I pannolini lavabili

Da qualche anno molte mamme si affidano ai pannolini lavabili, preferendoli a quelli usa e getta. Per certi versi si tratta di un ritorno all’antico, quando si utilizzavano delle pezze di cotone per i bambini nei primi anni di vita. I vantaggi sono molteplici: meno sprechi, dato che ogni bambino consuma in media 4,5-5 mila pannolini nei tre anni necessari prima che sia autonomo nel controllo delle proprie funzioni corporali, una quantità enorme che diventa rifiuto dopo un solo utilizzo; uso di prodotti biodegradabili, che hanno un impatto molto minore sull'ambiente; costo inferiore; maggiore rispetto della pelle delicata dei neonati.
Caratteristiche
L’alternativa ai pannolini usa e getta è l'utilizzo di quelli lavabili: fatti di cotone, spugna o pile, hanno la stessa vestibilità e comodità di quelli che si trovano normalmente in commercio, ma sono lavabili in lavatrice, si riutilizzano a lungo e, una volta diventati rifiuto, hanno tempi di degradazione molto inferiori. Sono di solito fermati con una chiusura a strappo e hanno al di sopra una mutandina in microfibra. È anche possibile utilizzarli in abbinamento a un sottilissimo foglio che serve a rimuovere le feci e avere un pannolino già pronto per essere lavato. Bandita invece del tutto la plastica, materiale principale che costituisce i pannolini usa e getta.
Fanno bene all'ambiente...
I pannolini lavabili evitano quindi l’impiego della plastica, che è uno degli inquinanti principali della nostra società, ma anche l’abbattimento degli alberi e la lavorazione del legno per ricavare la cellulosa: entrambe queste sostanze hanno un costo molto elevato per l’ambiente e per la nostra salute. La media di rifiuti prodotti da un bambino nei primi anni di vita, se utilizza i pannolini usa e getta, infatti è di circa una tonnellata (il 5% annuo dei rifiuti urbani), con tempi di decomposizione elevatissimi.
I pannolini lavabili invece non vengono gettati dopo l’impiego, ma riutilizzati anche per anni e si possono passare ai fratellini minori, evitando di rendere rifiuto ciò che è ancora in buona condizioni.
...e alla pelle del bambino
Il pannolino che contiene plastica crea un microclima molto caldo e umido sul corpo del bambino, mentre la stoffa è traspirante e più fresca durante la bella stagione. Inoltre i prodotti usa e getta possono provocare irritazioni: il loro alto potere assorbente permette di ridurre la frequenza del cambio perché contengono sostanze adatte a trattenere i liquidi che entrano in contatto con la pelle del bambino, favorendo arrossamenti e reazioni allergiche, anche se lievi.
Utilizzare pannolini lavabili favorisce anche il passaggio alla mutandina in tempi più rapidi. Proprio l’estrema capacità assorbente dei pannolini usa e getta non permette al bambino di comprendere, e quindi in prospettiva gestire, lo stimolo, dato che rimane la sensazione di asciutto e non quella fastidiosa di bagnato che contribuisce a innescare il processo di autocontrollo.
Anche il portafoglio ci guadagna
Il costo per l’acquisto dei pannolini lavabili, anche se maggiore al momento, alla lunga risulta di molto inferiore a quello dei prodotti usa e getta: si calcola un risparmio di quasi mille euro, considerando che un kit completo di pannolini lavabili si aggira sui 4-500 euro, ma si acquista solo una volta, mentre la spesa per quelli tradizionali, per i tre anni di utilizzo medio, è di circa 1.500 euro a bambino.
Ma come si lavano?
Non serve utilizzare alte temperature o distinguere i pannolini dal resto del bucato: si possono lavare in lavatrice già a 40°-60°, insieme agli abiti e alla biancheria del resto della famiglia. Se si preferisce si possono tenere in ammollo qualche ora con un goccio di detersivo o del bicarbonato di sodio per eliminare gli odori. Evitate l’ammorbidente e fateli asciugare, se possibile, all’aria aperta e, quando è estate, al sole.
Per non doverli lavare in continuazione è preferibile avere a disposizione una ventina di pannolini, che basteranno per circa tre giorni.
Caratteristiche
L’alternativa ai pannolini usa e getta è l'utilizzo di quelli lavabili: fatti di cotone, spugna o pile, hanno la stessa vestibilità e comodità di quelli che si trovano normalmente in commercio, ma sono lavabili in lavatrice, si riutilizzano a lungo e, una volta diventati rifiuto, hanno tempi di degradazione molto inferiori. Sono di solito fermati con una chiusura a strappo e hanno al di sopra una mutandina in microfibra. È anche possibile utilizzarli in abbinamento a un sottilissimo foglio che serve a rimuovere le feci e avere un pannolino già pronto per essere lavato. Bandita invece del tutto la plastica, materiale principale che costituisce i pannolini usa e getta.
Fanno bene all'ambiente...
I pannolini lavabili evitano quindi l’impiego della plastica, che è uno degli inquinanti principali della nostra società, ma anche l’abbattimento degli alberi e la lavorazione del legno per ricavare la cellulosa: entrambe queste sostanze hanno un costo molto elevato per l’ambiente e per la nostra salute. La media di rifiuti prodotti da un bambino nei primi anni di vita, se utilizza i pannolini usa e getta, infatti è di circa una tonnellata (il 5% annuo dei rifiuti urbani), con tempi di decomposizione elevatissimi.
I pannolini lavabili invece non vengono gettati dopo l’impiego, ma riutilizzati anche per anni e si possono passare ai fratellini minori, evitando di rendere rifiuto ciò che è ancora in buona condizioni.
...e alla pelle del bambino
Il pannolino che contiene plastica crea un microclima molto caldo e umido sul corpo del bambino, mentre la stoffa è traspirante e più fresca durante la bella stagione. Inoltre i prodotti usa e getta possono provocare irritazioni: il loro alto potere assorbente permette di ridurre la frequenza del cambio perché contengono sostanze adatte a trattenere i liquidi che entrano in contatto con la pelle del bambino, favorendo arrossamenti e reazioni allergiche, anche se lievi.
Utilizzare pannolini lavabili favorisce anche il passaggio alla mutandina in tempi più rapidi. Proprio l’estrema capacità assorbente dei pannolini usa e getta non permette al bambino di comprendere, e quindi in prospettiva gestire, lo stimolo, dato che rimane la sensazione di asciutto e non quella fastidiosa di bagnato che contribuisce a innescare il processo di autocontrollo.
Anche il portafoglio ci guadagna
Il costo per l’acquisto dei pannolini lavabili, anche se maggiore al momento, alla lunga risulta di molto inferiore a quello dei prodotti usa e getta: si calcola un risparmio di quasi mille euro, considerando che un kit completo di pannolini lavabili si aggira sui 4-500 euro, ma si acquista solo una volta, mentre la spesa per quelli tradizionali, per i tre anni di utilizzo medio, è di circa 1.500 euro a bambino.
Ma come si lavano?
Non serve utilizzare alte temperature o distinguere i pannolini dal resto del bucato: si possono lavare in lavatrice già a 40°-60°, insieme agli abiti e alla biancheria del resto della famiglia. Se si preferisce si possono tenere in ammollo qualche ora con un goccio di detersivo o del bicarbonato di sodio per eliminare gli odori. Evitate l’ammorbidente e fateli asciugare, se possibile, all’aria aperta e, quando è estate, al sole.
Per non doverli lavare in continuazione è preferibile avere a disposizione una ventina di pannolini, che basteranno per circa tre giorni.
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