Dieta ipocalorica

La dieta ipocalorica permette di perdere i chili di troppo in modo progressivo, diminuendo le calorie giornaliere. Essendo molto variegata, è facile da seguire, anche se i tempi di dimagrimento risultano più lunghi. In questo modo, però, si può perdere peso senza troppe rinunce.
Cosa è
La dieta ipocalorica è un regime alimentare con un apporto calorico inferiore al fabbisogno calorico quotidiano. Si tratta di una dieta bilanciata, perciò ricca di alimenti diversi da alternare con equilibrio. La pasta e il pane non devono essere aboliti: basta ridurre le quantità e, soprattutto, preferire dei condimenti più genuini. I veri ostacoli di questa dieta sono gli alimenti zuccherati, come i dolci o le bibite, ma anche le bevande alcoliche e tutto ciò che ha un'elevata percentuale di grassi.
Questo genere di dieta è tra le più consigliate dai dietologi, e si basa soprattutto sullo stile di quella mediterranea. Essendo ricca di alimenti diversi, risulta meno riduttiva, quindi più piacevole da seguire.
Come funziona
Come già accennato, lo scopo di questa dieta è di diminuire l’apporto calorico giornaliero senza scendere sotto le 1100 kcal. La quantità delle calorie da assumere quotidianamente varia da persona a persona, e deve sempre essere stabilita dal proprio medico.
Seguendo una dieta ricca, si allungano i tempi del dimagrimento, ma a favore del proprio benessere. Una perdita di peso repentina potrebbe essere rischiosa per la salute, ottenendo l’effetto inverso. La maggior parte delle diete-lampo, infatti, prevede un dimagrimento che è solo momentaneo, per poi riprendere tutti i chili persi (e anche di più) nel giro di pochi mesi.
Che l’attività fisica sia la perfetta compagna della dieta non è certo una novità, e anche in questo caso si consiglia di integrarla nel proprio quotidiano. Per tenersi in forma durante questo periodo non è necessario fare degli sforzi eccessivi: basta una semplice camminata di 30/40 minuti al giorno. La corsa e le attività intensive della palestra non sono l’ideale, specie in relazione all’apporto calorico inferiore rispetto al solito, quindi una minore fonte di energie.
La dieta tipo
Così come la maggior parte delle diete, anche quella ipocalorica si struttura in 5 pasti giornalieri: 3 principali e 2 spuntini. Prima di iniziarla, però, bisogna sempre consultare il proprio medico curante per stabilire le dosi di ogni pietanza. Solo in questo modo si possono conoscere le calorie assunte quotidianamente, oltre a tenere sotto controllo la propria salute.
Colazione
Il primo pasto della mattinata è il più importante e non deve mai essere saltato. Qui si può scegliere tra: 1 tazza di caffè o tè (non zuccherati), dello yogurt magro, oppure una spremuta d’arancia. Ognuno di questi, poi, può essere accompagnato con 2 fette biscottate.
Spuntino della mattina
Per spezzare la mattinata sono concessi 1 yogurt magro, senza zuccheri, 1 frutto fresco di stagione, oppure 1 pacchetto di crackers leggeri.
Pranzo
La pasta, e i carboidrati in generale, è meglio consumarla a pranzo per via del metabolismo. In questo caso ci si può preparare un piatto di pasta o di riso da 50 g da condire con il passato di pomodoro o con della verdura di stagione. In alternativa, anche il pesce e la carne bianca sono concessi, sempre se cotti in modo leggero (alla griglia o al forno).
Spuntino del pomeriggio
Lo spuntino pomeridiano è lo stesso di quello mattutino: il consiglio per renderlo più appetitoso è di variarlo ogni giorno. Se tra la colazione e il pranzo si sgranocchiano dei crackers, prima di sera ci si può gustare uno yogurt.
Cena
L’ultimo pasto della giornata deve essere leggero, specie in vista della notte che rallenta il metabolismo. Qui si può scegliere tra un trancio di pesce o una fetta di carne, anche rossa, da accompagnare a un contorno di verdure (crude o cotte al vapore) e una fetta di pane.
Cosa è
La dieta ipocalorica è un regime alimentare con un apporto calorico inferiore al fabbisogno calorico quotidiano. Si tratta di una dieta bilanciata, perciò ricca di alimenti diversi da alternare con equilibrio. La pasta e il pane non devono essere aboliti: basta ridurre le quantità e, soprattutto, preferire dei condimenti più genuini. I veri ostacoli di questa dieta sono gli alimenti zuccherati, come i dolci o le bibite, ma anche le bevande alcoliche e tutto ciò che ha un'elevata percentuale di grassi.
Questo genere di dieta è tra le più consigliate dai dietologi, e si basa soprattutto sullo stile di quella mediterranea. Essendo ricca di alimenti diversi, risulta meno riduttiva, quindi più piacevole da seguire.
Come funziona
Come già accennato, lo scopo di questa dieta è di diminuire l’apporto calorico giornaliero senza scendere sotto le 1100 kcal. La quantità delle calorie da assumere quotidianamente varia da persona a persona, e deve sempre essere stabilita dal proprio medico.
Seguendo una dieta ricca, si allungano i tempi del dimagrimento, ma a favore del proprio benessere. Una perdita di peso repentina potrebbe essere rischiosa per la salute, ottenendo l’effetto inverso. La maggior parte delle diete-lampo, infatti, prevede un dimagrimento che è solo momentaneo, per poi riprendere tutti i chili persi (e anche di più) nel giro di pochi mesi.
Che l’attività fisica sia la perfetta compagna della dieta non è certo una novità, e anche in questo caso si consiglia di integrarla nel proprio quotidiano. Per tenersi in forma durante questo periodo non è necessario fare degli sforzi eccessivi: basta una semplice camminata di 30/40 minuti al giorno. La corsa e le attività intensive della palestra non sono l’ideale, specie in relazione all’apporto calorico inferiore rispetto al solito, quindi una minore fonte di energie.
La dieta tipo
Così come la maggior parte delle diete, anche quella ipocalorica si struttura in 5 pasti giornalieri: 3 principali e 2 spuntini. Prima di iniziarla, però, bisogna sempre consultare il proprio medico curante per stabilire le dosi di ogni pietanza. Solo in questo modo si possono conoscere le calorie assunte quotidianamente, oltre a tenere sotto controllo la propria salute.
Colazione
Il primo pasto della mattinata è il più importante e non deve mai essere saltato. Qui si può scegliere tra: 1 tazza di caffè o tè (non zuccherati), dello yogurt magro, oppure una spremuta d’arancia. Ognuno di questi, poi, può essere accompagnato con 2 fette biscottate.
Spuntino della mattina
Per spezzare la mattinata sono concessi 1 yogurt magro, senza zuccheri, 1 frutto fresco di stagione, oppure 1 pacchetto di crackers leggeri.
Pranzo
La pasta, e i carboidrati in generale, è meglio consumarla a pranzo per via del metabolismo. In questo caso ci si può preparare un piatto di pasta o di riso da 50 g da condire con il passato di pomodoro o con della verdura di stagione. In alternativa, anche il pesce e la carne bianca sono concessi, sempre se cotti in modo leggero (alla griglia o al forno).
Spuntino del pomeriggio
Lo spuntino pomeridiano è lo stesso di quello mattutino: il consiglio per renderlo più appetitoso è di variarlo ogni giorno. Se tra la colazione e il pranzo si sgranocchiano dei crackers, prima di sera ci si può gustare uno yogurt.
Cena
L’ultimo pasto della giornata deve essere leggero, specie in vista della notte che rallenta il metabolismo. Qui si può scegliere tra un trancio di pesce o una fetta di carne, anche rossa, da accompagnare a un contorno di verdure (crude o cotte al vapore) e una fetta di pane.
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