Bagni derivativi

Avete mai sentito parlare di bagni derivativi? Si tratta di una pratica del tutto naturale e molto antica (pare fosse utilizzata già migliaia di anni fa dai Cinesi) che aiuta l'organismo a depurarsi e a ristabilire il suo naturale equilibrio psico-fisico.
Sebbene siano chiamati bagni derivativi, in realtà non sono veri e propri bagni depurativi: questa pratica prevede infatti di sciacquare e frizionare solo le parti intime con acqua fredda. I bagni derivativi partono dal presupposto che l'acqua sia un rimedio naturale molto potente ed efficace e che la zona genitale sia una delle zone corporee più ricettive e reattive. Per fare un bagno derivativo servono quindi solo dell'acqua fredda e un asciugamano! Vediamo nel dettaglio come si effettua e quali sono i suoi benefici.
Come si fanno i bagni derivativi
Per fare un bagno derivativo occorre per prima cosa riempire il bidet di acqua fredda. Non eccessivamente fredda: non dev'essere gelata. A questo punto, usando un panno in fibra naturale, bisogna risciacquare più volte la zona genitale, facendo in modo che i glutei non vengano toccati dall'acqua, ma restino asciutti (di conseguenza è bene non mettere troppa acqua nel bidet). Non si tratta però solo di un semplice risciacquo: il panno, che dev'essere bagnato nell'acqua del bidet, serve per frizionare le parti intime con delicatezza. Si può usare un asciugamano di cotone oppure un guanto da bagno (se optate per il guanto non infilatelo però nella mano perché non deve riscaldarsi): l'importante è passarlo delicatamente nella zona genitale, facendolo scorrere avanti e indietro. Le donne faranno scorrere la salvietta da ciascun lato del pube fino ad arrivare all'ano; gli uomini facendo movimenti dall'alto verso il basso, partendo dall'estremità del pene fino all'ano.
Il massaggio deve durare circa 5 minuti se pesate meno di 70 kg, 10 minuti se il vostro peso è superiore ai 70 kg. E state ben attenti a non premere troppo e a non frizionare con eccessiva intensità, né troppo velocemente, onde evitare di arrecare piccole lesioni o abrasioni alla zona genitale.
Inoltre, per effettuare il bagno correttamente, è necessario prestare attenzione alla temperatura: sia a quella della stanza, sia a quella dell'acqua.
Il bagno dev'essere caldo e la sola zona scoperta del vostro corpo dev'essere quella genitale (eventualmente quindi anche le gambe), mentre le altre parti del corpo devono stare coperte e al caldo. Durante il trattamento non dovete sentire freddo: se succedete, riscaldate leggermente l'acqua, unendone un po' calda.
Una volta terminato il bagno, coprite subito la zona genitale per riscaldarla.
Quando fare i bagni derivativi e con quale frequenza
Per ottenere benefici, i bagni derivativi vanno effettuati tutti i giorni, una volta al giorno. Potete farli in qualsiasi momento della giornata, quando vi è più comodo: l'unica limitazione è che non si possono fare subito dopo mangiato. Bisogna aspettare che la digestione sia ultimata: attendete quindi almeno un'ora e mezzo-due ore dal momento in cui avete concluso il pasto.
Benefici dei bagni derivativi
I benefici dei bagni derivativi sono svariati: questa pratica permette infatti di depurare a fondo l'organismo, perché raffreddare la zona genitale favorisce e stimola il transito intestinale, con conseguente maggiore espulsione di scorie e tossine dall'organismo. Si chiama bagno “derivativo” proprio perché permette alle sostanze inutili di derivare là dove devono andare, ovvero nell'intestino.
E depurare a fondo l'organismo comporta tutta una serie di conseguenze benefiche per l'organismo. Eccole:
Sebbene siano chiamati bagni derivativi, in realtà non sono veri e propri bagni depurativi: questa pratica prevede infatti di sciacquare e frizionare solo le parti intime con acqua fredda. I bagni derivativi partono dal presupposto che l'acqua sia un rimedio naturale molto potente ed efficace e che la zona genitale sia una delle zone corporee più ricettive e reattive. Per fare un bagno derivativo servono quindi solo dell'acqua fredda e un asciugamano! Vediamo nel dettaglio come si effettua e quali sono i suoi benefici.
Come si fanno i bagni derivativi
Per fare un bagno derivativo occorre per prima cosa riempire il bidet di acqua fredda. Non eccessivamente fredda: non dev'essere gelata. A questo punto, usando un panno in fibra naturale, bisogna risciacquare più volte la zona genitale, facendo in modo che i glutei non vengano toccati dall'acqua, ma restino asciutti (di conseguenza è bene non mettere troppa acqua nel bidet). Non si tratta però solo di un semplice risciacquo: il panno, che dev'essere bagnato nell'acqua del bidet, serve per frizionare le parti intime con delicatezza. Si può usare un asciugamano di cotone oppure un guanto da bagno (se optate per il guanto non infilatelo però nella mano perché non deve riscaldarsi): l'importante è passarlo delicatamente nella zona genitale, facendolo scorrere avanti e indietro. Le donne faranno scorrere la salvietta da ciascun lato del pube fino ad arrivare all'ano; gli uomini facendo movimenti dall'alto verso il basso, partendo dall'estremità del pene fino all'ano.
Il massaggio deve durare circa 5 minuti se pesate meno di 70 kg, 10 minuti se il vostro peso è superiore ai 70 kg. E state ben attenti a non premere troppo e a non frizionare con eccessiva intensità, né troppo velocemente, onde evitare di arrecare piccole lesioni o abrasioni alla zona genitale.
Inoltre, per effettuare il bagno correttamente, è necessario prestare attenzione alla temperatura: sia a quella della stanza, sia a quella dell'acqua.
Il bagno dev'essere caldo e la sola zona scoperta del vostro corpo dev'essere quella genitale (eventualmente quindi anche le gambe), mentre le altre parti del corpo devono stare coperte e al caldo. Durante il trattamento non dovete sentire freddo: se succedete, riscaldate leggermente l'acqua, unendone un po' calda.
Una volta terminato il bagno, coprite subito la zona genitale per riscaldarla.
Quando fare i bagni derivativi e con quale frequenza
Per ottenere benefici, i bagni derivativi vanno effettuati tutti i giorni, una volta al giorno. Potete farli in qualsiasi momento della giornata, quando vi è più comodo: l'unica limitazione è che non si possono fare subito dopo mangiato. Bisogna aspettare che la digestione sia ultimata: attendete quindi almeno un'ora e mezzo-due ore dal momento in cui avete concluso il pasto.
Benefici dei bagni derivativi
I benefici dei bagni derivativi sono svariati: questa pratica permette infatti di depurare a fondo l'organismo, perché raffreddare la zona genitale favorisce e stimola il transito intestinale, con conseguente maggiore espulsione di scorie e tossine dall'organismo. Si chiama bagno “derivativo” proprio perché permette alle sostanze inutili di derivare là dove devono andare, ovvero nell'intestino.
E depurare a fondo l'organismo comporta tutta una serie di conseguenze benefiche per l'organismo. Eccole:
- Riduzione dello stress: i bagni derivativi favoriscono l'acquisizione di uno stato psicofisico più sereno e rilassato, contrastando quindi anche l'insonnia
- Rafforzamento dell'organismo (e delle difese immunitarie) e aumento del tono muscolare
- Miglioramento della funzionalità intestinale
- Diminuzione della cellulite: favorendo un buon funzionamento intestinale ed eliminando scorie e tossine, i bagni derivativi fanno diminuire la cellulite e aiutano anche a sgonfiare la pancia e a perdere eventuali chili in eccesso
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