Echinacea, le proprietà

L’echinacea è una pianta originaria del Nord America, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Ne esistono 9 specie, ma in fitoterapia si utilizzano, spesso in combinazione, solo l’echinacea angustifolia, l’echinacea pallida e l’echinacea purpurea. Le parti impiegate a scopo terapeutico sono le radici e le sommità fiorite. Vediamo insieme quali sono le proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni dell'echinacea.
Proprietà dell’echinacea
I nativi americani utilizzavano l’echinacea, in modo particolare le sue radici, per combattere il raffreddore e curare le ferite e le ustioni, proprietà poi confermate anche da numerosi studi. Questa pianta, infatti, vanta una spiccata azione immunostimolante. Il merito è dei suoi principi attivi in grado di attivare la fagocitosi dei globuli bianchi (capacità di inglobare batteri, virus e corpi estranei), e quindi di aumentare le difese endogene dell’organismo.
L’echinacea, inoltre, vanta proprietà antivirali (è efficace in particolare contro i virus dell’influenza e dell’herpes), antifungine, antinfiammatorie e svolge una notevole azione cicatrizzante e protettiva a livello cutaneo poiché è in grado di inibire l'enzima jaluronidasi, che attacca e distrugge gli acidi ialuronici indispensabili per garantire l'elasticità dei tessuti.
Usi terapeutici dell’echinacea
L’echinacea trova utilizzo principalmente nel trattamento delle malattie da raffreddamento delle vie aeree superiori e delle infiammazioni a carico delle basse vie urinarie (prostatiti, uretriti, metriti).
Per uso esterno è molto utile nella cura delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio come dermatiti, ferite, ustioni e afte. In genere è consigliato l’estratto secco (capsule), la cui dose giornaliera va da 8 a 12 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni da assumere preferibilmente lontano dai pasti. In alternativa, si può utilizzare l’estratto liquido, 50 gocce per 3 volte al giorno.
Come prevenzione, per rinforzare le difese immunitarie, basta 1 g di estratto secco per cicli di 10-15 giorni durante la stagione fredda, seguiti da interruzioni per un periodo equivalente.
Per quanto riguarda l'uso topico, in commercio si trovano pomate e lozioni da applicare sulle zone da trattare. Si possono acquistare in erboristeria.
Controindicazioni
L’echinacea può dare allergia in caso di intolleranza alle Asteraceae; inoltre è controindicata in pazienti che debbano seguire una terapia soppressiva del sistema immunitario in seguito a malattie autoimmuni quali ad esempio artrite reumatoide, collagenosi, sclerosi multipla, ecc. In caso di insufficienza epatica la pianta non va usata per periodi superiori a 8 settimane e a dosi elevate. La pianta può interagire con alcuni farmaci (antitumorali, inibitori della proteasi, inibitori nucleosidici e non nucleosidici della trascrittasi inversa, corticosteroidi, ciclosporine).
Può essere usata in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini a partire da 1 anno di età.
Proprietà dell’echinacea
I nativi americani utilizzavano l’echinacea, in modo particolare le sue radici, per combattere il raffreddore e curare le ferite e le ustioni, proprietà poi confermate anche da numerosi studi. Questa pianta, infatti, vanta una spiccata azione immunostimolante. Il merito è dei suoi principi attivi in grado di attivare la fagocitosi dei globuli bianchi (capacità di inglobare batteri, virus e corpi estranei), e quindi di aumentare le difese endogene dell’organismo.
L’echinacea, inoltre, vanta proprietà antivirali (è efficace in particolare contro i virus dell’influenza e dell’herpes), antifungine, antinfiammatorie e svolge una notevole azione cicatrizzante e protettiva a livello cutaneo poiché è in grado di inibire l'enzima jaluronidasi, che attacca e distrugge gli acidi ialuronici indispensabili per garantire l'elasticità dei tessuti.
Usi terapeutici dell’echinacea
L’echinacea trova utilizzo principalmente nel trattamento delle malattie da raffreddamento delle vie aeree superiori e delle infiammazioni a carico delle basse vie urinarie (prostatiti, uretriti, metriti).
Per uso esterno è molto utile nella cura delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio come dermatiti, ferite, ustioni e afte. In genere è consigliato l’estratto secco (capsule), la cui dose giornaliera va da 8 a 12 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni da assumere preferibilmente lontano dai pasti. In alternativa, si può utilizzare l’estratto liquido, 50 gocce per 3 volte al giorno.
Come prevenzione, per rinforzare le difese immunitarie, basta 1 g di estratto secco per cicli di 10-15 giorni durante la stagione fredda, seguiti da interruzioni per un periodo equivalente.
Per quanto riguarda l'uso topico, in commercio si trovano pomate e lozioni da applicare sulle zone da trattare. Si possono acquistare in erboristeria.
Controindicazioni
L’echinacea può dare allergia in caso di intolleranza alle Asteraceae; inoltre è controindicata in pazienti che debbano seguire una terapia soppressiva del sistema immunitario in seguito a malattie autoimmuni quali ad esempio artrite reumatoide, collagenosi, sclerosi multipla, ecc. In caso di insufficienza epatica la pianta non va usata per periodi superiori a 8 settimane e a dosi elevate. La pianta può interagire con alcuni farmaci (antitumorali, inibitori della proteasi, inibitori nucleosidici e non nucleosidici della trascrittasi inversa, corticosteroidi, ciclosporine).
Può essere usata in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini a partire da 1 anno di età.
Tag:
Rimedi naturaliGrazie, riceverai una mail con le istruzioni per attivare il commento!
Se non ricevi il messaggio controlla anche tra la tua posta indesiderata,
il messaggio potrebbe essere erroneamente considerato come spam.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.