Selenio, le proprietà

Il selenio è un minerale essenziale che si trova nell’organismo in piccole quantità. È indispensabile per salute del nostro organismo, poiché è coinvolto nella sintesi degli ormoni della tiroide, combatte i radicali liberi, previene l’invecchiamento, agisce in sinergia con la vitamina E e favorisce l’eliminazione dei metalli tossici come piombo, mercurio, cadmio e arsenico. Vediamo meglio quali sono le sue proprietà, il fabbisogno giornaliero raccomandato, gli alimenti in cui si trova e le eventuali controindicazioni.
Proprietà del selenio
Il selenio, come anticipato, è un oligo-elemento assolutamente necessario per il corpo in quanto mantiene la pelle elastica favorendo l’attività del collagene e il tessuto nervoso; è antiossidante intracellulare; favorisce la mobilità degli spermatozoi; è anticancerogeno; protegge il muscolo cardiaco e regola l’ipertensione arteriosa; difende dalla malattie croniche; rinforza il sistema immunitario e aiuta a stimolare il metabolismo, aiutando a perdere più velocemente i “rotolini” di grasso. Il selenio, infatti, aiuta l’organismo ad assimilare lo iodio, necessario per far lavorare la tiroide e, quindi, il metabolismo.
Fabbisogno giornaliero raccomandato di selenio
La carenza di selenio può causare un invecchiamento precoce, ma anche cataratta, ritardo nella crescita, distrofia muscolare e necrosi del fegato. Sembra inoltre che livelli troppo bassi siano associati a leucemia, cancro alla vescica e al colon, tumore al seno, alle ovaie, alla prostata, alla pelle e ai polmoni.
Il fabbisogno giornaliero varia in base all’età. Negli adulti i livelli di assunzione sono di 55 mcg/die (al giorno), mentre negli adolescenti (11-17 anni) l’apporto è di 35-45 mcg/die.
Nei bambini da 1 a 3 anni il fabbisogno raccomandato è di 10 mcg, da 4 a 6 anni di 15 mcg e da 7 a 10 anni di 25 mcg. Durante l’allattamento il fabbisogno è maggiore, 70 mcg.
Alimenti ricchi di selenio
Il contenuto di selenio negli alimenti è molto variabile, secondo il terreno e le lavorazioni dell’industria alimentare. La raffinazione, ad esempio, ne riduce il contenuto del 50-70%. Anche la cottura e la bollitura fa disperdere i suoi composti.
Le fonti principali alimentari sono i cereali integrali, le noci brasiliane, il lievito di birra, le carni, i pesci e i frutti di mare, i broccoli, i cavoli, i cetrioli, i ravanelli, l’aglio, le cipolle e i prodotti del latte.
Controindicazioni
Il selenio, in dosi superiori a 400 mcg al giorno, può portare a intossicazione da selenio (selenosi), causando disturbi gastrointestinali, perdita di capelli, unghie bianche con macchie, alitosi, stanchezza, irritabilità e lievi danni al sistema nervoso.
Proprietà del selenio
Il selenio, come anticipato, è un oligo-elemento assolutamente necessario per il corpo in quanto mantiene la pelle elastica favorendo l’attività del collagene e il tessuto nervoso; è antiossidante intracellulare; favorisce la mobilità degli spermatozoi; è anticancerogeno; protegge il muscolo cardiaco e regola l’ipertensione arteriosa; difende dalla malattie croniche; rinforza il sistema immunitario e aiuta a stimolare il metabolismo, aiutando a perdere più velocemente i “rotolini” di grasso. Il selenio, infatti, aiuta l’organismo ad assimilare lo iodio, necessario per far lavorare la tiroide e, quindi, il metabolismo.
Fabbisogno giornaliero raccomandato di selenio
La carenza di selenio può causare un invecchiamento precoce, ma anche cataratta, ritardo nella crescita, distrofia muscolare e necrosi del fegato. Sembra inoltre che livelli troppo bassi siano associati a leucemia, cancro alla vescica e al colon, tumore al seno, alle ovaie, alla prostata, alla pelle e ai polmoni.
Il fabbisogno giornaliero varia in base all’età. Negli adulti i livelli di assunzione sono di 55 mcg/die (al giorno), mentre negli adolescenti (11-17 anni) l’apporto è di 35-45 mcg/die.
Nei bambini da 1 a 3 anni il fabbisogno raccomandato è di 10 mcg, da 4 a 6 anni di 15 mcg e da 7 a 10 anni di 25 mcg. Durante l’allattamento il fabbisogno è maggiore, 70 mcg.
Alimenti ricchi di selenio
Il contenuto di selenio negli alimenti è molto variabile, secondo il terreno e le lavorazioni dell’industria alimentare. La raffinazione, ad esempio, ne riduce il contenuto del 50-70%. Anche la cottura e la bollitura fa disperdere i suoi composti.
Le fonti principali alimentari sono i cereali integrali, le noci brasiliane, il lievito di birra, le carni, i pesci e i frutti di mare, i broccoli, i cavoli, i cetrioli, i ravanelli, l’aglio, le cipolle e i prodotti del latte.
Controindicazioni
Il selenio, in dosi superiori a 400 mcg al giorno, può portare a intossicazione da selenio (selenosi), causando disturbi gastrointestinali, perdita di capelli, unghie bianche con macchie, alitosi, stanchezza, irritabilità e lievi danni al sistema nervoso.
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