Herpes simplex

L’herpes simplex è un virus della famiglia herpesviridae che provoca una malattia virale acuta, spesso accompagnata da febbre, che si caratterizza dalla comparsa, sulla pelle o sulle mucose, di una o più vescicole in formazione a grappolo e che contengono del liquido chiaro. Il virus dell’Herpes Simplex si trasmette solitamente per contatto fisico e sessuale.
Esistono due tipi di Herpes Simplex: quello di tipo 1 (HSV1) colpisce soprattutto labbra e narici mentre quello di tipo 2 (HSV2) predilige la pelle e le mucose dell’area genitale. Dopo la prima manifestazione, il virus rimane latente annidandosi nei gangli del sistema nervoso pronto a risvegliarsi a fronte di situazioni favorevoli.
Le cause dell’ herpes simplex
La causa dell’Herpes Simplex, nella forma primaria, è il venire in contatto diretto con il virus. Per quanto concerne la recidiva, invece, può essere innescata da varie situazioni quali: l’esposizione eccessiva al sole, malattie febbrili, situazioni molto stressanti sia fisiche sia emotive, l’ inizio delle mestruazioni, le allergie alimentari, indebolimento del sistema immunitario.
Incubazione, contagiosità e durata dell’herpes simplex
Il virus dell’Herpes Simplex è fortemente contagioso e la malattia si manifesta dopo una settimana dal momento del contatto. Buona regola generale il non grattare le vescicole evitando in tal modo la diffusione del virus.
Tipi di herpes simplex
L’Herpes Simplex di presenta in due tipi:
- Herpes Simplex di tipo 1 (HSV1) provoca Herpes Labialis, stomatite erpetica e cheratite.
- Herpes Simplex di tipo 2 (HSV2) provoca Herpes Genitalis.
Sintomi e diagnosi dell’infezione da Herpes Simplex
Generalmente l’infezione si manifesta all’inizio con bruciore e prurito che perdura per qualche ora; a questa prima evidenziazione segue la comparsa di vescicole sierose che, dopo qualche giorno, iniziano a seccarsi formando una crosta giallastra. Dopo circa dieci giorni dalla comparsa dei sintomi la malattia regredisce fino a guarire ma il virus rimane latente nelle cellule del sistema nervoso.
La forma primaria di HSV1 si manifesta solitamente nella prima infanzia sotto forma di gengivostomatite e i sintomi sono febbre, irritabilità, anoressia, infiammazione gengivale ed ulcere dolorose della bocca.
La forma primaria di HSV2 si manifesta sugli organi genitali accompagnata da malessere, febbre, adenopatia inguinale dolorosa.
Da sottolineare che l’infezione HSV1 può attaccare tutte le parti dell’occhio ma predilige la cornea (cheratite) rendendola opaca e riducendo la capacità stessa dell’occhio di vedere; la cheratite si manifesta nella forma primaria come congiuntivite autolimitante e nelle recidive con lesioni ramificate dell’epitelio corneale che danno lacrimazione, fotofobia, sensazione di corpo estraneo.
La diagnosi dell’Herpes Simplex si basa sull’esame obiettivo del medico in base a come si presentano le ulcerazioni della parte colpita. E’ possibile altresì procedere ad un tampone per differenziare il tipo di virus. Esistono anche esami del sangue in grado di rilevare gli anticorpi diretti verso l’infezione.
Di fondamentale importanza il poter pervenire ad una diagnosi precoce per poter mettere in atto prima possibile sia la terapia che la prevenzione.
Le cure
Ad oggi non esiste una terapia in grado di eliminare definitivamente il virus dell’Herpes Simplex.
Le terapie in uso sono mirate ad eliminare i sintomi riducendo il dolore ed accelerando tutto il processo. Le formulazioni più usate sono antivirali in forma di pomata per uso locale.
Antivirali per l’assunzione orale vengono impiegati per le situazioni più gravi soprattutto in pazienti fortemente immunodepressi a causa di altre patologie in atto e nei pazienti immunosoppressi.
In commercio esiste un vaccino antierpetico che si presenta in due formulazioni mirate una specifica per il virus dell’herpes simplex di tipo 1 (HSV1) e l’altra specifica per l’infezione di tipo 2 (HSV2). Questo tipo di vaccino e un po’ diverso dal vaccino classico non potendo prevenire l’infezione primaria ma può essere impiegato per cercare aumentare le resistenze passive alle recidive in modo da ridurne l’intensità e la durata.
Esistono due tipi di Herpes Simplex: quello di tipo 1 (HSV1) colpisce soprattutto labbra e narici mentre quello di tipo 2 (HSV2) predilige la pelle e le mucose dell’area genitale. Dopo la prima manifestazione, il virus rimane latente annidandosi nei gangli del sistema nervoso pronto a risvegliarsi a fronte di situazioni favorevoli.
Le cause dell’ herpes simplex
La causa dell’Herpes Simplex, nella forma primaria, è il venire in contatto diretto con il virus. Per quanto concerne la recidiva, invece, può essere innescata da varie situazioni quali: l’esposizione eccessiva al sole, malattie febbrili, situazioni molto stressanti sia fisiche sia emotive, l’ inizio delle mestruazioni, le allergie alimentari, indebolimento del sistema immunitario.
Incubazione, contagiosità e durata dell’herpes simplex
Il virus dell’Herpes Simplex è fortemente contagioso e la malattia si manifesta dopo una settimana dal momento del contatto. Buona regola generale il non grattare le vescicole evitando in tal modo la diffusione del virus.
Tipi di herpes simplex
L’Herpes Simplex di presenta in due tipi:
- Herpes Simplex di tipo 1 (HSV1) provoca Herpes Labialis, stomatite erpetica e cheratite.
- Herpes Simplex di tipo 2 (HSV2) provoca Herpes Genitalis.
Sintomi e diagnosi dell’infezione da Herpes Simplex
Generalmente l’infezione si manifesta all’inizio con bruciore e prurito che perdura per qualche ora; a questa prima evidenziazione segue la comparsa di vescicole sierose che, dopo qualche giorno, iniziano a seccarsi formando una crosta giallastra. Dopo circa dieci giorni dalla comparsa dei sintomi la malattia regredisce fino a guarire ma il virus rimane latente nelle cellule del sistema nervoso.
La forma primaria di HSV1 si manifesta solitamente nella prima infanzia sotto forma di gengivostomatite e i sintomi sono febbre, irritabilità, anoressia, infiammazione gengivale ed ulcere dolorose della bocca.
La forma primaria di HSV2 si manifesta sugli organi genitali accompagnata da malessere, febbre, adenopatia inguinale dolorosa.
Da sottolineare che l’infezione HSV1 può attaccare tutte le parti dell’occhio ma predilige la cornea (cheratite) rendendola opaca e riducendo la capacità stessa dell’occhio di vedere; la cheratite si manifesta nella forma primaria come congiuntivite autolimitante e nelle recidive con lesioni ramificate dell’epitelio corneale che danno lacrimazione, fotofobia, sensazione di corpo estraneo.
La diagnosi dell’Herpes Simplex si basa sull’esame obiettivo del medico in base a come si presentano le ulcerazioni della parte colpita. E’ possibile altresì procedere ad un tampone per differenziare il tipo di virus. Esistono anche esami del sangue in grado di rilevare gli anticorpi diretti verso l’infezione.
Di fondamentale importanza il poter pervenire ad una diagnosi precoce per poter mettere in atto prima possibile sia la terapia che la prevenzione.
Le cure
Ad oggi non esiste una terapia in grado di eliminare definitivamente il virus dell’Herpes Simplex.
Le terapie in uso sono mirate ad eliminare i sintomi riducendo il dolore ed accelerando tutto il processo. Le formulazioni più usate sono antivirali in forma di pomata per uso locale.
Antivirali per l’assunzione orale vengono impiegati per le situazioni più gravi soprattutto in pazienti fortemente immunodepressi a causa di altre patologie in atto e nei pazienti immunosoppressi.
In commercio esiste un vaccino antierpetico che si presenta in due formulazioni mirate una specifica per il virus dell’herpes simplex di tipo 1 (HSV1) e l’altra specifica per l’infezione di tipo 2 (HSV2). Questo tipo di vaccino e un po’ diverso dal vaccino classico non potendo prevenire l’infezione primaria ma può essere impiegato per cercare aumentare le resistenze passive alle recidive in modo da ridurne l’intensità e la durata.
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