Dieta del sondino

Eliminare i chili di troppo nel minor tempo possibile è il sogno di donne e anche uomini e attira sempre molte attenzioni. La dieta del sondino aiuta a diminuire di circa 10 kg in 10 giorni, ma il metodo con cui attuarla è assai impegnativo. E non molto salutare per il fisico.
Cosa è
La dieta del sondino, conosciuta anche come “nutrizione enterale chetogenica”, è un trattamento dimagrante che avviene, appunto, tramite un sondino. Si tratta di una dieta molto particolare, in quanto non prevede l’assunzione di cibi solidi per ben 10 giorni. I pazienti che si sottopongono a questa terapia, infatti, vengono nutriti 24 ore su 24 da un sondino con un’infusione di alcune soluzioni proteiche. Le uniche sostanze che possono essere ingerite durante la dieta del sondino sono essenzialmente quelle liquide: acqua, caffè, tè o camomilla.
Questo trattamento, che si rivolge a chi soffre di obesità o si trova comunque in una situazione di sovrappeso, prevede un dimagrimento repentino e programmato pari al 10% del peso iniziale. Pur trattandosi di una terapia assai astringente, in realtà riesce a controllare anche il senso di sazietà. Le soluzioni proteiche che sostituiscono i cibi solidi generano, infatti, lo stato di chetosi: la condizione in cui l’organismo, in assenza dei nutrienti, brucia i grassi accumulati.
Come funziona
Come abbiamo detto, la dieta del sondino consiste nella tecnica della nutrizione artificiale, secondo cui si introduce un sondino nel naso per arrivare fino all’intestino. L’introduzione del sondino, largo circa 3 mm, dura appena pochi secondi ed è indolore. Solo nei primi 15 minuti si può avvertire un leggero fastidio, dovuto proprio al tubicino che attraversa il naso e la gola.
Una volta posizionato il sondino, lo si collega alla pompa nutrizionale che gestisce l’assunzione delle sostanze proteiche. Da questo momento, per i successivi 10 giorni il paziente non potrà ingurgitare altro che i liquidi sopra citati.
Durante il trattamento, inoltre, è necessario seguire altre terapie volte al vero e proprio lavaggio intestinale, sia per ripulirlo dai residui degli alimenti, sia per evitare l’intasamento del colon.
Una volta superati i 10 giorni, il sondino viene rimosso e il paziente deve seguire una dieta di mantenimento. I rischi di riprendere tutti i chili appena persi sono infatti molto alti. Grazie alla dieta di mantenimento, la cui durata varia a seconda dei casi, è possibile monitorare costantemente la propria condizione fisica fino al raggiungimento degli obiettivi.
Pro
Questo genere di dieta è indubbiamente efficace: basta riuscire a controllare i propri istinti! Seguendo diligentemente le regole del trattamento, infatti, è possibile perdere fino a 1 kg al giorno. Si tratta, dunque, di una terapia dimagrante estremamente ferrea che, tra i lati positivi, ha quello di costringere i pazienti a consultare costantemente il proprio medico. Senza le attenzioni di un dottore specializzato, infatti, iniziare la dieta risulta impossibile. La prima regola di ogni dieta dimagrante è proprio quella di essere seguiti da chi di dovere, così da ottenere i risultati migliori senza guastarsi la salute.
Contro
I punti a sfavore di questa dieta sono alquanto lampanti; prima di tutto, si tratta di una terapia dimagrante diseducativa: in questa caso, infatti, si promuove la filosofia del digiuno per perdere peso. Durante il trattamento non viene fornita alcuna informazione nutrizionale, né una vera e propria dieta basata sulle proprietà di ogni alimento (quindi un’alimentazione bilanciata).
L’attività fisica, il primo requisito per dimagrire, non viene menzionata. Richiamando il punto precedente, il messaggio diseducativo riguarda anche il moto. Per dimagrire, infatti, quest’ultimo è davvero indispensabile: perdere peso con il solo digiuno aiuta, sì, ad entrare nei pantaloni stretti, ma non insegna a gestire il peso forma.
Cosa è
La dieta del sondino, conosciuta anche come “nutrizione enterale chetogenica”, è un trattamento dimagrante che avviene, appunto, tramite un sondino. Si tratta di una dieta molto particolare, in quanto non prevede l’assunzione di cibi solidi per ben 10 giorni. I pazienti che si sottopongono a questa terapia, infatti, vengono nutriti 24 ore su 24 da un sondino con un’infusione di alcune soluzioni proteiche. Le uniche sostanze che possono essere ingerite durante la dieta del sondino sono essenzialmente quelle liquide: acqua, caffè, tè o camomilla.
Questo trattamento, che si rivolge a chi soffre di obesità o si trova comunque in una situazione di sovrappeso, prevede un dimagrimento repentino e programmato pari al 10% del peso iniziale. Pur trattandosi di una terapia assai astringente, in realtà riesce a controllare anche il senso di sazietà. Le soluzioni proteiche che sostituiscono i cibi solidi generano, infatti, lo stato di chetosi: la condizione in cui l’organismo, in assenza dei nutrienti, brucia i grassi accumulati.
Come funziona
Come abbiamo detto, la dieta del sondino consiste nella tecnica della nutrizione artificiale, secondo cui si introduce un sondino nel naso per arrivare fino all’intestino. L’introduzione del sondino, largo circa 3 mm, dura appena pochi secondi ed è indolore. Solo nei primi 15 minuti si può avvertire un leggero fastidio, dovuto proprio al tubicino che attraversa il naso e la gola.
Una volta posizionato il sondino, lo si collega alla pompa nutrizionale che gestisce l’assunzione delle sostanze proteiche. Da questo momento, per i successivi 10 giorni il paziente non potrà ingurgitare altro che i liquidi sopra citati.
Durante il trattamento, inoltre, è necessario seguire altre terapie volte al vero e proprio lavaggio intestinale, sia per ripulirlo dai residui degli alimenti, sia per evitare l’intasamento del colon.
Una volta superati i 10 giorni, il sondino viene rimosso e il paziente deve seguire una dieta di mantenimento. I rischi di riprendere tutti i chili appena persi sono infatti molto alti. Grazie alla dieta di mantenimento, la cui durata varia a seconda dei casi, è possibile monitorare costantemente la propria condizione fisica fino al raggiungimento degli obiettivi.
Pro
Questo genere di dieta è indubbiamente efficace: basta riuscire a controllare i propri istinti! Seguendo diligentemente le regole del trattamento, infatti, è possibile perdere fino a 1 kg al giorno. Si tratta, dunque, di una terapia dimagrante estremamente ferrea che, tra i lati positivi, ha quello di costringere i pazienti a consultare costantemente il proprio medico. Senza le attenzioni di un dottore specializzato, infatti, iniziare la dieta risulta impossibile. La prima regola di ogni dieta dimagrante è proprio quella di essere seguiti da chi di dovere, così da ottenere i risultati migliori senza guastarsi la salute.
Contro
I punti a sfavore di questa dieta sono alquanto lampanti; prima di tutto, si tratta di una terapia dimagrante diseducativa: in questa caso, infatti, si promuove la filosofia del digiuno per perdere peso. Durante il trattamento non viene fornita alcuna informazione nutrizionale, né una vera e propria dieta basata sulle proprietà di ogni alimento (quindi un’alimentazione bilanciata).
L’attività fisica, il primo requisito per dimagrire, non viene menzionata. Richiamando il punto precedente, il messaggio diseducativo riguarda anche il moto. Per dimagrire, infatti, quest’ultimo è davvero indispensabile: perdere peso con il solo digiuno aiuta, sì, ad entrare nei pantaloni stretti, ma non insegna a gestire il peso forma.
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