L'ignatia amara: via la cefalea e l'ansia

Prima di ricorrere a farmaci troppo aggressivi, per calmare gli stati ansiosi e la cefalea si può provare con l’ignatia amara. Si tratta di un trattamento naturale, omeopatico, con cui trovare una facile soluzione ai disturbi leggeri e non necessariamente patologici.
Cosa è
Chiamata anche “fava di Sant’Ignazio”, l’ignatia amara è una pianta asiatica, originaria delle Filippine, che viene impiegata in campo omeopatico. Per ottenere la tintura madre vengono lavorati i semi, estratti dai frutti di colore giallo. I semi, che contengono i principi attivi, vengono fatti essiccare per poi essere frantumati e, infine, messi a macerare nell’alcol. Con questo procedimento si ottengono i principi attivi utili a curare ansia e cefalea.
Le proprietà
La fava di Sant’Ignazio è un rimedio omeopatico policresto, quindi può essere impiegato per diversi disturbi. Come abbiamo già detto, i principi attivi che contiene agiscono soprattutto sul sistema nervoso a livello psicofisico. Questo significa che questa pianta è in grado di alleviare molti dei dolori causati da un eccessivo stress mentale che porta, ad esempio, a soffrire di emicrania.
L’ignatia amara ha un effetto calmante sul sistema nervoso, quindi è un tipo di trattamento naturale che interagisce sugli stati ansiosi che possono portare anche alla cefalea.
L’effetto calmante dell’ignatia amara è una buona alternativa anche per superare un problema emotivo “passeggero”, cioè che non si prolunga troppo nel tempo. I soggetti particolarmente sensibili, con un lato emotivo accentuato, sono i più indicati per questo genere di trattamento.
Anche la depressione può essere affrontata con questo trattamento, purché ci sia l’approvazione del proprio medico curante. I casi patologici, infatti, necessitano una vera e propria terapia psichiatrica, cui l’omeopatia non si può sostituire.
Trattandosi di un rimedio naturale, questo composto ha la capacità di influire solo sui disturbi più leggeri. Nel caso della cefalea, ad esempio, aiuta a diminuire il dolore purché non sia cronico. In questo caso, infatti, se il problema è permanente, è necessario rivolgersi a un medico specializzato. Il suo impiego è tuttavia una buona soluzione per i mal di testa dovuti a una concentrazione superiore al solito, ad esempio in vista di un esame scolastico o un evento importante.
Dosaggio
Il prodotto può essere più o meno concentrato, a seconda della quantità e della diluizione dell'alcool in cui vengono fatti macerare i semi.
Il composto più concentrato, più potente, è consigliato per problemi fisici legati a uno stato emotivo particolarmente sensibile (come alcuni mal di testa). Quelli più leggeri, invece, servono a contrastare lo stress e l’ansia in periodi particolarmente impegnativi.
Pur variando a seconda dei singoli disturbi, la posologia dell’ignatia amara è generalmente la stessa. Per intervenire sul sistema nervoso, quindi contrastare la cefalea, gli stati ansiosi e l’insonnia, si consiglia di assumere 8 o 10 gocce al giorno dopo i pasti.
Cosa è
Chiamata anche “fava di Sant’Ignazio”, l’ignatia amara è una pianta asiatica, originaria delle Filippine, che viene impiegata in campo omeopatico. Per ottenere la tintura madre vengono lavorati i semi, estratti dai frutti di colore giallo. I semi, che contengono i principi attivi, vengono fatti essiccare per poi essere frantumati e, infine, messi a macerare nell’alcol. Con questo procedimento si ottengono i principi attivi utili a curare ansia e cefalea.
Le proprietà
La fava di Sant’Ignazio è un rimedio omeopatico policresto, quindi può essere impiegato per diversi disturbi. Come abbiamo già detto, i principi attivi che contiene agiscono soprattutto sul sistema nervoso a livello psicofisico. Questo significa che questa pianta è in grado di alleviare molti dei dolori causati da un eccessivo stress mentale che porta, ad esempio, a soffrire di emicrania.
L’ignatia amara ha un effetto calmante sul sistema nervoso, quindi è un tipo di trattamento naturale che interagisce sugli stati ansiosi che possono portare anche alla cefalea.
L’effetto calmante dell’ignatia amara è una buona alternativa anche per superare un problema emotivo “passeggero”, cioè che non si prolunga troppo nel tempo. I soggetti particolarmente sensibili, con un lato emotivo accentuato, sono i più indicati per questo genere di trattamento.
Anche la depressione può essere affrontata con questo trattamento, purché ci sia l’approvazione del proprio medico curante. I casi patologici, infatti, necessitano una vera e propria terapia psichiatrica, cui l’omeopatia non si può sostituire.
Trattandosi di un rimedio naturale, questo composto ha la capacità di influire solo sui disturbi più leggeri. Nel caso della cefalea, ad esempio, aiuta a diminuire il dolore purché non sia cronico. In questo caso, infatti, se il problema è permanente, è necessario rivolgersi a un medico specializzato. Il suo impiego è tuttavia una buona soluzione per i mal di testa dovuti a una concentrazione superiore al solito, ad esempio in vista di un esame scolastico o un evento importante.
Dosaggio
Il prodotto può essere più o meno concentrato, a seconda della quantità e della diluizione dell'alcool in cui vengono fatti macerare i semi.
Il composto più concentrato, più potente, è consigliato per problemi fisici legati a uno stato emotivo particolarmente sensibile (come alcuni mal di testa). Quelli più leggeri, invece, servono a contrastare lo stress e l’ansia in periodi particolarmente impegnativi.
Pur variando a seconda dei singoli disturbi, la posologia dell’ignatia amara è generalmente la stessa. Per intervenire sul sistema nervoso, quindi contrastare la cefalea, gli stati ansiosi e l’insonnia, si consiglia di assumere 8 o 10 gocce al giorno dopo i pasti.
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