I pidocchi o pediculosi sono parassiti la cui lunghezza si aggira tra i 2 e i 4 millimetri, che infestano la cute, ma che possono anche depositarsi sul pube o, più raramente, su tutto il corpo.
I pidocchi della cute sono di gran lunga i più comuni e in questa sede parleremo in modo specifico di questi, anche perché le cause, i sintomi e le cure sono più o meno gli stessi per tutti e tre i tipi di pediculosi.
Le femmine nidificano sulla cute le loro uova, chiamate lendini, così che i pidocchi cominciano a moltiplicarsi e ad espandersi sul cuoio capelluto nel giro di una settimana, tempo necessario alle lendini per schiudersi.
I pidocchi che attaccano l’uomo sono della specie Pediculus Humanus (i pidocchi della cute) e Pthirus Pubis (i pidocchi del pube).
Le cause dei pidocchi
Contrariamente a quanto spesso si pensi, i pidocchi non sono causati da scarsa igiene; essi, al contrario, prediligono ambienti secchi e capelli fini, puliti e non grassi. È proprio per questo motivo che i soggetti più predisposti sono i bambini; i loro capelli, infatti, presentano molto spesso queste caratteristiche.
Contagiosità e durata della pediculosi
I pidocchi sono molto contagiosi. Essi non possono saltare da un cuoio capelluto all’altro; l’unico modo per contrarre i pidocchi, dunque, è attraverso il contatto diretto. È anche per questo che i bambini sono più esposti al pericolo di avere i pidocchi; essi, infatti, sono quotidianamente a contatto con altri coetanei (a scuola, in palestra...).
Se si interviene tempestivamente con le cure appropriate, il soggetto colpito dai pidocchi può tornare a contatto con gli altri già a partire dal giorno successivo al primo trattamento.
Dopo il primo trattamento, infatti, i pidocchi dovrebbero essere debellati, anche se il consiglio è di controllare lo stato dei capelli dopo una settimana per avere la certezza di aver eliminato completamente il problema.
Sintomi della pediculosi
Quando succhiano il sangue per nutrirsi, i pidocchi provocano pizzicamenti e, di conseguenza, anche un notevole prurito. Di solito è questo il sintomo più evidente che induce a sospettare della presenza di insetti sulla cute.
Per verificare l’infestazione da pidocchi è sufficiente utilizzare un pettine a denti fini e osservare se ci sono lendini sotto una luce intensa. Può risultare difficile vedere le uova, perché sono molto piccole: perciò è necessario cercarle con attenzione e pazienza, osservando ciocca per ciocca.
Le cure
Nel caso in cui l’individuo subisca un’infestazione da pidocchi è necessario applicare uno shampoo antiparassitario; in alternativa esistono alcune polveri specifiche da applicare sui capelli umidi dopo il normale shampoo e da risciacquare dopo circa 10 minuti. È bene prestare attenzione ad applicare bene il prodotto dietro alle orecchie a sulla nuca, perché sono le zone predilette per depositare le uova.
Quasi sempre è sufficiente una sola applicazione per eliminare completamente i pidocchi; le uova, seppur morte, rimarranno comunque aderenti alla radice dei capelli e si rende opportuno staccarle una ad una con il pettine.
A una settimana dal trattamento c’è bisogno di controllare la testa per essere sicuri che sia completamente libera da parassiti.
È inoltre consigliabile disinfettare lenzuola, capi di abbigliamento e bambole e peluche (nel caso in cui l’infettato sia un bambino) perché i pidocchi possono depositarvisi.
Non c’è inoltre modo di prevenire la comparsa dei pidocchi: l’unica prevenzione possibile è quella di controllare spesso la testa, soprattutto se si tratta di bambini, molto esposti a questo rischio.
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