Le coliche del neonato

Il bambino molto piccolo, in particolare nel corso dei suoi primi mesi di vita, utilizza il pianto come mezzo di comunicazione dei propri stati d’animo e fisici. Il pianto del bambino piccolo è spesso fisiologico e non necessariamente rivela la presenza di patologie particolari. Prima dei 3-4 mesi di vita, però, è probabile constatare pianti lunghi e apparentemente inconsolabili per un semplice disturbo passeggero che può affliggere il vostro cucciolo: le coliche.
Non è ancora chiara la causa delle coliche gassose che disturbano le giornate del vostro piccolo, ma solitamente sono riconoscibili con la "regola del 3" ideata negli anni '50 dal dottor Wessel ma ancora oggi applicabile: le coliche sono riconoscibili da un pianto che dura più di 3 ore al giorno, prosegue per almeno 3 giorni a settimana e si protrae per almeno 3 settimane di seguito.
Sintomi delle coliche
Si riscontra un’improvvisa irrequietezza nel bambino che, senza nessuna causa apparente, diventa pallido, tremolante, stringe i pugni e inizia a piangere, diventando a volte addirittura cianotico in volto. Spesso non riesce a trovare sollievo neanche con le cure amorevoli della mamma o con il tentativo di attaccarlo al seno per calmarlo. Capita che si addormenti tra una crisi di coliche e l’altra ma che si risvegli nuovamente in lacrime.
Cosa fare se il bimbo ha le coliche
La prima cosa da fare è certamente quella di rivolgersi al proprio pediatra per avere una diagnosi certa del disturbo che di per sé ha una buona prognosi e si risolve in autonomia dai 3-4 mesi di vita. Il pediatra sarà in grado di escludere la presenza di altre problematiche come il reflusso gastroesofageo o l’accumulo di feci nell’intestino e potrà sicuramente rassicuravi del fatto che la presenza di coliche non compromette in alcun modo la salute del vostro piccolo e non è dovuta a nessun tipo di mancanza da parte vostra in termini di cure e attenzioni. Le coliche sono una problematica fastidiosa ma non grave dei primissimi mesi di vita del vostro bambino, perciò niente panico e affidatevi all’esperienza della medicina pediatrica.
Vi sono poi alcuni metodi dolci che possono aiutare il vostro bambino a ridurre la possibilità che le coliche si presentino e che comunque lo aiuterebbero a limitare l’irrequietezza. Eccoli:
Non è ancora chiara la causa delle coliche gassose che disturbano le giornate del vostro piccolo, ma solitamente sono riconoscibili con la "regola del 3" ideata negli anni '50 dal dottor Wessel ma ancora oggi applicabile: le coliche sono riconoscibili da un pianto che dura più di 3 ore al giorno, prosegue per almeno 3 giorni a settimana e si protrae per almeno 3 settimane di seguito.
Sintomi delle coliche
Si riscontra un’improvvisa irrequietezza nel bambino che, senza nessuna causa apparente, diventa pallido, tremolante, stringe i pugni e inizia a piangere, diventando a volte addirittura cianotico in volto. Spesso non riesce a trovare sollievo neanche con le cure amorevoli della mamma o con il tentativo di attaccarlo al seno per calmarlo. Capita che si addormenti tra una crisi di coliche e l’altra ma che si risvegli nuovamente in lacrime.
Cosa fare se il bimbo ha le coliche
La prima cosa da fare è certamente quella di rivolgersi al proprio pediatra per avere una diagnosi certa del disturbo che di per sé ha una buona prognosi e si risolve in autonomia dai 3-4 mesi di vita. Il pediatra sarà in grado di escludere la presenza di altre problematiche come il reflusso gastroesofageo o l’accumulo di feci nell’intestino e potrà sicuramente rassicuravi del fatto che la presenza di coliche non compromette in alcun modo la salute del vostro piccolo e non è dovuta a nessun tipo di mancanza da parte vostra in termini di cure e attenzioni. Le coliche sono una problematica fastidiosa ma non grave dei primissimi mesi di vita del vostro bambino, perciò niente panico e affidatevi all’esperienza della medicina pediatrica.
Vi sono poi alcuni metodi dolci che possono aiutare il vostro bambino a ridurre la possibilità che le coliche si presentino e che comunque lo aiuterebbero a limitare l’irrequietezza. Eccoli:
- Effettuare dei massaggi: provate a fare dei massaggi leggeri sulla pancia del vostro piccolo muovendo la mano in senso orario seguendo il tragitto dell’intestino. Il calore della vostra mano e il vostro amore saranno certamente utili a farlo sentire protetto
- Favorire il contenimento: quando tenete tra le braccia il vostro bambino, avvolgetelo in maniera tale da poterlo "contenere" come in un nido; cercate di ricreare stessa situazione nel suo lettino o nella sua culla, aiutandovi con asciugamani arrotolati o cuscini morbidi per farlo sentire al sicuro
- Fare una passeggiata con il passeggino o un giro in macchina: entrambi i modi possono aiutare a calmare il piccolo
- Evitare stimolazioni eccessive: cercate di non sottoporlo a stimoli eccessivi come la luce artificiale diretta o rumori forti, in quanto questo potrebbe renderlo maggiormente irrequieto
- Impiegare dei probiotici: vi sono molti studi a favore dell’impiego di questa soluzione e pare possano avere effettivamente degli effetti benevoli sui vostri piccoli. Chiedete informazioni al vostro farmacista!
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