La melissa per calmare ansia e stress

La melissa, o Melissa Officinalis, detta anche erba limoncina o cedronella, per il profumo che emana toccandone le foglie, è una pianta della famiglia delle Labiafae, conosciuta da millenni come rimedio contro ansia e stati di tensione nervosa, ma anche per le sue proprietà digestive, analgesiche e lenitive dei disturbi legati al ciclo mestruale.
Le sue foglie si utilizzano sotto diverse forme, olio essenziale, infusi o estratti.
Le proprietà
Già i medici dell’antichità, come Galeno o Paracelso, ne consigliavano l’uso in caso di manie, umore melanconico o inquietudini.
Ancora oggi la melissa viene usata in erboristeria perché contiene alcune sostanze, come i flavonoidi, dall’effetto ansiolitico e sedativo. Si utilizza quindi quando si è in stati di irritabilità e ansia e per calmare i sintomi associati quali insonnia, tachicardia ed emicrania.
Ha anche proprietà antispastiche e miorilassanti, vale a dire in grado di ridurre la tensione muscolare. Per questo motivo si utilizza anche per i disturbi femminili legati al ciclo mestruale.
Inoltre è utile per restituire equilibrio e buona funzionalità all’apparato gastrointestinale, grazie alla sua capacità lenitiva che aiuta a combattere i disturbi della digestione, le coliti di origine nervosa, i crampi addominali e la sensazione di nausea. Ugualmente, ha effetti analgesici e calmanti sul dolore, soprattutto se legato a stati generalizzati di ansia e stress.
Uno studio recente ha anche individuato nella melissa delle proprietà antivirali, che contribuiscono a ridurre il tempo di infezione in caso di herpex simplex e a diminuire le recidive.
Infine, pare favorire la produzione della bile e la riduzione del colesterolo.
Come si assume
La melissa si trova in commercio in diverse forme. L’olio essenziale si può utilizzare sia per massaggiare la parte dolente (tipicamente l’addome), dopo averne diluito poche gocce in olio, sia per profumare l’ambiente mettendolo nel diffusore di aromi (contribuisce al rilassamento), sia nell’acqua del bagno. Per quest’ultimo si può anche preferire l’infuso, realizzato a partire da 100 g di foglie di melissa immerse in un litro di acqua bollente: dopo circa 20 minuti di infusione sarà pronta per essere filtrata e versata nella vasca.
Per preparare una tisana, consigliata la sera prima di andare a dormire, basta riempire una pentolino di acqua e aggiungere 1-2 cucchiaini di foglie essiccate. Si lascia bollire per un paio di minuti, quindi riposare per una decina. Si filtra ed è pronta. Alla melissa potete associare della scorza di arancia o limone, per un gusto ancora migliore, o aggiungere fiori di camomilla e foglie di tiglio.
La melissa è controindicata solo per coloro che soffrono di problemi alla tiroide e di glaucoma oculare. In ogni caso è bene non eccedere con le dosi.
Le sue foglie si utilizzano sotto diverse forme, olio essenziale, infusi o estratti.
Le proprietà
Già i medici dell’antichità, come Galeno o Paracelso, ne consigliavano l’uso in caso di manie, umore melanconico o inquietudini.
Ancora oggi la melissa viene usata in erboristeria perché contiene alcune sostanze, come i flavonoidi, dall’effetto ansiolitico e sedativo. Si utilizza quindi quando si è in stati di irritabilità e ansia e per calmare i sintomi associati quali insonnia, tachicardia ed emicrania.
Ha anche proprietà antispastiche e miorilassanti, vale a dire in grado di ridurre la tensione muscolare. Per questo motivo si utilizza anche per i disturbi femminili legati al ciclo mestruale.
Inoltre è utile per restituire equilibrio e buona funzionalità all’apparato gastrointestinale, grazie alla sua capacità lenitiva che aiuta a combattere i disturbi della digestione, le coliti di origine nervosa, i crampi addominali e la sensazione di nausea. Ugualmente, ha effetti analgesici e calmanti sul dolore, soprattutto se legato a stati generalizzati di ansia e stress.
Uno studio recente ha anche individuato nella melissa delle proprietà antivirali, che contribuiscono a ridurre il tempo di infezione in caso di herpex simplex e a diminuire le recidive.
Infine, pare favorire la produzione della bile e la riduzione del colesterolo.
Come si assume
La melissa si trova in commercio in diverse forme. L’olio essenziale si può utilizzare sia per massaggiare la parte dolente (tipicamente l’addome), dopo averne diluito poche gocce in olio, sia per profumare l’ambiente mettendolo nel diffusore di aromi (contribuisce al rilassamento), sia nell’acqua del bagno. Per quest’ultimo si può anche preferire l’infuso, realizzato a partire da 100 g di foglie di melissa immerse in un litro di acqua bollente: dopo circa 20 minuti di infusione sarà pronta per essere filtrata e versata nella vasca.
Per preparare una tisana, consigliata la sera prima di andare a dormire, basta riempire una pentolino di acqua e aggiungere 1-2 cucchiaini di foglie essiccate. Si lascia bollire per un paio di minuti, quindi riposare per una decina. Si filtra ed è pronta. Alla melissa potete associare della scorza di arancia o limone, per un gusto ancora migliore, o aggiungere fiori di camomilla e foglie di tiglio.
La melissa è controindicata solo per coloro che soffrono di problemi alla tiroide e di glaucoma oculare. In ogni caso è bene non eccedere con le dosi.
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