Primo soccorso

I bambini, si sa, si ammalano e si fanno spesso male. Piccoli incidenti sono all’ordine del giorno, specie se il vostro piccolo è particolarmente vivace. Riportiamo alcuni consigli sui comportamenti da tenere per garantire un primo soccorso al bambino.
Attenzione: è importante avere sempre a portata di mano il numero del pediatra e del Pronto Soccorso; questa guida non sostituisce, infatti, il consiglio o l’eventuale intervento del medico specialista.
Prima di portare il primo soccorso al bambino ricordate di lavarvi accuratamente le mani.
Ustione
In caso di ustione è importante cercare di riconoscere il grado dell’ustione stessa e quindi la sua gravità. Un’ustione di “primo grado” è la meno pericolosa e si presenta con arrossamento, dolore a contatto e bruciore. In questo caso dovrebbe essere sufficiente applicare impacchi ripetuti con acqua fredda sulla zona colpita. Ustioni ben più gravi sono quelle di “secondo grado” causate ad esempio dal contatto con acqua bollente. In questo tipo di ustioni viene colpito e danneggiato anche lo strato di pelle sottostante quello più superficiale. Il dolore è acuto e si formano vesciche contenenti liquido. In questo caso la parte colpita dovrebbe essere immediatamente detersa e disinfettata. In caso di ustione di secondo grado è consigliabile rivolgersi a un medico. Lo stesso vale per le ustioni di “terzo grado”, in cui la parte colpita risulta completamente distrutta. In questo caso il bambino potrebbe anche non avvertire dolore perché i ricettori nervosi sono andati distrutti.
Tagli
Un taglio superficiale può essere trattato semplicemente con un batuffolo di cotone imbevuto in un disinfettante specifico per bambini. In caso di piccoli tagli la ferità smetterà in tempi brevi di sanguinare. In seguito applicate un cerotto sul taglio. In caso di tagli più profondi e con abbondanti perdite di sangue è invece consigliabile rivolgersi al medico.
Caduta
La caduta di un bambino provoca sempre grandi preoccupazioni nei genitori e negli adulti che lo circondano soprattutto se, cadendo, il bambino batte la testa. In caso di caduta da meno di un metro di altezza si parla di trauma cranico lieve; se l’altezza supera il metro si parla allora di trauma cranico grave. In caso di trauma lieve il bambino potrebbe avvertire mal di testa. In questo caso, applicate un impacco di ghiaccio sulla zona colpita e, eventualmente, chiamate il pediatra. In caso di trauma grave bisogna applicare immediatamente del ghiaccio rivolgendosi però subito dopo al più vicino Pronto Soccorso. In caso di taglio sulla zona colpita è importante tamponare la ferita con una garza sterile o un pezzo di stoffa bagnata.
Febbre
Per febbre si intende un innalzamento della temperatura corporea al di sopra dei 37°C. La febbre è un sintomo molto comune nei bambini. Se la febbre supera i 38,5°C è importante non coprire il bambino, in modo che il corpo possa disperdere l’eccessivo calore. Se il bambino ha i brividi utilizzate una copertina leggera. In caso di febbre fate bere molto il bambino, onde evitare che si disidrati. Se manca l’appetito, non forzatelo ma optate eventualmente per un brodo caldo. In genere se la temperatura non si abbassa da sola va somministrato un antipiretico, il cui dosaggio deve essere concordato con il pediatra.
Diarrea
In caso di diarrea il bambino rischia di disidratarsi. È importante, in questi casi, reidratarlo per via orale con soluzioni saline appositamente in commercio. Se la diarrea presenta anche sangue, le scariche si ripetono con scadenze brevi o supera i 7 giorni, va consultato il medico. Evitate di somministrare succhi di frutta o cola.
Ingerimento sostanze tossiche e nocive
Può capitare che il bambino ingerisca cosmetici, inchiostro, piante, detersivi o altre sostanze tossiche. In questo caso si deve immediatamente intervenire contattando telefonicamente il pronto soccorso o il centro veleni. Seguite le istruzioni dell’operatore, che vi guiderà nei primi passi da compiere. Non fate niente di vostra iniziativa; anche il latte, che in molti casi può contrastare l’alcalinità o acidità del prodotto, in altri potrebbe avere l’effetto contrario. Cercate poi di portare con voi la confezione del liquido ingerito, questo faciliterà l’azione dei medici.
Corpo estraneo in gola
Se il bambino ingerisce un corpo estraneo ma continua a parlare, respirare o tossire, significa che l’ostruzione è parziale. Invitate il bambino a tossire in modo che espella il corpo da solo. In alcuni casi il corpo estraneo può essere espulso anche con un conato di vomito. Se ha difficoltà a respirare appoggiatelo sulle vostre gambe a testa in giù e dategli dei colpi leggeri in mezzo alle scapole in modo da facilitare la fuoriuscita del corpo estraneo. In caso in cui la situazione persista, è necessario chiamare un’ambulanza. La Manovra di Heimlich è una tecnica in grado di risolvere casi di soffocamento, tuttavia dovrebbe essere effettuata solo da persone competenti in materia di primo soccorso.
Attenzione: è importante avere sempre a portata di mano il numero del pediatra e del Pronto Soccorso; questa guida non sostituisce, infatti, il consiglio o l’eventuale intervento del medico specialista.
Prima di portare il primo soccorso al bambino ricordate di lavarvi accuratamente le mani.
Ustione
In caso di ustione è importante cercare di riconoscere il grado dell’ustione stessa e quindi la sua gravità. Un’ustione di “primo grado” è la meno pericolosa e si presenta con arrossamento, dolore a contatto e bruciore. In questo caso dovrebbe essere sufficiente applicare impacchi ripetuti con acqua fredda sulla zona colpita. Ustioni ben più gravi sono quelle di “secondo grado” causate ad esempio dal contatto con acqua bollente. In questo tipo di ustioni viene colpito e danneggiato anche lo strato di pelle sottostante quello più superficiale. Il dolore è acuto e si formano vesciche contenenti liquido. In questo caso la parte colpita dovrebbe essere immediatamente detersa e disinfettata. In caso di ustione di secondo grado è consigliabile rivolgersi a un medico. Lo stesso vale per le ustioni di “terzo grado”, in cui la parte colpita risulta completamente distrutta. In questo caso il bambino potrebbe anche non avvertire dolore perché i ricettori nervosi sono andati distrutti.
Tagli
Un taglio superficiale può essere trattato semplicemente con un batuffolo di cotone imbevuto in un disinfettante specifico per bambini. In caso di piccoli tagli la ferità smetterà in tempi brevi di sanguinare. In seguito applicate un cerotto sul taglio. In caso di tagli più profondi e con abbondanti perdite di sangue è invece consigliabile rivolgersi al medico.
Caduta
La caduta di un bambino provoca sempre grandi preoccupazioni nei genitori e negli adulti che lo circondano soprattutto se, cadendo, il bambino batte la testa. In caso di caduta da meno di un metro di altezza si parla di trauma cranico lieve; se l’altezza supera il metro si parla allora di trauma cranico grave. In caso di trauma lieve il bambino potrebbe avvertire mal di testa. In questo caso, applicate un impacco di ghiaccio sulla zona colpita e, eventualmente, chiamate il pediatra. In caso di trauma grave bisogna applicare immediatamente del ghiaccio rivolgendosi però subito dopo al più vicino Pronto Soccorso. In caso di taglio sulla zona colpita è importante tamponare la ferita con una garza sterile o un pezzo di stoffa bagnata.
Febbre
Per febbre si intende un innalzamento della temperatura corporea al di sopra dei 37°C. La febbre è un sintomo molto comune nei bambini. Se la febbre supera i 38,5°C è importante non coprire il bambino, in modo che il corpo possa disperdere l’eccessivo calore. Se il bambino ha i brividi utilizzate una copertina leggera. In caso di febbre fate bere molto il bambino, onde evitare che si disidrati. Se manca l’appetito, non forzatelo ma optate eventualmente per un brodo caldo. In genere se la temperatura non si abbassa da sola va somministrato un antipiretico, il cui dosaggio deve essere concordato con il pediatra.
Diarrea
In caso di diarrea il bambino rischia di disidratarsi. È importante, in questi casi, reidratarlo per via orale con soluzioni saline appositamente in commercio. Se la diarrea presenta anche sangue, le scariche si ripetono con scadenze brevi o supera i 7 giorni, va consultato il medico. Evitate di somministrare succhi di frutta o cola.
Ingerimento sostanze tossiche e nocive
Può capitare che il bambino ingerisca cosmetici, inchiostro, piante, detersivi o altre sostanze tossiche. In questo caso si deve immediatamente intervenire contattando telefonicamente il pronto soccorso o il centro veleni. Seguite le istruzioni dell’operatore, che vi guiderà nei primi passi da compiere. Non fate niente di vostra iniziativa; anche il latte, che in molti casi può contrastare l’alcalinità o acidità del prodotto, in altri potrebbe avere l’effetto contrario. Cercate poi di portare con voi la confezione del liquido ingerito, questo faciliterà l’azione dei medici.
Corpo estraneo in gola
Se il bambino ingerisce un corpo estraneo ma continua a parlare, respirare o tossire, significa che l’ostruzione è parziale. Invitate il bambino a tossire in modo che espella il corpo da solo. In alcuni casi il corpo estraneo può essere espulso anche con un conato di vomito. Se ha difficoltà a respirare appoggiatelo sulle vostre gambe a testa in giù e dategli dei colpi leggeri in mezzo alle scapole in modo da facilitare la fuoriuscita del corpo estraneo. In caso in cui la situazione persista, è necessario chiamare un’ambulanza. La Manovra di Heimlich è una tecnica in grado di risolvere casi di soffocamento, tuttavia dovrebbe essere effettuata solo da persone competenti in materia di primo soccorso.
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