Primo giorno a casa: niente panico!
La gravidanza, si sa, è un momento particolarmente ricco di emozioni: dalla notizia di essere incinta al primo calcetto nel pancione, dal parto al momento in cui ci viene dato il braccio nostro figlio; per quanto gli ormoni possano avere un ruolo assai rilevante nel manifestarle in modo più o meno eccessivo, come affrontare il rientro dall’ospedale senza essere colte dal panico?
Seguendo le giuste precauzioni in merito alla mamma e al bebè non ci sarà più nulla da temere: prima di tutto controlliamo le emozioni, assecondandole adeguatamente, quindi appoggiamoci al sostegno del partner e dei parenti più stretti così da essere sempre più sicure di noi stesse.
Aprire la porta di casa e…cosa fare?
Con il bimbo ben assicurato al seggiolino dell’auto, partite alla volta di casa prestando attenzione alle strade dissestate, oltre che per il piccolo anche per voi stesse, essendo appunto reduci dal parto. Ai primi sentori di nostalgia dell’ospedale, dove le ostetriche e le infermiere sono state finora una rete di sicurezza, concentratevi sulle aspettative e sulla gioia del vostro splendido bambino: godetevi i primi momenti della maternità.
Con il piccolo nella carrozzina o nel porte-enfant, la valigia per l’ospedale e i vostri effetti personali, una volta varcata la soglia di casa dovrete inevitabilmente sistemare tutte queste cose: se il bimbo è sereno potete concedervi un momento di relax, ricordando di iniziare a fare tesoro di ogni secondo tranquillo. Che sia per coccolarlo sul divano o su una sedia a dondolo, per rilassarvi con una tisana aromatica, iniziate a concentrarvi sul racimolare le energie necessarie per le prime settimane: ne avrete sicuramente bisogno.
La cosa più naturale del mondo
Non appena vostro figlio inizierà a piangere (perché fidatevi: lo farà), non fatevi sopraffare dalla paura: prima di tutto controllate il pannolino e, se non ha bisogno di essere cambiato, probabilmente si tratta del momento della poppata o di semplici coccole. Per quanto i primi giorni possano essere traumatizzanti, l’istinto materno assieme a una buona dose di premurosità vi aiuteranno a capire i bisogni del bambino; badare a un neonato è la cosa più naturale del mondo e, benché possa non essere facile, l’istinto e i consigli di chi ci è già passata sono un bene davvero prezioso da considerare costantemente.
L’esperienza delle nonne
Che vi sentiate impacciate o poco sicure di voi stesse, com’è naturale che sia nei primi giorni di maternità, affidatevi alla saggezza di chi ha già allevato dei figli, facendovi aiutare e consolare al tempo stesso; non abbiate paura di mostrare i vostri timori: una mamma premurosa è cosa buona e giusta. Certo, meglio non farsi prendere la mano da troppi aiuti, ma imparare dalle nonne o dalle altre mamme è sempre la scelta migliore, sia per il bebè che per voi stesse.
Sfruttare i tempi vuoti
Sempre che ce ne siano - e con un neonato possono essere assai rari -, cogliete l’occasione di una sua nanna o di un momento di quiete per rilassarvi e, perché no, farvi un sonnellino a vostra volta. Qualsiasi specialista, così come le nonne e le altre mamme, vi avranno già consigliato di assecondare il sonno del bambino sintonizzandovi sugli stessi orari sia per le poppate che per dormire. Sfruttate dunque ogni istante di calma per dedicarvi a voi stesse: che sia per un bagno profumato, per una pennichella affianco al bebè o per leggere un libro rilassante, curate anche le vostre esigenze; i benefici emergeranno immediatamente sia per le energie da dedicare a vostro figlio, sia per il vostro personale benessere.
Seguendo le giuste precauzioni in merito alla mamma e al bebè non ci sarà più nulla da temere: prima di tutto controlliamo le emozioni, assecondandole adeguatamente, quindi appoggiamoci al sostegno del partner e dei parenti più stretti così da essere sempre più sicure di noi stesse.
Aprire la porta di casa e…cosa fare?
Con il bimbo ben assicurato al seggiolino dell’auto, partite alla volta di casa prestando attenzione alle strade dissestate, oltre che per il piccolo anche per voi stesse, essendo appunto reduci dal parto. Ai primi sentori di nostalgia dell’ospedale, dove le ostetriche e le infermiere sono state finora una rete di sicurezza, concentratevi sulle aspettative e sulla gioia del vostro splendido bambino: godetevi i primi momenti della maternità.
Con il piccolo nella carrozzina o nel porte-enfant, la valigia per l’ospedale e i vostri effetti personali, una volta varcata la soglia di casa dovrete inevitabilmente sistemare tutte queste cose: se il bimbo è sereno potete concedervi un momento di relax, ricordando di iniziare a fare tesoro di ogni secondo tranquillo. Che sia per coccolarlo sul divano o su una sedia a dondolo, per rilassarvi con una tisana aromatica, iniziate a concentrarvi sul racimolare le energie necessarie per le prime settimane: ne avrete sicuramente bisogno.
La cosa più naturale del mondo
Non appena vostro figlio inizierà a piangere (perché fidatevi: lo farà), non fatevi sopraffare dalla paura: prima di tutto controllate il pannolino e, se non ha bisogno di essere cambiato, probabilmente si tratta del momento della poppata o di semplici coccole. Per quanto i primi giorni possano essere traumatizzanti, l’istinto materno assieme a una buona dose di premurosità vi aiuteranno a capire i bisogni del bambino; badare a un neonato è la cosa più naturale del mondo e, benché possa non essere facile, l’istinto e i consigli di chi ci è già passata sono un bene davvero prezioso da considerare costantemente.
L’esperienza delle nonne
Che vi sentiate impacciate o poco sicure di voi stesse, com’è naturale che sia nei primi giorni di maternità, affidatevi alla saggezza di chi ha già allevato dei figli, facendovi aiutare e consolare al tempo stesso; non abbiate paura di mostrare i vostri timori: una mamma premurosa è cosa buona e giusta. Certo, meglio non farsi prendere la mano da troppi aiuti, ma imparare dalle nonne o dalle altre mamme è sempre la scelta migliore, sia per il bebè che per voi stesse.
Sfruttare i tempi vuoti
Sempre che ce ne siano - e con un neonato possono essere assai rari -, cogliete l’occasione di una sua nanna o di un momento di quiete per rilassarvi e, perché no, farvi un sonnellino a vostra volta. Qualsiasi specialista, così come le nonne e le altre mamme, vi avranno già consigliato di assecondare il sonno del bambino sintonizzandovi sugli stessi orari sia per le poppate che per dormire. Sfruttate dunque ogni istante di calma per dedicarvi a voi stesse: che sia per un bagno profumato, per una pennichella affianco al bebè o per leggere un libro rilassante, curate anche le vostre esigenze; i benefici emergeranno immediatamente sia per le energie da dedicare a vostro figlio, sia per il vostro personale benessere.
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