Gramigna, la pianta che depura

La gramigna (Agropyron repens) è una pianta appartenente alla famiglia delle Graminacee da sempre considerata infestante. È molto diffusa, infatti, nei terreni incolti e lungo i bordi delle strade. Nonostante la pessima fama, quest’erba è ricca di virtù. A scopo fitoterapico sono impiegati i rizomi, dove si concentrano i preziosi principi attivi. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Proprietà della gramigna
La gramigna nell’aspetto somiglia vagamente al grano selvatico. Di colore verde intenso, era nota sin dall’antichità per le sue proprietà depurative. Plinio, ad esempio, ne consigliava l’uso in caso di calcoli urinari e come diuretico. Il merito è della tricitina, una sostanza derivata del fruttosio contenuta nei rizomi, che vanta spiccate proprietà diuretiche. Quest’erba, infatti, favorisce la diuresi e di conseguenza anche l’espulsione di sostanze tossiche, purificando le vie urinarie, ma anche il sangue, l’intestino, la milza e il fegato.
La gramigna, inoltre, svolge anche una leggera azione ipotensiva e ha un effetto lenitivo sulla pelle affetta da eczemi o eritemi.
Usi della gramigna
La gramigna, grazie alla sua particolare composizione, è particolarmente utile in caso di gotta, artrite, reumatismi, artrosi e iperuricemia, ma anche per chi soffre di pressione alta.
Inoltre, grazie alle sue proprietà diuretiche, è indicata nel trattamento di cellulite ed edemi. È consigliata anche come drenante epato-biliare nelle cure disintossicanti.
Con la gramigna si può preparare un ottimo infuso. Dopo aver portato 150 ml di acqua ad ebollizione in un pentolino, versate 1 cucchiaio di radice. Spegnete il fuoco e coprite con un coperchio, lasciando in infusione per 10-15 minuti circa. Filtrate con un colino e bevete lontano dai pasti fino a 2 volte al giorno (anche per 2-3 giorni di seguito).
Questo infuso è ottimo anche dopo i giorni di stravizi alimentari o comunque quando desiderate purificare l’organismo dalle scorie accumulate.
Lo stesso infuso, infine, si può utilizzare anche per fare degli impacchi lenitivi sulla pelle in caso di eczemi o eritemi per diminuire il prurito e il rossore.
In alternativa, potete utilizzare la tintura madre, da comprare direttamente in erboristeria. La dose consigliata è di 20 gocce per 3 volte al giorno (il dosaggio dipende dalla marca del prodotto, seguite le indicazioni riportate sulla confezione).
Controindicazioni
La gramigna è una pianta ben tollerata, ma è sconsigliata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, nefriti, squilibri idro-elettrolitici, insufficienza renale e cardiaca e pressione bassa. Inoltre, può interagire con i diuretici, potenziandone l’effetto (e aumentando il rischio di squilibri idro-elettrolitici).
Proprietà della gramigna
La gramigna nell’aspetto somiglia vagamente al grano selvatico. Di colore verde intenso, era nota sin dall’antichità per le sue proprietà depurative. Plinio, ad esempio, ne consigliava l’uso in caso di calcoli urinari e come diuretico. Il merito è della tricitina, una sostanza derivata del fruttosio contenuta nei rizomi, che vanta spiccate proprietà diuretiche. Quest’erba, infatti, favorisce la diuresi e di conseguenza anche l’espulsione di sostanze tossiche, purificando le vie urinarie, ma anche il sangue, l’intestino, la milza e il fegato.
La gramigna, inoltre, svolge anche una leggera azione ipotensiva e ha un effetto lenitivo sulla pelle affetta da eczemi o eritemi.
Usi della gramigna
La gramigna, grazie alla sua particolare composizione, è particolarmente utile in caso di gotta, artrite, reumatismi, artrosi e iperuricemia, ma anche per chi soffre di pressione alta.
Inoltre, grazie alle sue proprietà diuretiche, è indicata nel trattamento di cellulite ed edemi. È consigliata anche come drenante epato-biliare nelle cure disintossicanti.
Con la gramigna si può preparare un ottimo infuso. Dopo aver portato 150 ml di acqua ad ebollizione in un pentolino, versate 1 cucchiaio di radice. Spegnete il fuoco e coprite con un coperchio, lasciando in infusione per 10-15 minuti circa. Filtrate con un colino e bevete lontano dai pasti fino a 2 volte al giorno (anche per 2-3 giorni di seguito).
Questo infuso è ottimo anche dopo i giorni di stravizi alimentari o comunque quando desiderate purificare l’organismo dalle scorie accumulate.
Lo stesso infuso, infine, si può utilizzare anche per fare degli impacchi lenitivi sulla pelle in caso di eczemi o eritemi per diminuire il prurito e il rossore.
In alternativa, potete utilizzare la tintura madre, da comprare direttamente in erboristeria. La dose consigliata è di 20 gocce per 3 volte al giorno (il dosaggio dipende dalla marca del prodotto, seguite le indicazioni riportate sulla confezione).
Controindicazioni
La gramigna è una pianta ben tollerata, ma è sconsigliata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, nefriti, squilibri idro-elettrolitici, insufficienza renale e cardiaca e pressione bassa. Inoltre, può interagire con i diuretici, potenziandone l’effetto (e aumentando il rischio di squilibri idro-elettrolitici).
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