Tutti i genitori sanno bene quanto sia importante occuparsi della salute del proprio figlio e quanto sia determinante conoscere adeguatamente le problematiche che possono presentarsi per riuscire a gestirle e risolverle nel migliore dei modi. Iniziamo con il comprendere qualcosa in più sulla scoliosi.
Che cos'è la scoliosi
La scoliosi è una malattia muscolo scheletrica in cui la colonna vertebrale presenta una curvatura laterale anomala. La sua entità può variare ed essere più o meno grave, può colpire individui di età diverse ma è maggiormente diffusa nei bambini e negli adolescenti. Solitamente, la tipologia di scoliosi che si riscontra in bambini e adolescenti è idiopatica e può colpire i bambini dai 3 ai 10 anni.
Cause della scoliosi infantile
Quando parliamo di scoliosi idiopatica ci riferiamo a quella tipologia che non possiede sempre cause conosciute e alla cui diagnosi si giunge solitamente quando il medico di famiglia ha escluso altre origini dell’anomalia, magari derivanti da infezioni o lesioni. Le cause della scoliosi possono essere strutturali, dove la curvatura risulta definitiva e può essere derivante da altre cause o malattie dell’individuo, oppure non strutturali, dove la spina dorsale è strutturalmente normale ma presenta una curvatura temporanea che può modificarsi nel tempo. Solitamente questa tipologia è derivante da differenza della lunghezza delle gambe, spasmi muscolari o malattie di natura infiammatoria. La cura prevede l’eliminazione o il miglioramento della causa primaria.
Diagnosi della scoliosi
Questa malattia muscolo scheletrica può essere ereditaria e per questo risulta necessario far controllare il proprio figlio fin da piccolo se nella stessa famiglia ci sono stati altri casi di scoliosi (es. fratelli o sorelle). Naturalmente, come primo passo, il medico si occuperà di valutare l’anamnesi del paziente, aiutato dai genitori nel caso di bambini e adolescenti, in maniera da considerare eventuali malformazioni neonatali, traumi o altri disturbi che potrebbero avere una connessione con la scoliosi. Successivamente, lo specialista si occuperà di effettuare una visita accurata al piccolo paziente in modo da avere indicazioni ancora più precise e chiare sul tipo di problema e l’eventuale risoluzione o trattamento. In ultimo, ma non per questo meno importante, verrà effettuato un esame radiografico per i pazienti che presentano una curvatura effettivamente significativa.
Cura e terapia
Lo specialista saprà indirizzarvi alle terapie e alle cure necessarie valutando adeguatamente la gravità, l’età del paziente e la fase della crescita in cui esso si trova.
In alcuni casi, il medico non consiglierà alcuna cura specifica ma preferirà monitorare lo stato di salute del paziente ogni 4–6 mesi. Un consiglio molto diffuso è quello di utilizzare un supporto come un busto o un corsetto per impedire il peggioramento della curvatura, in particolare se il bambino o il ragazzino sta ancora crescendo. L’intervento chirurgico è consigliato ai pazienti che hanno una curvatura uguale o maggiore di 45 gradi tendente al peggioramento.
In definitiva, il monitoraggio dello stato di salute risulterà molto utile per la prevenzione di eventuali peggioramenti e sarà utile vigilare sulla postura corretta di vostro figlio e motivarlo alla pratica sportiva come ad esempio il nuoto.
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