Cosa devi sapere prima di fare un trapianto di barba nel 2025?

Nel 2025 sono sempre di più gli uomini che vorrebbero conoscere i metodi e la fattibilità di fare un trapianto di barba. I motivi per la quale si opta per quest’operazione sono molteplici, da un fattore estetico al desiderio di voler oscurare cicatrici o riempire dei buchi sul viso.
Naturalmente a differenza dell’autotrapianto di capelli con la barba sussistono delle differenze importanti, tra cui l’anatomia facciale e quella della barba stessa. Il primo aspetto da dover affrontare sono i follicoli stessi, che per la barba si tratta di unità individuali, ovvero un singolo capello.
Le differenze tra un trapianto di barba e di capelli
La differenza significativa – oltre a quella sopra indicata – tra il trapianto di barba e quello di capelli sta nella crescita. I peli della barba crescono durante il periodo di pubertà, quando gli ormoni maschili sono nel pieno dello sviluppo.
I peli della barba hanno una crescita costante fino all’età di circa 36 anni, al contrario dei capelli che con l’influenza degli ormoni androgeni tendono – in base alle situazioni – a cadere.
Ma a prescindere dell’anatomia oggettiva della barba, va evidenziata la differenza tra le etnie. Infatti, Mediorientali e Indiani sono predisposti ad avere una barba più folta rispetto agli Orientali la cui densità è minore.
Un altro aspetto da dover analizzare sono i profili facciali, che si suddividono in due zone, l’area frontale in cui troviamo pizzetto e baffi, e il profilo laterale che comprende la barba e le basette.
La pianificazione dell’intervento
La pianificazione di un intervento di trapianto di barba è molto simile a quello della barba, a variare però sono le valutazioni a cui deve prestare attenzione il chirurgo che eseguirà l’operazione.
Per un quadro completo sul trapianto di barba, dalla procedura ai risultati attesi, puoi approfondire qui.
La prima analisi deve basarsi sulla fisionomia facciale e su quanti follicoli andrebbero trapianti al fine di una buona riuscita. La quantità si basa principalmente su due valutazioni, il caso di atrichia (nessuna presenza di peli) o ipotrichia (scarsa presenza di peli).
Anche il metodo del trapianto di barba è identico a quello dei capelli, ovvero tramite l’uso della tecnica FUE. Ciò che cambia è l’anestesia locale, che viene eseguita anticipatamente su specifici nervi situati nel viso per evitare che si possa avvertire più fastidio.
Trapianto per unità follicolari
Il trapianto di barba può prevedere l’impianto di piccole o grandi unità follicolari. Negli interventi più contenuti, con circa 300/400 UF, è possibile sfruttare la zona del mento, che essendo quella più folta garantisce un risultato migliore, altrimenti si procederà ad estrarre i follicoli del cuio capelluto.
In base alle zone interessate potrebbero occorrere più o meno unità. Le aree in cui servono un numero minore di follicoli sono le basette, sulle quali potrebbe essere sufficiente un trapianto di 200 unità per lato. Mentre pizzetto e baffi – per un buon risultato – potrebbero necessitare di circa 700 / 1200 unità.
Così come avviene con l’autotrapianto di capelli, anche con la barba nei due giorni successivi all’operazione è possibile che il paziente osservi uno stravaso di sangue e un leggero gonfiore, che tenderà gradualmente a ridursi.
Durante il decorso post operatorio occorreranno circa 3 mesi prima che i peli della barba inizino la loro crescita, per poi concludersi al raggiungimento dell’anno.
Alcune controindicazioni
Nonostante il trapianto di barba sia una scelta personale e insindacabile, occorre mettere a conoscenza il paziente dei potenziali rischi e controindicazioni che potrebbero sorgere in base alla propria condizione anagrafica e/o patologica.
Un esempio di controindicazione è quella basata sull’età anagrafica. Sui giovani eccessivamente giovani, ad esempio gli under 25, il trapianto è sconsigliato in quanto trovandosi in piena “crescita ormonale” potrebbe essere necessario del tempo prima di constatare l’alopecia oppure la poca presenza dei peli.
Tuttavia, è sempre indispensabile far sì che sia il chirurgo a decidere o comunque valutare le condizioni reali per essere sottoposti ad un trapianto di barba, che richiede a prescindere una anamnesi eseguita minuziosamente.
Va sempre ricordato che il viso è più delicato rispetto al cuio capelluto, motivo per cui è un’area più soggetta a infiammazioni di varia natura tra cui acne vulgaris o dermatite seborroica o infezioni cutanee come virosi, micosi piodermiti.
Quanto al prezzo dell’intervento il “listino” potrebbe variare in base a molteplici fattori, tra cui la quantità di unità follicolari da trapiantare e la foltezza da voler ottenere. In media potremmo stimare dai 2,5€ a 3€ ogni follicolo da trapiantare.
Il costo resta comunque un dettaglio che spesso andrebbe incluso nella valutazione generale per scegliere o meno di fare il trapianto di barba.
Naturalmente a differenza dell’autotrapianto di capelli con la barba sussistono delle differenze importanti, tra cui l’anatomia facciale e quella della barba stessa. Il primo aspetto da dover affrontare sono i follicoli stessi, che per la barba si tratta di unità individuali, ovvero un singolo capello.
Le differenze tra un trapianto di barba e di capelli
La differenza significativa – oltre a quella sopra indicata – tra il trapianto di barba e quello di capelli sta nella crescita. I peli della barba crescono durante il periodo di pubertà, quando gli ormoni maschili sono nel pieno dello sviluppo.
I peli della barba hanno una crescita costante fino all’età di circa 36 anni, al contrario dei capelli che con l’influenza degli ormoni androgeni tendono – in base alle situazioni – a cadere.
Ma a prescindere dell’anatomia oggettiva della barba, va evidenziata la differenza tra le etnie. Infatti, Mediorientali e Indiani sono predisposti ad avere una barba più folta rispetto agli Orientali la cui densità è minore.
Un altro aspetto da dover analizzare sono i profili facciali, che si suddividono in due zone, l’area frontale in cui troviamo pizzetto e baffi, e il profilo laterale che comprende la barba e le basette.
La pianificazione dell’intervento
La pianificazione di un intervento di trapianto di barba è molto simile a quello della barba, a variare però sono le valutazioni a cui deve prestare attenzione il chirurgo che eseguirà l’operazione.
Per un quadro completo sul trapianto di barba, dalla procedura ai risultati attesi, puoi approfondire qui.
La prima analisi deve basarsi sulla fisionomia facciale e su quanti follicoli andrebbero trapianti al fine di una buona riuscita. La quantità si basa principalmente su due valutazioni, il caso di atrichia (nessuna presenza di peli) o ipotrichia (scarsa presenza di peli).
Anche il metodo del trapianto di barba è identico a quello dei capelli, ovvero tramite l’uso della tecnica FUE. Ciò che cambia è l’anestesia locale, che viene eseguita anticipatamente su specifici nervi situati nel viso per evitare che si possa avvertire più fastidio.
Trapianto per unità follicolari
Il trapianto di barba può prevedere l’impianto di piccole o grandi unità follicolari. Negli interventi più contenuti, con circa 300/400 UF, è possibile sfruttare la zona del mento, che essendo quella più folta garantisce un risultato migliore, altrimenti si procederà ad estrarre i follicoli del cuio capelluto.
In base alle zone interessate potrebbero occorrere più o meno unità. Le aree in cui servono un numero minore di follicoli sono le basette, sulle quali potrebbe essere sufficiente un trapianto di 200 unità per lato. Mentre pizzetto e baffi – per un buon risultato – potrebbero necessitare di circa 700 / 1200 unità.
Così come avviene con l’autotrapianto di capelli, anche con la barba nei due giorni successivi all’operazione è possibile che il paziente osservi uno stravaso di sangue e un leggero gonfiore, che tenderà gradualmente a ridursi.
Durante il decorso post operatorio occorreranno circa 3 mesi prima che i peli della barba inizino la loro crescita, per poi concludersi al raggiungimento dell’anno.
Alcune controindicazioni
Nonostante il trapianto di barba sia una scelta personale e insindacabile, occorre mettere a conoscenza il paziente dei potenziali rischi e controindicazioni che potrebbero sorgere in base alla propria condizione anagrafica e/o patologica.
Un esempio di controindicazione è quella basata sull’età anagrafica. Sui giovani eccessivamente giovani, ad esempio gli under 25, il trapianto è sconsigliato in quanto trovandosi in piena “crescita ormonale” potrebbe essere necessario del tempo prima di constatare l’alopecia oppure la poca presenza dei peli.
Tuttavia, è sempre indispensabile far sì che sia il chirurgo a decidere o comunque valutare le condizioni reali per essere sottoposti ad un trapianto di barba, che richiede a prescindere una anamnesi eseguita minuziosamente.
Va sempre ricordato che il viso è più delicato rispetto al cuio capelluto, motivo per cui è un’area più soggetta a infiammazioni di varia natura tra cui acne vulgaris o dermatite seborroica o infezioni cutanee come virosi, micosi piodermiti.
Quanto al prezzo dell’intervento il “listino” potrebbe variare in base a molteplici fattori, tra cui la quantità di unità follicolari da trapiantare e la foltezza da voler ottenere. In media potremmo stimare dai 2,5€ a 3€ ogni follicolo da trapiantare.
Il costo resta comunque un dettaglio che spesso andrebbe incluso nella valutazione generale per scegliere o meno di fare il trapianto di barba.
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