Ciclo mestruale: quando tornerà?

Dopo il parto, il corpo delle donne deve ritrovare il suo equilibro facendo un vero e proprio "ripristino" di tutte le funzioni che erano attive prima di accogliere il feto e il suo sviluppo mese dopo mese. Anche l'apparato genitale ha bisogno di tempo per riprendere le sue normali funzionalità, mestruazioni comprese. Ma quando tornerà il ciclo mestruale?
Questa fase è piuttosto lunga, dura circa sei settimane ed è chiamata puerperio.
Solitamente, in questo periodo capita di accorgersi di piccole perdite simili alle mestruazioni già dalla seconda settimana dopo il parto ma non è così. Si tratta di perdite composte da frammenti di rivestimento uterino e sangue denominate lochiazioni.
Nel corso delle prime settimane dopo il parto sarà infatti molto frequente notare perdite, anche piuttosto abbondanti di colore e consistenza differenti.
Quando tornerà il ciclo mestruale? E in che modo?
Il ritorno del ciclo mestruale dopo il parto vere e proprie spesso si presenterà con perdite ematiche più abbondanti di prima e di durata più lunga e prenderà il nome di capoparto. Quest’ultimo si verificherà più tardi nel caso delle donne che allattano i propri figli, solitamente dopo circa 60–70 giorni dal parto.
Il momento in cui avviene il capoparto può però variare da donna a donna e non esiste un giorno preciso in cui il vostro ciclo ritornerà ad essere totalmente regolare. In alcuni casi le mestruazioni possono mancare per tutto il periodo dell’allattamento e tornare solo una volta conclusa questa fase. Altre volte invece, le mestruazioni possono ricomparire nel corso dell’allattamento e questo non comporta alcun tipo di problema per quanto riguarda il gusto del latte che date a vostro figlio, quindi potete proseguire senza preoccupazione.
Inoltre, il ritorno delle mestruazioni può presentare un ciclo differente rispetto a quello solitamente avuto prima della gravidanza: può accadere che le perdite prima abbondanti diventino scarse dopo il parto, o al contrario perdite scarse in precedenza possono trasformarsi in maggiormente abbondanti. Questo dipende dalle condizioni psicofisiche vissute nel periodo della gestazione e solitamente non comportano problemi particolari alla donna: anche in questo caso, infatti, non esiste una regola standard e il ciclo mestruale di ogni donna è strettamente connesso al proprio vissuto.
Se le mestruazioni tardano ad arrivare...
Solo nel caso in cui il primo ciclo dopo il parto tardasse ad arrivare anche dopo la fine dell’allattamento, potrebbe essere utile una visita ginecologica maggiormente approfondita che vada a localizzare le cause di questa mancanza. In caso contrario, date al vostro corpo il tempo di riposare dopo l’impresa grandiosa della gravidanza e il ripristino di tutte le funzioni ovariche riprenderà con naturalezza.
Il puerperio e la contraccezione
L’unico aspetto al quale dovete prestare attenzione è la contraccezione durante questa fase altalenante dopo il parto: il fatto di non avere le mestruazioni o di non vedere perdite non si traduce in protezione da altre gravidanze! Durante questo periodo siete comunque fertili e, se volete evitare di rimanere nuovamente incinte, dovete utilizzare i metodi contraccettivi. Per quanto riguarda questo aspetto, potete tranquillamente parlare con il vostro ginecologo che sarà in grado di spiegarvi con professionalità e chiarezza ciò che risulta meglio fare.
Questa fase è piuttosto lunga, dura circa sei settimane ed è chiamata puerperio.
Solitamente, in questo periodo capita di accorgersi di piccole perdite simili alle mestruazioni già dalla seconda settimana dopo il parto ma non è così. Si tratta di perdite composte da frammenti di rivestimento uterino e sangue denominate lochiazioni.
Nel corso delle prime settimane dopo il parto sarà infatti molto frequente notare perdite, anche piuttosto abbondanti di colore e consistenza differenti.
Quando tornerà il ciclo mestruale? E in che modo?
Il ritorno del ciclo mestruale dopo il parto vere e proprie spesso si presenterà con perdite ematiche più abbondanti di prima e di durata più lunga e prenderà il nome di capoparto. Quest’ultimo si verificherà più tardi nel caso delle donne che allattano i propri figli, solitamente dopo circa 60–70 giorni dal parto.
Il momento in cui avviene il capoparto può però variare da donna a donna e non esiste un giorno preciso in cui il vostro ciclo ritornerà ad essere totalmente regolare. In alcuni casi le mestruazioni possono mancare per tutto il periodo dell’allattamento e tornare solo una volta conclusa questa fase. Altre volte invece, le mestruazioni possono ricomparire nel corso dell’allattamento e questo non comporta alcun tipo di problema per quanto riguarda il gusto del latte che date a vostro figlio, quindi potete proseguire senza preoccupazione.
Inoltre, il ritorno delle mestruazioni può presentare un ciclo differente rispetto a quello solitamente avuto prima della gravidanza: può accadere che le perdite prima abbondanti diventino scarse dopo il parto, o al contrario perdite scarse in precedenza possono trasformarsi in maggiormente abbondanti. Questo dipende dalle condizioni psicofisiche vissute nel periodo della gestazione e solitamente non comportano problemi particolari alla donna: anche in questo caso, infatti, non esiste una regola standard e il ciclo mestruale di ogni donna è strettamente connesso al proprio vissuto.
Se le mestruazioni tardano ad arrivare...
Solo nel caso in cui il primo ciclo dopo il parto tardasse ad arrivare anche dopo la fine dell’allattamento, potrebbe essere utile una visita ginecologica maggiormente approfondita che vada a localizzare le cause di questa mancanza. In caso contrario, date al vostro corpo il tempo di riposare dopo l’impresa grandiosa della gravidanza e il ripristino di tutte le funzioni ovariche riprenderà con naturalezza.
Il puerperio e la contraccezione
L’unico aspetto al quale dovete prestare attenzione è la contraccezione durante questa fase altalenante dopo il parto: il fatto di non avere le mestruazioni o di non vedere perdite non si traduce in protezione da altre gravidanze! Durante questo periodo siete comunque fertili e, se volete evitare di rimanere nuovamente incinte, dovete utilizzare i metodi contraccettivi. Per quanto riguarda questo aspetto, potete tranquillamente parlare con il vostro ginecologo che sarà in grado di spiegarvi con professionalità e chiarezza ciò che risulta meglio fare.
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