Rimedi naturali per migliorare la memoria

Talvolta, soprattutto in condizioni di stress, la memoria può andare letteralmente in tilt. A tutti può capitare di vivere un periodo in cui si ha difficoltà di concentrazione, in particolare durante i cambi di stagione o quando si è particolarmente stanchi e ansiosi. I cali di attenzione non riguardano solo gli anziani, ma anche gli adulti e gli adolescenti. La memoria, soprattutto quella volatile, è fortemente influenzata dai livelli di stress.
I rimedi naturali possono aiutare a migliorare la memoria e salvaguardare il sistema nervoso.
Tra i rimedi naturali più efficaci per migliorare la memoria ci sono il Ginko Biloba, il ginseng e l'eleuterococco. Conosciamoli più approfonditamente.
Ginkgo Biloba
È tra le piante più antiche del pianeta ed è considerato per questo un vero e proprio fossile vivente. È originario della Cina e del Giappone e a scopo curativo si usano le foglie. I suoi principi attivi, soprattutto flavonoidi e ginkgolidi, ne fanno uno dei rimedi naturali d’elezione per i deficit di memoria e la scarsa lucidità mentale. Numerosi studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia anche contro il deterioramento cognitivo tipico del morbo di Alzheimer e di altre forme di demenza senile. Oltre ad esercitare un’azione nutritiva e protettiva sui neuroni corticali cerebrali, migliora anche la circolazione del sangue grazie alle sue proprietà vasoattive.
Il dosaggio giornaliero per gli adulti va da 120 a 240 mg di estratto secco.
Fate però attenzione: può potenziare l’azione dei farmaci antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti ed è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
Ginseng
Come il Ginkgo Biloba, il ginseng è originario dell’Estremo Oriente ed è l’antistress per eccellenza, merito delle sue proprietà adattogene. Di questa pianta si utilizzano a scopo terapeutico le radici. Il ginseng vanta un’azione tonica e rivitalizzante poiché migliora la resistenza fisica e mentale contrastando i fattori di stress, ma agisce anche sul sistema nervoso centrale migliorando la memoria, la capacità di apprendimento, l’attenzione e il tono dell’umore. Ha anche proprietà immunostimolanti.
Il dosaggio giornaliero va da 3 a 5 mg per kg di peso corporeo.
Può causare nervosismo, irritabilità e insonnia: per questo motivo si consiglia di non assumerlo dopo le ore 16 e per periodi di tempo non superiori a 45-60 giorni consecutivi. Può ostacolare l’azione di alcuni farmaci come gli antidepressivi triciclici e potenziare l’azione del Warfarin, dei cortisonici e degli estrogeni. È controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
Eleuterococco
Viene chiamato anche ginseng siberiano ed è una pianta di origine asiatica di cui si utilizzano a scopo terapeutico le radici. Sebbene non sia una varietà di ginseng come il nome lascerebbe supporre, ha le stesse indicazioni. Anche l’eleuterococco, infatti, è un adattogeno, quindi in grado di aumentare la resistenza dell’organismo ai fattori stressanti, sia psichici che fisici. Ha anche proprietà immunostimolanti.
Il dosaggio giornaliero va da 6 a 8 mg per kg.
Può causare insonnia, eccitazione e irritabilità, ma solo se somministrato per lunghi periodi di tempo. È sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento.
I rimedi naturali possono aiutare a migliorare la memoria e salvaguardare il sistema nervoso.
Tra i rimedi naturali più efficaci per migliorare la memoria ci sono il Ginko Biloba, il ginseng e l'eleuterococco. Conosciamoli più approfonditamente.
Ginkgo Biloba
È tra le piante più antiche del pianeta ed è considerato per questo un vero e proprio fossile vivente. È originario della Cina e del Giappone e a scopo curativo si usano le foglie. I suoi principi attivi, soprattutto flavonoidi e ginkgolidi, ne fanno uno dei rimedi naturali d’elezione per i deficit di memoria e la scarsa lucidità mentale. Numerosi studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia anche contro il deterioramento cognitivo tipico del morbo di Alzheimer e di altre forme di demenza senile. Oltre ad esercitare un’azione nutritiva e protettiva sui neuroni corticali cerebrali, migliora anche la circolazione del sangue grazie alle sue proprietà vasoattive.
Il dosaggio giornaliero per gli adulti va da 120 a 240 mg di estratto secco.
Fate però attenzione: può potenziare l’azione dei farmaci antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti ed è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
Ginseng
Come il Ginkgo Biloba, il ginseng è originario dell’Estremo Oriente ed è l’antistress per eccellenza, merito delle sue proprietà adattogene. Di questa pianta si utilizzano a scopo terapeutico le radici. Il ginseng vanta un’azione tonica e rivitalizzante poiché migliora la resistenza fisica e mentale contrastando i fattori di stress, ma agisce anche sul sistema nervoso centrale migliorando la memoria, la capacità di apprendimento, l’attenzione e il tono dell’umore. Ha anche proprietà immunostimolanti.
Il dosaggio giornaliero va da 3 a 5 mg per kg di peso corporeo.
Può causare nervosismo, irritabilità e insonnia: per questo motivo si consiglia di non assumerlo dopo le ore 16 e per periodi di tempo non superiori a 45-60 giorni consecutivi. Può ostacolare l’azione di alcuni farmaci come gli antidepressivi triciclici e potenziare l’azione del Warfarin, dei cortisonici e degli estrogeni. È controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
Eleuterococco
Viene chiamato anche ginseng siberiano ed è una pianta di origine asiatica di cui si utilizzano a scopo terapeutico le radici. Sebbene non sia una varietà di ginseng come il nome lascerebbe supporre, ha le stesse indicazioni. Anche l’eleuterococco, infatti, è un adattogeno, quindi in grado di aumentare la resistenza dell’organismo ai fattori stressanti, sia psichici che fisici. Ha anche proprietà immunostimolanti.
Il dosaggio giornaliero va da 6 a 8 mg per kg.
Può causare insonnia, eccitazione e irritabilità, ma solo se somministrato per lunghi periodi di tempo. È sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento.
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