La dieta del sushi

Grazie alla dieta del sushi, rimettersi in forma con gusto è possibile: bastano appena 5 giorni di attenzioni e i risultati parleranno da soli! Com’è ovvio che sia, il consiglio per mantenere la linea post-dieta è di proseguire con un’alimentazione leggera e ricca di verdure, evitando l’assunzione dei grassi.
La cucina giapponese è un vero toccasana a cui ricorrere per rimettere in sesto la vostra silhouette senza rinunciare ai condimenti, né ai piatti ricchi di ingredienti golosi. Basandosi sulla preparazione del pesce al naturale, la tradizione del sushi è davvero salutare e ricca di antiossidanti, che non solo curano la nostra linea ma soprattutto la salute.
Gli ingredienti
Riso, alghe e pesce sono i principali protagonisti di questa cucina e vengono presentati in tavola con grande estro e in modo appetitoso; i prodotti di ottima qualità si esprimono nei colori più vivaci, e il profumo di mare li rende ancora più invitanti.
Il sushi è, insomma, il risultato della creatività sommata a una cucina sana senza grassi aggiunti, che viene preparato a crudo da condire con la salsa di soia, il wasabi o il gari.
Il riso più adatto è quello giapponese, il “kome”, con chicchi tondeggianti e di dimensione più piccola rispetto a quello italiano; prima di prepararlo, è necessario privarlo dell’amido con diversi sciacqui in acqua fredda.
Tra le alghe migliori per preparare il sushi, la “nori” è certamente la più indicata e diffusa. Grazie alla sua versatilità, sia per il sapore che per la consistenza, la si può utilizzare per i classici involtini di riso e pesce.
In merito al pesce, la cucina giapponese non conosce limiti: il sushi viene realizzato in tantissime versioni diverse, così da preparare un pasto vario e più sfizioso. Consumandolo a crudo, è necessario che il pesce da servire sia stato trattato nella maniera adeguata, quindi con un congelamento di 48 ore per eliminare batteri o parassiti.
La salsa di soia è il condimento più utilizzato nella cucina orientale: particolarmente leggera e povera di grassi, è data dalla fermentazione della soia assieme al grano tostato, l’acqua e il sale.
Un altro condimento per il sushi è il wasabi: una pasta verde e molto piccante che si ottiene dall’omonima pianta.
Il gari è sempre presente nelle portate giapponesi, ed è un sottaceto di zenzero servito per sciacquarsi la bocca tra un sushi e l’altro, gustandone i sapori dolci e balsamici.
La dieta
Potete seguire questa dieta una settimana al mese, integrandola a un’alimentazione povera di grassi ma ricca di verdure e carni bianche. I benefici di questo regime alimentare saranno quasi immediati, grazie all’assenza dei grassi nei condimenti e alle cotture dei prodotti che manterranno i nutrienti principali.
Lunedì
Cominciate la giornata con una colazione semplice ma nutriente: una tazza di caffè assieme a 2 fette biscottate integrali e un velo di marmellata a scelta.
Per pranzo preparatevi un piatto di riso kome condito con 2 cucchiai di Philadelphia e salmone al naturale, da abbinare a una porzione di sashimi di tonno.
Dedicate la cena a un pasto più vario con l’insalata di zenzero, 3 nigiri al salmone, 3 bocconcini di riso avvolti dal salmone e ripieni di cetriolo assieme al Philadelphia.
Martedì
Alternate la colazione tra i diversi giorni, preparandone una con il tè verde e 4 biscotti integrali.
Il secondo giorno di dieta vede, per pranzo, 4 sushi ripieni di salmone, avocado e surimi, da abbinare ad altrettanti involtini ripieni di cetriolo; completate con un’insalata di alghe wakame, in pieno stile giapponese.
Per cena scegliete un piatto di sashimi di salmone da gustare con una porzione di riso bianco e semi di sesamo.
Mercoledì
In alternanza al tè del giorno precedente, preparatevi la colazione a base di caffè e fette biscottate.
Per pranzo optate per 2 nigiri di tonno, 2 uramaki ripieni di salmone e mango ricoperti dai semi di papavero, quindi un’insalata wakame come contorno.
A cena cucinate una tartare di salmone da gustare assieme a 3 namaharumaki, i rotoli di carta di riso ripieni d’insalata mista, avocado a cubetti e gamberetti.
Giovedì
Oggi una leggera colazione con tè verde e biscotti integrali, in concomitanza a una giornata ricca di pasti corposi.
A pranzo preparate 3 involtini riso ripieni di salmone e formaggio, 3 ripieni di avocado, altri 3 con il salmone affumicato e 2 di insalata e avocado, per concludere con una semplice insalata di zenzero.
Per cena scegliete un menù molto vario e divertente da preparare: iniziate con 2 involtini di alga da farcire solo con il salmone, 3 sushi al cetriolo, 1 namaharumaki con l’insalata mista, 2 classici maki al salmone e 3 uramaki California per concludere con l’insalata wakame.
Venerdì
Ecco l’ultimo giorno di dieta, da iniziare con la colazione di caffè, fette biscottate e marmellata.
Il pranzo del venerdì è semplice ma comunque sostanzioso, con una porzione di insalata di riso alla giapponese e un piatto fondo di zuppa miso a base di semi di soia.
Proseguite la giornata con una cena piuttosto leggera concentrata per lo più sui nigiri, i bocconcini di riso con sopra il pesce; per questa serata realizzate 2 porzioni al tonno, 2 al salmone e 2 di gamberi e finite l’ultimo giorno di dieta con un’insalata di soia.
La cucina giapponese è un vero toccasana a cui ricorrere per rimettere in sesto la vostra silhouette senza rinunciare ai condimenti, né ai piatti ricchi di ingredienti golosi. Basandosi sulla preparazione del pesce al naturale, la tradizione del sushi è davvero salutare e ricca di antiossidanti, che non solo curano la nostra linea ma soprattutto la salute.
Gli ingredienti
Riso, alghe e pesce sono i principali protagonisti di questa cucina e vengono presentati in tavola con grande estro e in modo appetitoso; i prodotti di ottima qualità si esprimono nei colori più vivaci, e il profumo di mare li rende ancora più invitanti.
Il sushi è, insomma, il risultato della creatività sommata a una cucina sana senza grassi aggiunti, che viene preparato a crudo da condire con la salsa di soia, il wasabi o il gari.
Il riso più adatto è quello giapponese, il “kome”, con chicchi tondeggianti e di dimensione più piccola rispetto a quello italiano; prima di prepararlo, è necessario privarlo dell’amido con diversi sciacqui in acqua fredda.
Tra le alghe migliori per preparare il sushi, la “nori” è certamente la più indicata e diffusa. Grazie alla sua versatilità, sia per il sapore che per la consistenza, la si può utilizzare per i classici involtini di riso e pesce.
In merito al pesce, la cucina giapponese non conosce limiti: il sushi viene realizzato in tantissime versioni diverse, così da preparare un pasto vario e più sfizioso. Consumandolo a crudo, è necessario che il pesce da servire sia stato trattato nella maniera adeguata, quindi con un congelamento di 48 ore per eliminare batteri o parassiti.
La salsa di soia è il condimento più utilizzato nella cucina orientale: particolarmente leggera e povera di grassi, è data dalla fermentazione della soia assieme al grano tostato, l’acqua e il sale.
Un altro condimento per il sushi è il wasabi: una pasta verde e molto piccante che si ottiene dall’omonima pianta.
Il gari è sempre presente nelle portate giapponesi, ed è un sottaceto di zenzero servito per sciacquarsi la bocca tra un sushi e l’altro, gustandone i sapori dolci e balsamici.
La dieta
Potete seguire questa dieta una settimana al mese, integrandola a un’alimentazione povera di grassi ma ricca di verdure e carni bianche. I benefici di questo regime alimentare saranno quasi immediati, grazie all’assenza dei grassi nei condimenti e alle cotture dei prodotti che manterranno i nutrienti principali.
Lunedì
Cominciate la giornata con una colazione semplice ma nutriente: una tazza di caffè assieme a 2 fette biscottate integrali e un velo di marmellata a scelta.
Per pranzo preparatevi un piatto di riso kome condito con 2 cucchiai di Philadelphia e salmone al naturale, da abbinare a una porzione di sashimi di tonno.
Dedicate la cena a un pasto più vario con l’insalata di zenzero, 3 nigiri al salmone, 3 bocconcini di riso avvolti dal salmone e ripieni di cetriolo assieme al Philadelphia.
Martedì
Alternate la colazione tra i diversi giorni, preparandone una con il tè verde e 4 biscotti integrali.
Il secondo giorno di dieta vede, per pranzo, 4 sushi ripieni di salmone, avocado e surimi, da abbinare ad altrettanti involtini ripieni di cetriolo; completate con un’insalata di alghe wakame, in pieno stile giapponese.
Per cena scegliete un piatto di sashimi di salmone da gustare con una porzione di riso bianco e semi di sesamo.
Mercoledì
In alternanza al tè del giorno precedente, preparatevi la colazione a base di caffè e fette biscottate.
Per pranzo optate per 2 nigiri di tonno, 2 uramaki ripieni di salmone e mango ricoperti dai semi di papavero, quindi un’insalata wakame come contorno.
A cena cucinate una tartare di salmone da gustare assieme a 3 namaharumaki, i rotoli di carta di riso ripieni d’insalata mista, avocado a cubetti e gamberetti.
Giovedì
Oggi una leggera colazione con tè verde e biscotti integrali, in concomitanza a una giornata ricca di pasti corposi.
A pranzo preparate 3 involtini riso ripieni di salmone e formaggio, 3 ripieni di avocado, altri 3 con il salmone affumicato e 2 di insalata e avocado, per concludere con una semplice insalata di zenzero.
Per cena scegliete un menù molto vario e divertente da preparare: iniziate con 2 involtini di alga da farcire solo con il salmone, 3 sushi al cetriolo, 1 namaharumaki con l’insalata mista, 2 classici maki al salmone e 3 uramaki California per concludere con l’insalata wakame.
Venerdì
Ecco l’ultimo giorno di dieta, da iniziare con la colazione di caffè, fette biscottate e marmellata.
Il pranzo del venerdì è semplice ma comunque sostanzioso, con una porzione di insalata di riso alla giapponese e un piatto fondo di zuppa miso a base di semi di soia.
Proseguite la giornata con una cena piuttosto leggera concentrata per lo più sui nigiri, i bocconcini di riso con sopra il pesce; per questa serata realizzate 2 porzioni al tonno, 2 al salmone e 2 di gamberi e finite l’ultimo giorno di dieta con un’insalata di soia.
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