100 a 109 mmHg
• Ipertensione grave: massima > 180 mmHg e minima > 110 mmHg
Per diagnosticare l'ipertensione sono necessarie più misurazioni, dal momento che la pressione è soggetta a diverse variazioni nel corso della giornata, dovute a fattori sia esterni che interni. Inoltre è preferibile che il paziente sia seduto, rilassato e che la misurazione venga effettuata su entrambe le braccia.
Le cause della pressione alta
I fattori di rischio per l’ipertensione si dividono in due grandi categorie.
Nella prima vengono raggruppati quelli non modificabili come:
• Età. Il rischio aumenta in generale con l’invecchiamento e, nelle donne, dopo la menopausa.
• Razza. L’ipertensione è particolarmente frequente tra i soggetti neri.
• Familiarità. La pressione alta tende a essere ereditaria.
Appartengono alla seconda categoria i fattori modificabili come:
• Obesità. Maggiore è il peso del soggetto maggiore è la quantità di sangue necessaria per fornire ossigeno e sostanze nutritizie ai tessuti.
• Sedentarietà. Chi fa poca attività fisica tende ad avere una frequenza cardiaca maggiore, affaticando il cuore e facendo aumentare la forza sulle pareti delle arterie.
• Tabagismo. Il tabacco fa aumentare temporaneamente la pressione sanguigna. E le sostanze chimiche in esso contenute danneggiano le pareti delle arterie, che si restringono e causano un aumento della pressione.
• Dieta con apporto eccessivo di sodio. Ciò causa la ritenzione idrica e quindi l’aumento della pressione.
• Abuso di alcool. A breve termine aumenta la pressione. A lungo termine danneggia il cuore.
• Stress.
Forme di pressione alta
La pressione alta può presentarsi in due forme:
• Ipertensione primaria o essenziale
Priva di causa apparente, tende a svilupparsi in maniera graduale nell’arco di diversi anni.
• Ipertensione secondaria
Tende a comparire all’improvviso con un incremento pressorio importante e acuto. Può essere causata da una patologia sottostante, che colpisce in particolare reni e ghiandole surrenali, o dall’utilizzo di determinate sostanze come pillole anticoncezionali, farmaci decongestionanti, analgesici, cocaina e anfetamine.
Sintomi della pressione alta
Questa patologia è spesso asintomatica e la si scopre durante una normale visita di controllo. Ma ci sono alcuni soggetti che soffrono di mal di testa, capogiri, frequenti epistassi (sanguinamenti dal naso) e problemi alla vista.
Le cure
Se i valori pressori non sono eccessivamente alti, il medico spesso suggerisce solo di sposare una dieta sana (iposodica e ipocalorica), uno stile di vita non stressante, non sedentario con una costante pratica di attività sportiva, e di eliminare alcool e fumo.
Ma, se al controllo successivo, i valori continuano a essere troppo elevati, solitamente il medico opta per una terapia farmacologica. Una terapia da assumere a lungo, in alcuni casi anche per tutta la vita.
I controlli regolari sono essenziali per capire se il farmaco è efficace o meno.
Inoltre, per tenere costantemente sotto controllo la pressione vi consigliamo di misurarla anche a casa. In farmacia sono in vendita numerosi strumenti precisi e facili da usare.
La pressione alta spesso è completamente asintomatica ma dei valori pressori troppo elevati e troppo a lungo possono danneggiare gravemente l’organismo partendo dal cuore, i vasi sanguigni e i reni. Per questo motivo, anche se non si avverte alcun disturbo, è bene farsi misurare periodicamente la pressione, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di valori troppo elevati.
Ogni misurazione fornisce, com’è noto, due valori:
• La pressione massima, o sistolica, che corrisponde alla contrazione cardiaca o, più specificatamente, ventricolare;
• La pressione minima, o diastolica, che corrisponde all’espansione cardiaca (ventricolare).
Secondo le ultime linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la pressione è considerata:
• Ottimale: quando la massima è inferiore a 120 mmHg (millimetri di mercurio) e la minima inferiore a 80 mmHg
• Normale: quando la massima è tra 121 e 130 mmHg e la minima tra 81 e 90 mmHg
• Alta normale: massima da 130 a 139 mmHg e minima da 85 a 89
• Ipertensione lieve: massima da 140 a 159 mmHg e minima da 90 a 99 mmHg
• Ipertensione moderata: massima tra 160 a 179 mmHg e minima tra 100 a 109 mmHg
• Ipertensione grave: massima > 180 mmHg e minima > 110 mmHg
Per diagnosticare l'ipertensione sono necessarie più misurazioni, dal momento che la pressione è soggetta a diverse variazioni nel corso della giornata, dovute a fattori sia esterni che interni. Inoltre è preferibile che il paziente sia seduto, rilassato e che la misurazione venga effettuata su entrambe le braccia.
Le cause della pressione alta
I fattori di rischio per l’ipertensione si dividono in due grandi categorie.
Nella prima vengono raggruppati quelli non modificabili come:
• Età. Il rischio aumenta in generale con l’invecchiamento e, nelle donne, dopo la menopausa.
• Razza. L’ipertensione è particolarmente frequente tra i soggetti neri.
• Familiarità. La pressione alta tende a essere ereditaria.
Appartengono alla seconda categoria i fattori modificabili come:
• Obesità. Maggiore è il peso del soggetto maggiore è la quantità di sangue necessaria per fornire ossigeno e sostanze nutritizie ai tessuti.
• Sedentarietà. Chi fa poca attività fisica tende ad avere una frequenza cardiaca maggiore, affaticando il cuore e facendo aumentare la forza sulle pareti delle arterie.
• Tabagismo. Il tabacco fa aumentare temporaneamente la pressione sanguigna. E le sostanze chimiche in esso contenute danneggiano le pareti delle arterie, che si restringono e causano un aumento della pressione.
• Dieta con apporto eccessivo di sodio. Ciò causa la ritenzione idrica e quindi l’aumento della pressione.
• Abuso di alcool. A breve termine aumenta la pressione. A lungo termine danneggia il cuore.
• Stress.
Forme di pressione alta
La pressione alta può presentarsi in due forme:
• Ipertensione primaria o essenziale
Priva di causa apparente, tende a svilupparsi in maniera graduale nell’arco di diversi anni.
• Ipertensione secondaria
Tende a comparire all’improvviso con un incremento pressorio importante e acuto. Può essere causata da una patologia sottostante, che colpisce in particolare reni e ghiandole surrenali, o dall’utilizzo di determinate sostanze come pillole anticoncezionali, farmaci decongestionanti, analgesici, cocaina e anfetamine.
Sintomi della pressione alta
Questa patologia è spesso asintomatica e la si scopre durante una normale visita di controllo. Ma ci sono alcuni soggetti che soffrono di mal di testa, capogiri, frequenti epistassi (sanguinamenti dal naso) e problemi alla vista.
Le cure
Se i valori pressori non sono eccessivamente alti, il medico spesso suggerisce solo di sposare una dieta sana (iposodica e ipocalorica), uno stile di vita non stressante, non sedentario con una costante pratica di attività sportiva, e di eliminare alcool e fumo.
Ma, se al controllo successivo, i valori continuano a essere troppo elevati, solitamente il medico opta per una terapia farmacologica. Una terapia da assumere a lungo, in alcuni casi anche per tutta la vita.
I controlli regolari sono essenziali per capire se il farmaco è efficace o meno.
Inoltre, per tenere costantemente sotto controllo la pressione vi consigliamo di misurarla anche a casa. In farmacia sono in vendita numerosi strumenti precisi e facili da usare.
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