Attivi e resistenti grazie al ginseng

Tra le ultime mode in fatto di bevande, c'è il cosiddetto caffè al ginseng, dall'aroma dolce e delicato, che ha fatto conoscere il nome di questa radice al di fuori dei cultori delle erbe. Se il caffè che vendono nei bar ricorda spesso e volentieri solo il gusto della pianta, la radice di ginseng vera e propria vanta invece numerose proprietà benefiche. Proveniente dall'Asia centrale, dove è usata da millenni come pianta medicinale, è nota soprattutto per le sue proprietà eccitanti e stimolanti per il sistema nervoso. Oggi lo potete trovare in farmacia o in erboristeria, sotto varie forme quali l’elisir tonico, l’estratto concentrato, liofilizzato in bustine o in vasetto, oppure in compresse. Attenzione, però: si tratta di un prodotto dal costo elevato, per cui... occhio alle truffe, specie se siete abituati a fare acquisti online!
A difesa dello spirito e del sistema immunitario
Il ginseng è una pianta dalle mille qualità. È usata soprattutto per trattare la stanchezza e lo stress, sia fisico sia mentale. Il ginseng, infatti, aiuta il corpo a sopportare meglio la fatica (non per niente si dice che migliori la prestazione atletica e la resistenza allo sforzo fisico) e, oltre ad aiutare contro gli sbalzi d'umore e la stanchezza, pare aumenti anche la prontezza mentale e l'ingegno. Questa pianta sembrerebbe avere anche proprietà protettive nei confronti della salute mentale, e quindi proteggere il nostro cervello da patologie come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer. Gli studi hanno bisogno di ulteriori conferme, ma dai primi risultati pare che una delle più importanti proprietà del ginseng sia anche quella di favorire la neurogenesi, il che lo renderebbe utile per un recupero più rapido delle persone colpite da ictus.
Specie se abbinato con la con pappa reale, il ginseng rappresenta una sferzata d’energia e una potente difesa del sistema immunitario. I cinesi, già millenni fa, lo usavano per affrontare gli inverni rigidi e combattere raffreddori, bronchiti e altre infezioni. Efficacia confermata anche dalla scienza: una ricerca canadese ha infatti scoperto che chi assume ginseng tutti i giorni ha probabilità di gran lunga inferiori di ammalarsi di raffreddore rispetto a chi non lo assume. Non solo: se il raffreddore vi ha colto di sorpresa, pare che questa pianta sia in grado anche di limitare la durata del disturbo. Il ginseng è, infatti, un antinfiammatorio molto efficace: merito dei ginsenosidi, componenti di questa radici che secondo i ricercatori dell’Università di Hong Kong sarebbero proprio i responsabili degli effetti immuno-soppressori del ginseng. Ancora, pare anche che il ginseng sia un ottimo afrodisiaco e uno stimolante per l'appetito.
Altri studi hanno messo in luce come la crescita di alcuni tipi di cellule cancerose potrebbe essere inibita dal ginseng. È di nuovo merito dei ginesoidi che, secondo recenti studi ancora da verificare, avrebbero effetti anti-tumorali e indurrebbero la distruzione programmata delle cellule tumorali della prostata, del cancro ovarico, e così via.
Inoltre il ginseng è in grado di abbassare drasticamente il livello di zuccheri nel sangue, cosa ottima in caso di diabete. Tuttavia, se state già prendendo medicinali per il diabete, andateci piano col ginseng: il livello degli zuccheri potrebbe, infatti, abbassarsi troppo. Parlatene sempre col vostro medico.
Attenti agli effetti collaterali
Certo bisogna sempre fare attenzione alle controindicazioni: il ginseng, infatti, può causare (raramente, ma non si sa mai) aumento della pressione arteriosa, vomito, diarrea, sanguinamento dal naso e dalla vagina. Meglio escludere l'assunzione da parte di bambini di età inferiore a 12 anni, mentre i soggetti che soffrono di aritmie o con grave ipertensione arteriosa devono assumerlo con molta cautela. Lo stesso dicasi per le donne, specie se si trovano in momenti delicati della loro vita come allattamento e gravidanza.
Il Ginseng può inoltre interagire con numerosi farmaci di sintesi, dai barbiturici agli anticoagulanti fino agli antinfiammatori. Insomma, il parere del medico prima dell'utilizzo o prima di iniziare una terapia alternativa a base di ginseng, è sempre d'obbligo. Attenzione anche alle controindicazioni che riguardano la sfera emotiva. Tra i possibili disturbi collaterali: ansia, nervosismo e irritabilità, insonnia e altri disturbi del sonno, mal di testa. Meglio perciò evitare di mischiarlo con il caffè o con altre sostanze eccitanti.
A difesa dello spirito e del sistema immunitario
Il ginseng è una pianta dalle mille qualità. È usata soprattutto per trattare la stanchezza e lo stress, sia fisico sia mentale. Il ginseng, infatti, aiuta il corpo a sopportare meglio la fatica (non per niente si dice che migliori la prestazione atletica e la resistenza allo sforzo fisico) e, oltre ad aiutare contro gli sbalzi d'umore e la stanchezza, pare aumenti anche la prontezza mentale e l'ingegno. Questa pianta sembrerebbe avere anche proprietà protettive nei confronti della salute mentale, e quindi proteggere il nostro cervello da patologie come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer. Gli studi hanno bisogno di ulteriori conferme, ma dai primi risultati pare che una delle più importanti proprietà del ginseng sia anche quella di favorire la neurogenesi, il che lo renderebbe utile per un recupero più rapido delle persone colpite da ictus.
Specie se abbinato con la con pappa reale, il ginseng rappresenta una sferzata d’energia e una potente difesa del sistema immunitario. I cinesi, già millenni fa, lo usavano per affrontare gli inverni rigidi e combattere raffreddori, bronchiti e altre infezioni. Efficacia confermata anche dalla scienza: una ricerca canadese ha infatti scoperto che chi assume ginseng tutti i giorni ha probabilità di gran lunga inferiori di ammalarsi di raffreddore rispetto a chi non lo assume. Non solo: se il raffreddore vi ha colto di sorpresa, pare che questa pianta sia in grado anche di limitare la durata del disturbo. Il ginseng è, infatti, un antinfiammatorio molto efficace: merito dei ginsenosidi, componenti di questa radici che secondo i ricercatori dell’Università di Hong Kong sarebbero proprio i responsabili degli effetti immuno-soppressori del ginseng. Ancora, pare anche che il ginseng sia un ottimo afrodisiaco e uno stimolante per l'appetito.
Altri studi hanno messo in luce come la crescita di alcuni tipi di cellule cancerose potrebbe essere inibita dal ginseng. È di nuovo merito dei ginesoidi che, secondo recenti studi ancora da verificare, avrebbero effetti anti-tumorali e indurrebbero la distruzione programmata delle cellule tumorali della prostata, del cancro ovarico, e così via.
Inoltre il ginseng è in grado di abbassare drasticamente il livello di zuccheri nel sangue, cosa ottima in caso di diabete. Tuttavia, se state già prendendo medicinali per il diabete, andateci piano col ginseng: il livello degli zuccheri potrebbe, infatti, abbassarsi troppo. Parlatene sempre col vostro medico.
Attenti agli effetti collaterali
Certo bisogna sempre fare attenzione alle controindicazioni: il ginseng, infatti, può causare (raramente, ma non si sa mai) aumento della pressione arteriosa, vomito, diarrea, sanguinamento dal naso e dalla vagina. Meglio escludere l'assunzione da parte di bambini di età inferiore a 12 anni, mentre i soggetti che soffrono di aritmie o con grave ipertensione arteriosa devono assumerlo con molta cautela. Lo stesso dicasi per le donne, specie se si trovano in momenti delicati della loro vita come allattamento e gravidanza.
Il Ginseng può inoltre interagire con numerosi farmaci di sintesi, dai barbiturici agli anticoagulanti fino agli antinfiammatori. Insomma, il parere del medico prima dell'utilizzo o prima di iniziare una terapia alternativa a base di ginseng, è sempre d'obbligo. Attenzione anche alle controindicazioni che riguardano la sfera emotiva. Tra i possibili disturbi collaterali: ansia, nervosismo e irritabilità, insonnia e altri disturbi del sonno, mal di testa. Meglio perciò evitare di mischiarlo con il caffè o con altre sostanze eccitanti.
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