Tarassaco, le proprietà

Il tarassaco è una pianta erbacea perenne diffusa in tutta Europa, che cresce spontaneamente nei prati e lungo i margini delle strade. Le sue proprietà medicinali sono note sin dall’antichità: taraxakos in greco significa infatti “io guarisco”. A scopo fitoterapico si usa la radice, ricca di principi attivi.
Proprietà del tarassaco
La radice di tarassaco è ricca di inulina, una fibra solubile presente anche in carciofi, cipolle, banane, ecc., che appartiene alla classe dei prebiotici, i quali stimolano la proliferazione di batteri buoni del colon, facilitando la digestione e riducendo la formazione dei gas intestinali.
La pianta, inoltre, contiene flavonoidi (dalle proprietà antiossidanti), tannini, acidi caffeico, clorogenico e cumarico, vitamine A, B, C, D, Sali minerali e preziosi principi amari come la tarassacina che le conferiscono proprietà digestive.
Al tarassaco, grazie alla sua particolare composizione, vengono attribuite importanti proprietà depurative poiché stimola la funzionalità biliare, epatica e renale. È in grado, infatti, di attivare fegato, reni e pelle, responsabili della trasformazione delle tossine nella forma più adatta alla loro eliminazione (feci, urina, sudore).
Nella tradizione contadina questa pianta è conosciuta anche con il nome di “piscialetto” per via della sua attività diuretica. Aiuta, infatti, a combattere la ritenzione idrica favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Il suo uso perciò è indicato per depurare il fegato, come digestivo, contro la stitichezza e la cellulite.
Posologia
Il tarassaco si trova sotto forma di estratto secco (compresse e capsule), erba sfusa e tintura madre (soluzione idroalcolica).
Per quanto riguarda l’estratto secco, la sua somministrazione giornaliera è di 12-13 mg per kg di peso corporeo, suddivisa in 2 somministrazioni poco prima dei pasti principali.
Il decotto si prepara versando 1 cucchiaio raso di tarassaco (radici) in 1 tazza d’acqua fredda e si fa bollire per qualche minuto. Si spegne, si copre e si lascia in infusione per 10 minuti. Poi si filtra e si beve poco prima dei pasti principali.
La tintura madre è consigliata nella dose di 50 gocce in poca acqua 3 volte al giorno prima o lontano dai pasti.
Controindicazioni
Il tarassaco non ha particolari controindicazioni, tuttavia può aumentare l’acidità gastrica ed è sconsigliato in caso di gastrite, ulcera peptica, epatite e infiammazione o calcoli delle vie biliari, poiché può causare coliche. L’abuso di questo rimedio naturale, invece, può provocare turbe idroelettriche. L’assunzione è controindicata anche in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre sono possibili le interazioni con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e i diuretici (ne potenzia l’azione).
Proprietà del tarassaco
La radice di tarassaco è ricca di inulina, una fibra solubile presente anche in carciofi, cipolle, banane, ecc., che appartiene alla classe dei prebiotici, i quali stimolano la proliferazione di batteri buoni del colon, facilitando la digestione e riducendo la formazione dei gas intestinali.
La pianta, inoltre, contiene flavonoidi (dalle proprietà antiossidanti), tannini, acidi caffeico, clorogenico e cumarico, vitamine A, B, C, D, Sali minerali e preziosi principi amari come la tarassacina che le conferiscono proprietà digestive.
Al tarassaco, grazie alla sua particolare composizione, vengono attribuite importanti proprietà depurative poiché stimola la funzionalità biliare, epatica e renale. È in grado, infatti, di attivare fegato, reni e pelle, responsabili della trasformazione delle tossine nella forma più adatta alla loro eliminazione (feci, urina, sudore).
Nella tradizione contadina questa pianta è conosciuta anche con il nome di “piscialetto” per via della sua attività diuretica. Aiuta, infatti, a combattere la ritenzione idrica favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Il suo uso perciò è indicato per depurare il fegato, come digestivo, contro la stitichezza e la cellulite.
Posologia
Il tarassaco si trova sotto forma di estratto secco (compresse e capsule), erba sfusa e tintura madre (soluzione idroalcolica).
Per quanto riguarda l’estratto secco, la sua somministrazione giornaliera è di 12-13 mg per kg di peso corporeo, suddivisa in 2 somministrazioni poco prima dei pasti principali.
Il decotto si prepara versando 1 cucchiaio raso di tarassaco (radici) in 1 tazza d’acqua fredda e si fa bollire per qualche minuto. Si spegne, si copre e si lascia in infusione per 10 minuti. Poi si filtra e si beve poco prima dei pasti principali.
La tintura madre è consigliata nella dose di 50 gocce in poca acqua 3 volte al giorno prima o lontano dai pasti.
Controindicazioni
Il tarassaco non ha particolari controindicazioni, tuttavia può aumentare l’acidità gastrica ed è sconsigliato in caso di gastrite, ulcera peptica, epatite e infiammazione o calcoli delle vie biliari, poiché può causare coliche. L’abuso di questo rimedio naturale, invece, può provocare turbe idroelettriche. L’assunzione è controindicata anche in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre sono possibili le interazioni con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e i diuretici (ne potenzia l’azione).
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