Cheratosi

Con il termine “cheratosi” si indica una patologia della cute che provoca la formazione di macchie (spesso di colore marrone), come risultato di un ispessimento dello strato corneo. Tale alterazione può interessare aree anche abbastanza vaste oppure essere molto localizzata e circoscritta.
Esistono diverse tipologie di cheratosi: vediamo quali sono, quali sintomi comportano e come si curano.
Le cause della cheratosi
Le cause di questo disturbo cutaneo sono diverse. Ecco le principali:
Forme di cheratosi
Esistono tre principali forme di cheratosi: quella solare (o attinica), quella seborroica e quella pilare. Ecco le loro caratteristiche:
Sintomi della cheratosi
Sintomo comune a tutte le tipologie di cheratosi è la comparsa di macchie, in genere dal colore marroncino-bruno.
Le cheratosi solari e quelle pilari non comportano di solito altri sintomi, se si esclude un certo prurito che non sempre però compare.
La cheratosi seborroica porta invece altri sintomi, quali rossore, irritazione della pelle e in alcuni casi sanguinamento. In più, la pelle si desquama e possono anche formarsi delle crosticine.
Le cure
Le cure della cheratosi variano a seconda della tipologia: la cheratosi solare (ovvero quella più pericolosa per la salute per via della possibilità che evolva in un tumore maligno) va trattata tramite asportazione chirurgica delle lesioni.
La cheratosi seborroica può invece essere trattata, soprattutto se è presente in una zona circoscritta e in forma lieve, tramite l'applicazione di impacchi freddi (al fine di lenire e calmare l'irritazione cutanea) e la somministrazione di integratori di vitamina D (una vitamina che fa molto bene alla pelle). Oppure, se il medico lo consiglia, si può provare con la laserterapia oppure con la crioterapia, un trattamento effettuato con l'azoto liquido al fine di congelare l'area colpita (si forma una crosta che si stacca da sola dopo qualche giorno).
In caso di cheratosi pilare, è possibile ricorrere all'applicazione di lozioni a base di acido lattico o di creme idratanti.
Esistono diverse tipologie di cheratosi: vediamo quali sono, quali sintomi comportano e come si curano.
Le cause della cheratosi
Le cause di questo disturbo cutaneo sono diverse. Ecco le principali:
- Esposizione eccessiva al sole: continue esposizioni al sole senza un'adeguata protezione sono una delle cause principali della cheratosi di tipo solare
- Infezioni causate da funghi, virali o micotiche (ad esempio, quella da papilloma virus)
- Assunzione di farmaci contenenti arsenico
- Invecchiamento cutaneo: la cheratosi solare senile è una tipologia di cheratosi semplicemente provocata dal fisiologico processo di invecchiamento cutaneo
- Eczemi
- Ereditarietà: sono soprattutto la cheratosi seborroica e quella pilare ad essere, almeno in un certo numero di casi, trasmesse ereditariamente
Forme di cheratosi
Esistono tre principali forme di cheratosi: quella solare (o attinica), quella seborroica e quella pilare. Ecco le loro caratteristiche:
- Cheratosi solare: interessa prevalentemente il viso (soprattutto la zona dei padiglioni auricolari), il dorso delle mani e le gambe. Le lesioni di questa tipologia di cheratosi possono avere un decorso molto negativo: possono infatti mutarsi in tumore maligno (fortunatamente non sempre). Si riscontra con maggiore frequenza fra chi ha la carnagione chiara
- Cheratosi seborroica: le macchie, che spesso sono molto simili a delle verruche, compaiono con maggiore frequenza sul busto e sul viso. Si tratta di un tumore benigno che non evolve quasi mai in una forma maligna
- Cheratosi follicolare (o pilare): interessa in prevalenza i glutei e le gambe e si viene a formare per via di un'anomalia nel processo di cheratinizzazione. La cheratina si accumula, occludendoli, sui follicoli piliferi. Anche questa forma di cheratosi è benigna
Sintomi della cheratosi
Sintomo comune a tutte le tipologie di cheratosi è la comparsa di macchie, in genere dal colore marroncino-bruno.
Le cheratosi solari e quelle pilari non comportano di solito altri sintomi, se si esclude un certo prurito che non sempre però compare.
La cheratosi seborroica porta invece altri sintomi, quali rossore, irritazione della pelle e in alcuni casi sanguinamento. In più, la pelle si desquama e possono anche formarsi delle crosticine.
Le cure
Le cure della cheratosi variano a seconda della tipologia: la cheratosi solare (ovvero quella più pericolosa per la salute per via della possibilità che evolva in un tumore maligno) va trattata tramite asportazione chirurgica delle lesioni.
La cheratosi seborroica può invece essere trattata, soprattutto se è presente in una zona circoscritta e in forma lieve, tramite l'applicazione di impacchi freddi (al fine di lenire e calmare l'irritazione cutanea) e la somministrazione di integratori di vitamina D (una vitamina che fa molto bene alla pelle). Oppure, se il medico lo consiglia, si può provare con la laserterapia oppure con la crioterapia, un trattamento effettuato con l'azoto liquido al fine di congelare l'area colpita (si forma una crosta che si stacca da sola dopo qualche giorno).
In caso di cheratosi pilare, è possibile ricorrere all'applicazione di lozioni a base di acido lattico o di creme idratanti.
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