Gli antidolorifici omeopatici

In netta contrapposizione alla medicina tradizionale, l’omeopatia è una pratica curativa che sfrutta i principi delle piante per alleviare alcuni disturbi. La sua applicazione avviene con un approccio olistico. Basandosi su questi principi, l’omeopatia è un tipo di medicina alternativa che sfrutta le proprietà delle piante per interagire con i sintomi di natura psicofisica. Si tratta di una disciplina molto discussa, della quale non sono mai stati dimostrati risultati sicuri e significativi. Eppure la sua diffusione indica un certo apprezzamento da parte di molti pazienti, i quali vi si affidano per ottenere delle cure blande e non invasive.
Perché ricorrere all’omeopatia?
Nonostante la diatriba tra medicina tradizionale e alternativa, se usata per alcuni particolari disturbi e di entità lieve, l’omeopatia consente di migliorare il proprio benessere tramite le piante curative. In alcuni casi, infatti, si rivela una buona soluzione per evitare di assumere dei farmaci eccessivamente aggressivi, spesso di natura sintetica. Prima di provare con le cure classiche, per disturbi comuni e non gravi, può essere quindi provata a scopo palliativo o comunque per un effetto più leggero.
L'omeopatia si rivela inoltre una risorsa importante per chi non può assumere le medicine tradizionali. È il caso delle donne in gravidanza e in allattamento, cui è vietato l’uso di alcuni farmaci classici a causa della loro tossicità.
Anche i bambini possono beneficiare dell’omeopatia, in caso di malattie lievi, in modo da evitare gli ingredienti chimici che compongono le medicine comuni.
Antidolorifici naturali per i dolori più comuni
Qualsiasi parte del corpo è vulnerabile e soggetta a dolori più o meno intensi e acuti; a prescindere dalla causa, alcuni tipi di dolore si possono placare anche con l'omeopatia. Le piante curative che tendono a diminuire i dolori sono numerose e si possono scegliere in base alla loro azione specifica: scopriamo quali sono.
La cimicifuga, o actaea racemosa, è una pianta erbacea che aiuta a diminuire i crampi dovuti al ciclo mestruale. Questo rimedio si rivela utile anche per i disturbi legati alla menopausa, quindi è ideale per le donne.
La spigelia anthelmia, invece, è una pianta essiccata da utilizzare soprattutto contro le nevralgie tra cui i vari tipi di cefalee. Oltre al mal di testa, questo rimedio ha anche un effetto calmante per gli stati d’ansia.
Con la radice del gelsemium è possibile placare le infiammazioni orali dovute all’influenza, infatti dà un rapido sollievo dal classico mal di gola autunnale.
La ruta graveolens ha una funzione infiammatoria contro i dolori alla schiena, tra cui la lombalgia e la cervicale. Assumendola secondo le indicazioni del medico, aiuta ad attenuare il dolore lungo tutta la spina dorsale.
Il mercurius solubilis, costituito dal nitrato d'ammonio dimercurioso, attenua il mal di denti e la tonsillite; inoltre aiuta a combattere il disagio dell’alitosi.
Perché ricorrere all’omeopatia?
Nonostante la diatriba tra medicina tradizionale e alternativa, se usata per alcuni particolari disturbi e di entità lieve, l’omeopatia consente di migliorare il proprio benessere tramite le piante curative. In alcuni casi, infatti, si rivela una buona soluzione per evitare di assumere dei farmaci eccessivamente aggressivi, spesso di natura sintetica. Prima di provare con le cure classiche, per disturbi comuni e non gravi, può essere quindi provata a scopo palliativo o comunque per un effetto più leggero.
L'omeopatia si rivela inoltre una risorsa importante per chi non può assumere le medicine tradizionali. È il caso delle donne in gravidanza e in allattamento, cui è vietato l’uso di alcuni farmaci classici a causa della loro tossicità.
Anche i bambini possono beneficiare dell’omeopatia, in caso di malattie lievi, in modo da evitare gli ingredienti chimici che compongono le medicine comuni.
Antidolorifici naturali per i dolori più comuni
Qualsiasi parte del corpo è vulnerabile e soggetta a dolori più o meno intensi e acuti; a prescindere dalla causa, alcuni tipi di dolore si possono placare anche con l'omeopatia. Le piante curative che tendono a diminuire i dolori sono numerose e si possono scegliere in base alla loro azione specifica: scopriamo quali sono.
La cimicifuga, o actaea racemosa, è una pianta erbacea che aiuta a diminuire i crampi dovuti al ciclo mestruale. Questo rimedio si rivela utile anche per i disturbi legati alla menopausa, quindi è ideale per le donne.
La spigelia anthelmia, invece, è una pianta essiccata da utilizzare soprattutto contro le nevralgie tra cui i vari tipi di cefalee. Oltre al mal di testa, questo rimedio ha anche un effetto calmante per gli stati d’ansia.
Con la radice del gelsemium è possibile placare le infiammazioni orali dovute all’influenza, infatti dà un rapido sollievo dal classico mal di gola autunnale.
La ruta graveolens ha una funzione infiammatoria contro i dolori alla schiena, tra cui la lombalgia e la cervicale. Assumendola secondo le indicazioni del medico, aiuta ad attenuare il dolore lungo tutta la spina dorsale.
Il mercurius solubilis, costituito dal nitrato d'ammonio dimercurioso, attenua il mal di denti e la tonsillite; inoltre aiuta a combattere il disagio dell’alitosi.
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