Influenza suina

L’influenza A/H1N1, comunemente denominata influenza suina, è una malattia respiratoria appartenente a uno dei sottotipi dell’Influenzavirus A. I virus che diffondono l’influenza suina sono stati chiamati Swine Influenza Virus (SIV), perché sono virus che, normalmente, attaccano i maiali, che vengono colpiti circa una volta all’anno.
In condizioni di normalità gli esseri umani sono esenti da questi virus. Dall’aprile 2009, però, lo Swine Influenza Virus ha contagiato alcune persone in Messico, in California e nel Texas.
Questo è accaduto perché il virus ha subìto mutazioni genetiche, acquisendo una nuova forma, che permette il contagio da maiale a uomo e, successivamente, da uomo a uomo.
Le cause dell’influenza suina
Le cause dell’influenza suina nell’uomo sono proprio dovute alla mutazione genetica del virus, che consente la trasmissione tra esseri umani.
Incubazione, contagiosità e durata dell’influenza suina
L’influenza A/H1N1 è una malattia altamente contagiosa. Il contagio avviene per via aerea, respirando aria dove sono presenti particelle contenenti il virus SIV, che raggiunge le vie respiratorie (trachea e bronchi) e comincia a moltiplicarsi. L’influenza suina, dunque, può essere trasmessa da uomo a uomo tramite starnuti, colpi di tosse o mentre si parla.
Il virus può essere trasmesso anche per via indiretta (contatto fisico, strette di mano, permamenza in luoghi chiusi e affollati).
Il periodo di incubazione è di 24 ore, anche se solitamente è di 2-4 giorni.
La persona che ha contratto il virus dell’influenza suina è contagiosa dal giorno precedente la comparsa dei sintomi fino ai 4-5 giorni successivi. I bambini, invece, possono rimanere contagiosi anche per più di 10 giorni.
I sintomi dell’influenza suina
I sintomi dell’influenza suina sono i tipici sintomi della normale influenza stagionale: febbre superiore ai 38° C e scompensi respiratori, talvolta accompagnati da nausea, vomito e diarrea.
In alcuni casi si possono aggiungere mal di testa, dolori muscolari e articolari, stanchezza e affaticamento, sudorazione accentuata.
È possibile che l’influenza si presenti anche in forma asintomatica.
I sintomi non sono preoccupanti e l’influenza guarisce in qualche giorno; solo nel caso in cui i sintomi persistano a lungo è bene fare controlli più approfonditi.
Forme di influenza suina
Fino a questo momento il virus A/H1N1 non ha subìto ulteriori modifiche. Nel caso in cui il virus dovesse mutare, potrebbe risultare più difficile curare questo tipo di influenza, poichè i sintomi potrebbero diventare più preoccupanti e persistenti.
Le cure
I pazienti con influenza non complicata (che rappresentano, al momento, la quasi totalità dei casi) non necessitano di interventi specifici. Il Ministero della Salute raccomanda però un periodo di isolamento di almeno 1 settimana perché il virus, essendo molto contagioso, potrebbe infettare numerose persone.
Nel caso in cui l’influenza suina si presenti in forma più virulenta (febbre alta e sintomi persistenti) o che sia contratta da persone anziane (maggiori di 65 anni), da donne in gravidanza, da asmatici o da obesi può essere necessario intervenire con antivirali. Il virus A/H1N1 sembra essere infatti sensibile ad alcuni farmaci come il Tamiflu o Relenza.
Il trattamento antivirale può essere effettuato anche durante l’allattamento, poiché i benefici derivanti dalla cura sono maggiori ai rischi, che possono essere considerati trascurabili (Ministero della Salute).
La cura a base di antivirali prevede 5 giorni di terapia con la somministrazione del farmaco 2 volte al giorno.
Se si sceglie di intervenire con un trattamento preventivo, la cura è invece di 10 giorni, sempre con 2 somministrazioni giornaliere. Il trattamento preventivo è raccomandato nel caso di contatto diretto e stretto con casi confermati di influenza suina. La profilassi può essere a volte consigliabile nel caso di bambini che frequentano la scuola e che permangono di conseguenza in ambienti chiusi e affollati.
Il vaccino per l’influenza suina
Il vaccino per il virus A/H1N1 non esiste ancora. I laboratori medici stanno però preparando un vaccino che, secondo le previsioni, dovrebbe essere pronto e reperibile a partire dal prossimo ottobre 2009.
Il vaccino per l’influenza suina sarà gratuito e raccomandato, ma non obbligatorio. Il vaccino sarà somministrato ai soggetti a rischio complicanze e al personale medicosanitario e sarà assicurato ai bambini e ai giovani dai 2 ai 27 anni, soggetti che sembrano essere più esposti al rischio di contrarre il virus.
Il vaccino non garantirà comunque l’immunità al 100%.
La vaccinazione prevede la somministrazione di 2 dosi; il vaccino non sarà acquistabile in farmacia, ma sarà reperibile presso le Asl e le strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
La prevenzione
Esistono alcuni accorgimenti utili per diminuire il rischio di contrarre il virus A/H1N1:
- Lavarsi le mani spesso e accuratamente, soprattutto dopo aver frequentato luoghi molto affollati;
- Evitare luoghi troppo affollati;
- Aerare spesso la casa o i luoghi in cui si soggiorna;
- Portare una mascherina industriale oppure ospedaliera;
- Non portare le mani a contatto con naso, bocca, mucose;
- Se si è di ritorno da un viaggio all’estero (in particolare da Messico, Gran Bretagna, Stati Uniti e altri paesi dove è stata accertata la presenza dell’influenza suina) rimanere a casa per un periodo di 7 giorni dalla data del rientro.
La carne suina può infettare l’uomo?
No, la carne di maiale non può causare l’influenza suina. La carne è cotta normalmente a una temperatura di circa 70° C, temperatura a cui il virus non riesce a sopravvivere.
Anche i salumi e gli affettati non sono motivo di rischio, perché sottoposti ad un trattamento di essiccazione e maturazione.
Pandemia
L’11 giugno 2009 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) ha dichiarato il livello 6 di allerta: la pandemia è accertata.
La pandemia è una malattia la cui presenza è diffusa in diverse zone del mondo, con un alto numero di infettati e casi di morte. In questo momento, comunque, l’OMS ritiene che la potenza del virus non raggiunga una forza tale da essere troppo preoccupante. I casi di morte, infatti, sono inferiori alle morti causate da una normale influenza stagionale.
Il Ministero della Salute prevede che a partire dalla stagione autunnale il numero di malati in Italia potrà salire fino a 10 – 15 milioni.
Il numero verde
In caso di dubbi o richiesta di informazioni a proposito dell’influenza suina è stato attivato il numero verde 1500.
In condizioni di normalità gli esseri umani sono esenti da questi virus. Dall’aprile 2009, però, lo Swine Influenza Virus ha contagiato alcune persone in Messico, in California e nel Texas.
Questo è accaduto perché il virus ha subìto mutazioni genetiche, acquisendo una nuova forma, che permette il contagio da maiale a uomo e, successivamente, da uomo a uomo.
Le cause dell’influenza suina
Le cause dell’influenza suina nell’uomo sono proprio dovute alla mutazione genetica del virus, che consente la trasmissione tra esseri umani.
Incubazione, contagiosità e durata dell’influenza suina
L’influenza A/H1N1 è una malattia altamente contagiosa. Il contagio avviene per via aerea, respirando aria dove sono presenti particelle contenenti il virus SIV, che raggiunge le vie respiratorie (trachea e bronchi) e comincia a moltiplicarsi. L’influenza suina, dunque, può essere trasmessa da uomo a uomo tramite starnuti, colpi di tosse o mentre si parla.
Il virus può essere trasmesso anche per via indiretta (contatto fisico, strette di mano, permamenza in luoghi chiusi e affollati).
Il periodo di incubazione è di 24 ore, anche se solitamente è di 2-4 giorni.
La persona che ha contratto il virus dell’influenza suina è contagiosa dal giorno precedente la comparsa dei sintomi fino ai 4-5 giorni successivi. I bambini, invece, possono rimanere contagiosi anche per più di 10 giorni.
I sintomi dell’influenza suina
I sintomi dell’influenza suina sono i tipici sintomi della normale influenza stagionale: febbre superiore ai 38° C e scompensi respiratori, talvolta accompagnati da nausea, vomito e diarrea.
In alcuni casi si possono aggiungere mal di testa, dolori muscolari e articolari, stanchezza e affaticamento, sudorazione accentuata.
È possibile che l’influenza si presenti anche in forma asintomatica.
I sintomi non sono preoccupanti e l’influenza guarisce in qualche giorno; solo nel caso in cui i sintomi persistano a lungo è bene fare controlli più approfonditi.
Forme di influenza suina
Fino a questo momento il virus A/H1N1 non ha subìto ulteriori modifiche. Nel caso in cui il virus dovesse mutare, potrebbe risultare più difficile curare questo tipo di influenza, poichè i sintomi potrebbero diventare più preoccupanti e persistenti.
Le cure
I pazienti con influenza non complicata (che rappresentano, al momento, la quasi totalità dei casi) non necessitano di interventi specifici. Il Ministero della Salute raccomanda però un periodo di isolamento di almeno 1 settimana perché il virus, essendo molto contagioso, potrebbe infettare numerose persone.
Nel caso in cui l’influenza suina si presenti in forma più virulenta (febbre alta e sintomi persistenti) o che sia contratta da persone anziane (maggiori di 65 anni), da donne in gravidanza, da asmatici o da obesi può essere necessario intervenire con antivirali. Il virus A/H1N1 sembra essere infatti sensibile ad alcuni farmaci come il Tamiflu o Relenza.
Il trattamento antivirale può essere effettuato anche durante l’allattamento, poiché i benefici derivanti dalla cura sono maggiori ai rischi, che possono essere considerati trascurabili (Ministero della Salute).
La cura a base di antivirali prevede 5 giorni di terapia con la somministrazione del farmaco 2 volte al giorno.
Se si sceglie di intervenire con un trattamento preventivo, la cura è invece di 10 giorni, sempre con 2 somministrazioni giornaliere. Il trattamento preventivo è raccomandato nel caso di contatto diretto e stretto con casi confermati di influenza suina. La profilassi può essere a volte consigliabile nel caso di bambini che frequentano la scuola e che permangono di conseguenza in ambienti chiusi e affollati.
Il vaccino per l’influenza suina
Il vaccino per il virus A/H1N1 non esiste ancora. I laboratori medici stanno però preparando un vaccino che, secondo le previsioni, dovrebbe essere pronto e reperibile a partire dal prossimo ottobre 2009.
Il vaccino per l’influenza suina sarà gratuito e raccomandato, ma non obbligatorio. Il vaccino sarà somministrato ai soggetti a rischio complicanze e al personale medicosanitario e sarà assicurato ai bambini e ai giovani dai 2 ai 27 anni, soggetti che sembrano essere più esposti al rischio di contrarre il virus.
Il vaccino non garantirà comunque l’immunità al 100%.
La vaccinazione prevede la somministrazione di 2 dosi; il vaccino non sarà acquistabile in farmacia, ma sarà reperibile presso le Asl e le strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
La prevenzione
Esistono alcuni accorgimenti utili per diminuire il rischio di contrarre il virus A/H1N1:
- Lavarsi le mani spesso e accuratamente, soprattutto dopo aver frequentato luoghi molto affollati;
- Evitare luoghi troppo affollati;
- Aerare spesso la casa o i luoghi in cui si soggiorna;
- Portare una mascherina industriale oppure ospedaliera;
- Non portare le mani a contatto con naso, bocca, mucose;
- Se si è di ritorno da un viaggio all’estero (in particolare da Messico, Gran Bretagna, Stati Uniti e altri paesi dove è stata accertata la presenza dell’influenza suina) rimanere a casa per un periodo di 7 giorni dalla data del rientro.
La carne suina può infettare l’uomo?
No, la carne di maiale non può causare l’influenza suina. La carne è cotta normalmente a una temperatura di circa 70° C, temperatura a cui il virus non riesce a sopravvivere.
Anche i salumi e gli affettati non sono motivo di rischio, perché sottoposti ad un trattamento di essiccazione e maturazione.
Pandemia
L’11 giugno 2009 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) ha dichiarato il livello 6 di allerta: la pandemia è accertata.
La pandemia è una malattia la cui presenza è diffusa in diverse zone del mondo, con un alto numero di infettati e casi di morte. In questo momento, comunque, l’OMS ritiene che la potenza del virus non raggiunga una forza tale da essere troppo preoccupante. I casi di morte, infatti, sono inferiori alle morti causate da una normale influenza stagionale.
Il Ministero della Salute prevede che a partire dalla stagione autunnale il numero di malati in Italia potrà salire fino a 10 – 15 milioni.
Il numero verde
In caso di dubbi o richiesta di informazioni a proposito dell’influenza suina è stato attivato il numero verde 1500.
Grazie, riceverai una mail con le istruzioni per attivare il commento!
Se non ricevi il messaggio controlla anche tra la tua posta indesiderata,
il messaggio potrebbe essere erroneamente considerato come spam.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.