Asma

L’asma è una delle patologie respiratorie croniche più diffuse al mondo, presente soprattutto nei paesi maggiormente sviluppati.
È una malattia complessa, caratterizzata dall’infiammazione cronica delle vie aeree, che porta a un’eccessiva responsività bronchiale, fino alle tipiche crisi respiratorie con accessi di tosse, respiro sibilante e oggettiva fame d’aria. Queste crisi, conosciute come “attacchi d’asma”, possono peggiorare a tal punto la funzionalità respiratoria da portare al decesso del paziente. Per questo motivo devono essere evitate o represse sul nascere.
Le cause dell’asma
I fattori scatenanti l'attacco asmatico sono molteplici, tra cui i principali:
• Allergeni ambientali e alimentari. L’esposizione a fattori ambientali aerei, come acari, pollini e muffe, può provocare una reazione infiammatoria nei soggetti predisposti. Un’altra eventualità, anche se più rara, è l’allergia alimentare, soprattutto riscontrabile in età pediatrica, a uova, latte, farina e fragole.
• Sostanze chimiche. L’inalazione di alcuni irritanti (candeggina, ammoniaca, profumi) può portare a crisi molto serie.
• Infezioni. Svariati agenti patogeni possono provocare l’infiammazione delle vie aeree fino alla crisi in soggetti asmatici.
• Anche lo stress fisico o psicologico, il freddo e il reflusso gastroesofageo possono causare attacchi.
Forme di asma
L’asma può essere classificata secondo due criteri: la causa o la frequenza.
Secondo il primo ne esistono due tipi:
• Asma estrinseco, di carattere allergico;
• Asma intrinseco, di carattere non allergico, causato da uno squilibrio tra sistema simpatico e parasimpatico, da infezioni, freddo o determinate sostanze chimiche.
Utilizzando il criterio della frequenza degli attacchi e dalla loro severità si distinguono:
• Asma lieve. Un attacco a settimana e due episodi notturni al mese. Funzionalità respiratoria mantenuta.
• Asma lieve e persistente. Fino a due attacchi a settimana, ma mai più di due al mese. Funzionalità respiratoria lievemente compromessa.
• Asma moderato. Più attacchi in un giorno, e più attacchi notturni in una settimana. Funzionalità respiratoria compromessa.
• Asma grave e persistente. Attacchi frequenti di giorno e, inoltre, numerosi episodi notturni. Pesante limitazione nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
Sintomi dell’asma
L’andamento dell’asma si distingue in due fasi che si alternano: l’attacco e la fase stazionaria.
L’attacco asmatico è riconoscibile da:
• Una grave difficoltà respiratoria con vera e propria “fame d’aria” da parte del paziente;
• Respiro sibilante in fase espiratoria;
• Senso di costrizione al torace,
• Accesso di tosse (non sempre presente).
Durante la fase stazionaria possono verificarsi:
• Tosse notturna o cronica, tipicamente secca e di gola,
• Lieve mancanza di respiro a riposo,
• Senso di costrizione al torace.
Le cure
Per l’intervento in fase acuta, ossia durante l’attacco asmatico, è indicata l’assunzione per via inalatoria di broncodilatatori. Farmaci beta-agonisti che aiutano il rilassamento della muscolatura delle vie aeree, facilitando l’afflusso di aria ai polmoni. La loro azione è immediata e breve.
Tra i farmaci con un effetto meno immediato ma una durata maggiore si utilizzano soprattutto i corticosteroidi. Associati con i beta agonisti per contrastare gli attacchi notturni.
Infine, nei casi di asma associato ad altre patologie, vengono inseriti nella terapia anche i leucotrieni, i cromoni e i teofillinici.
È una malattia complessa, caratterizzata dall’infiammazione cronica delle vie aeree, che porta a un’eccessiva responsività bronchiale, fino alle tipiche crisi respiratorie con accessi di tosse, respiro sibilante e oggettiva fame d’aria. Queste crisi, conosciute come “attacchi d’asma”, possono peggiorare a tal punto la funzionalità respiratoria da portare al decesso del paziente. Per questo motivo devono essere evitate o represse sul nascere.
Le cause dell’asma
I fattori scatenanti l'attacco asmatico sono molteplici, tra cui i principali:
• Allergeni ambientali e alimentari. L’esposizione a fattori ambientali aerei, come acari, pollini e muffe, può provocare una reazione infiammatoria nei soggetti predisposti. Un’altra eventualità, anche se più rara, è l’allergia alimentare, soprattutto riscontrabile in età pediatrica, a uova, latte, farina e fragole.
• Sostanze chimiche. L’inalazione di alcuni irritanti (candeggina, ammoniaca, profumi) può portare a crisi molto serie.
• Infezioni. Svariati agenti patogeni possono provocare l’infiammazione delle vie aeree fino alla crisi in soggetti asmatici.
• Anche lo stress fisico o psicologico, il freddo e il reflusso gastroesofageo possono causare attacchi.
Forme di asma
L’asma può essere classificata secondo due criteri: la causa o la frequenza.
Secondo il primo ne esistono due tipi:
• Asma estrinseco, di carattere allergico;
• Asma intrinseco, di carattere non allergico, causato da uno squilibrio tra sistema simpatico e parasimpatico, da infezioni, freddo o determinate sostanze chimiche.
Utilizzando il criterio della frequenza degli attacchi e dalla loro severità si distinguono:
• Asma lieve. Un attacco a settimana e due episodi notturni al mese. Funzionalità respiratoria mantenuta.
• Asma lieve e persistente. Fino a due attacchi a settimana, ma mai più di due al mese. Funzionalità respiratoria lievemente compromessa.
• Asma moderato. Più attacchi in un giorno, e più attacchi notturni in una settimana. Funzionalità respiratoria compromessa.
• Asma grave e persistente. Attacchi frequenti di giorno e, inoltre, numerosi episodi notturni. Pesante limitazione nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
Sintomi dell’asma
L’andamento dell’asma si distingue in due fasi che si alternano: l’attacco e la fase stazionaria.
L’attacco asmatico è riconoscibile da:
• Una grave difficoltà respiratoria con vera e propria “fame d’aria” da parte del paziente;
• Respiro sibilante in fase espiratoria;
• Senso di costrizione al torace,
• Accesso di tosse (non sempre presente).
Durante la fase stazionaria possono verificarsi:
• Tosse notturna o cronica, tipicamente secca e di gola,
• Lieve mancanza di respiro a riposo,
• Senso di costrizione al torace.
Le cure
Per l’intervento in fase acuta, ossia durante l’attacco asmatico, è indicata l’assunzione per via inalatoria di broncodilatatori. Farmaci beta-agonisti che aiutano il rilassamento della muscolatura delle vie aeree, facilitando l’afflusso di aria ai polmoni. La loro azione è immediata e breve.
Tra i farmaci con un effetto meno immediato ma una durata maggiore si utilizzano soprattutto i corticosteroidi. Associati con i beta agonisti per contrastare gli attacchi notturni.
Infine, nei casi di asma associato ad altre patologie, vengono inseriti nella terapia anche i leucotrieni, i cromoni e i teofillinici.
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