I primi passi: come aiutarlo?

Diverse sono le tappe della crescita di vostro figlio, importanti ed emozionanti sia per lui che per i genitori che lo seguono con amore e attenzione. Quando i bambini sono molto piccoli, i cambiamenti e gli sviluppi sono maggiormente visibili e il raggiungimento di piccoli obiettivi giorno dopo giorno regala felicità e gioia a tutta la famiglia. Ecco allora una piccola guida per scoprire come aiutarlo nei suoi primi passi!
Una delle tappe fondamentali per lo sviluppo sia fisico che psicologico del vostro bambino è certamente legata alla volontà di imparare a camminare. Premettiamo che, quando si parla di individui e di sviluppo, non valgono le stesse “regole” per tutti e allo stesso modo: solitamente, la fascia di età entro la quale i bambini iniziano a fare i loro primi esperimenti di gattonamento e cammino va dai 6 ai 12 mesi ma è sempre necessario considerare che ogni bambino è unico e ha i suoi tempi. Fino ai 18 mesi circa, infatti, non dovrà destare preoccupazione se il vostro bambino non accenna a voler tentare i primi passi. Spesso succede che il bambino inizi a destreggiarsi nello spazio circostante gattonando o strisciando a terra con la pancia, rimandando ad una fase successiva i tentativi di rimanere in piedi in autonomia o appoggiato a mobili della sua altezza. Capita allo stesso modo che altri bambini saltino la fase del gattonare tentando subito di mantenersi in posizione eretta.
E voi genitori, come potete sostenerlo in questo primo tentativo di autonomia? La risposta è breve e semplice: lasciatelo fare! Procuratevi delle comode calze antiscivolo da mettere ai piedini del vostro bimbo, modificate alcuni dettagli della vostra abitazione utilizzando semplici copriprese e coprispigoli e gustatevi gli sviluppi di vostro figlio. Non dovete essere voi a mantenerlo in piedi o a tirarlo su a forza: il vostro bambino, seppur piccolo, si alzerà quando si sentirà pronto. Potete sostenerlo chiamandolo da una postazione vicino a lui per spronarlo a camminare da solo o utilizzare giocattoli specializzati come il carrellino delle attività al quale il vostro bambino potrà appoggiarsi.
Non preoccupatevi eccessivamente se nel corso di questi tentativi il vostro bambino cadrà. Evitate di mostrarvi preoccupati e date loro un rinforzo positivo con qualche parola dolce e un bel sorriso anche in risposta al loro pianto, avendo come obiettivo quello di farlo riprovare senza arrendersi e mai quello di prenderlo in giro per non essere riuscito nel suo intento. Cercate di collaborare tra di voi, cari genitori, sostenendo con entusiasmo gli sviluppi del vostro bambino, inventando piccoli giochi, filastrocche e canzoncine da associare con allegria ai tentativi di cammino. Se vi state quindi chiedendo come aiutare il vostro bambino nei suoi primi passi, ricordate ancora di permettere da subito a vostro figlio di rapportarsi adeguatamente con il suo ambiente, magari alternando i tentativi a casa a quelli ai giardini e luoghi pubblici.
Una delle tappe fondamentali per lo sviluppo sia fisico che psicologico del vostro bambino è certamente legata alla volontà di imparare a camminare. Premettiamo che, quando si parla di individui e di sviluppo, non valgono le stesse “regole” per tutti e allo stesso modo: solitamente, la fascia di età entro la quale i bambini iniziano a fare i loro primi esperimenti di gattonamento e cammino va dai 6 ai 12 mesi ma è sempre necessario considerare che ogni bambino è unico e ha i suoi tempi. Fino ai 18 mesi circa, infatti, non dovrà destare preoccupazione se il vostro bambino non accenna a voler tentare i primi passi. Spesso succede che il bambino inizi a destreggiarsi nello spazio circostante gattonando o strisciando a terra con la pancia, rimandando ad una fase successiva i tentativi di rimanere in piedi in autonomia o appoggiato a mobili della sua altezza. Capita allo stesso modo che altri bambini saltino la fase del gattonare tentando subito di mantenersi in posizione eretta.
E voi genitori, come potete sostenerlo in questo primo tentativo di autonomia? La risposta è breve e semplice: lasciatelo fare! Procuratevi delle comode calze antiscivolo da mettere ai piedini del vostro bimbo, modificate alcuni dettagli della vostra abitazione utilizzando semplici copriprese e coprispigoli e gustatevi gli sviluppi di vostro figlio. Non dovete essere voi a mantenerlo in piedi o a tirarlo su a forza: il vostro bambino, seppur piccolo, si alzerà quando si sentirà pronto. Potete sostenerlo chiamandolo da una postazione vicino a lui per spronarlo a camminare da solo o utilizzare giocattoli specializzati come il carrellino delle attività al quale il vostro bambino potrà appoggiarsi.
Non preoccupatevi eccessivamente se nel corso di questi tentativi il vostro bambino cadrà. Evitate di mostrarvi preoccupati e date loro un rinforzo positivo con qualche parola dolce e un bel sorriso anche in risposta al loro pianto, avendo come obiettivo quello di farlo riprovare senza arrendersi e mai quello di prenderlo in giro per non essere riuscito nel suo intento. Cercate di collaborare tra di voi, cari genitori, sostenendo con entusiasmo gli sviluppi del vostro bambino, inventando piccoli giochi, filastrocche e canzoncine da associare con allegria ai tentativi di cammino. Se vi state quindi chiedendo come aiutare il vostro bambino nei suoi primi passi, ricordate ancora di permettere da subito a vostro figlio di rapportarsi adeguatamente con il suo ambiente, magari alternando i tentativi a casa a quelli ai giardini e luoghi pubblici.
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