Amamelide, le proprietà terapeutiche

L’amamelide (Hamamelis virginiana) è una pianta arbustiva simile al nocciolo; è originaria della Virginia e cresce lungo i margini dei boschi e sulle rive rocciose dei corsi d’acqua.
A scopo fitoterapico sono impiegate le foglie, la corteccia e i rametti quiescenti. Già gli indiani d’America la utilizzavano per arrestare le emorragie delle ferite sanguinanti e per accelerare la cicatrizzazione. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà terapeutiche, gli usi e se esistono controindicazioni.
Proprietà dell’amamelide
L’amamelide è nota per le sue proprietà astringenti, emostatiche, antiflogistiche e antiemorragiche; merito dei flavonoidi e dei tannini contenuti all’interno delle foglie e della corteccia, che hanno una notevole affinità con la pelle e le mucose, di cui riescono ad inibire l’infiammazione. Grazie alla presenza di questi principi attivi, la pianta esercita un’efficace azione vaso-protettrice sul microcircolo e decongestionante sui tessuti epidermici. I componenti dell'amamelide, infatti, agiscono a livello dei piccoli vasi sanguigni, diminuendone la permeabilità vascolare e svolgendo un’azione tonica sulle pareti capillari, contrastandone la fragilità e la tendenza alle micro-emorragie. Per lo stesso motivo l'amamelide è indicata anche come antiemorragico in caso di flusso mestruale abbondante.
Amamelide contro le emorroidi
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e venotoniche, l’amamelide può alleviare i fastidi della patologia emorroidaria. Per questo motivo, infatti, i suoi estratti sono impiegati in pomate contro le emorroidi.
Amamelide contro la cellulite
L’amamelide può risultare utile anche in caso di cellulite poiché, grazie ai suoi principi attivi (tannini, flavonoidi e catechine), migliora la circolazione periferica e lo stato del tessuto connettivo. Non a caso viene usata nei prodotti anticellulite e per l’insufficienza venosa.
Posologia dell’amamelide
L’amamelide è utilizzata sia per uso interno che esterno, sotto forma di estratti secchi e fluidi (soprattutto l’acqua distillata) ed è molto usata in cosmesi per pelli arrossate, con couperose, ma anche per le pelli impure con pori dilatati e tendenza al lucido.
In tintura madre si assumono 10 gocce diluite in poca acqua, 3 volte al giorno, lontano dai pasti.
La tisana, invece, si prepara lasciando in infusione 1-2 g di pianta in 1 tazza di acqua bollente per 10 minuti. Si filtra e si beve. È consigliata 1 tazza 2-3 volte al giorno tra i pasti.
Le pomate, che potete acquistare in erboristeria, sono particolarmente utili in caso di emorroidi e insufficienza venosa, mentre l’acqua distillata, che potete trovare sempre in erboristeria, è indicata soprattutto per la cura della pelle e del cavo orale in caso di infiammazioni della bocca.
Controindicazioni
L’amamelide è una pianta sicura e ben tollerata; a causa della presenza dei tannini, può però avere un effetto astringente e causare stitichezza. Ad alti dosaggi, inoltre, può danneggiare la mucosa gastrica. Questo rimedio naturale è assolutamente sconsigliato in caso di epatopatie e ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Gli estratti di amamelide per uso esterno, invece, possono essere usati tranquillamente.
A scopo fitoterapico sono impiegate le foglie, la corteccia e i rametti quiescenti. Già gli indiani d’America la utilizzavano per arrestare le emorragie delle ferite sanguinanti e per accelerare la cicatrizzazione. Vediamo insieme quali sono le sue proprietà terapeutiche, gli usi e se esistono controindicazioni.
Proprietà dell’amamelide
L’amamelide è nota per le sue proprietà astringenti, emostatiche, antiflogistiche e antiemorragiche; merito dei flavonoidi e dei tannini contenuti all’interno delle foglie e della corteccia, che hanno una notevole affinità con la pelle e le mucose, di cui riescono ad inibire l’infiammazione. Grazie alla presenza di questi principi attivi, la pianta esercita un’efficace azione vaso-protettrice sul microcircolo e decongestionante sui tessuti epidermici. I componenti dell'amamelide, infatti, agiscono a livello dei piccoli vasi sanguigni, diminuendone la permeabilità vascolare e svolgendo un’azione tonica sulle pareti capillari, contrastandone la fragilità e la tendenza alle micro-emorragie. Per lo stesso motivo l'amamelide è indicata anche come antiemorragico in caso di flusso mestruale abbondante.
Amamelide contro le emorroidi
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e venotoniche, l’amamelide può alleviare i fastidi della patologia emorroidaria. Per questo motivo, infatti, i suoi estratti sono impiegati in pomate contro le emorroidi.
Amamelide contro la cellulite
L’amamelide può risultare utile anche in caso di cellulite poiché, grazie ai suoi principi attivi (tannini, flavonoidi e catechine), migliora la circolazione periferica e lo stato del tessuto connettivo. Non a caso viene usata nei prodotti anticellulite e per l’insufficienza venosa.
Posologia dell’amamelide
L’amamelide è utilizzata sia per uso interno che esterno, sotto forma di estratti secchi e fluidi (soprattutto l’acqua distillata) ed è molto usata in cosmesi per pelli arrossate, con couperose, ma anche per le pelli impure con pori dilatati e tendenza al lucido.
In tintura madre si assumono 10 gocce diluite in poca acqua, 3 volte al giorno, lontano dai pasti.
La tisana, invece, si prepara lasciando in infusione 1-2 g di pianta in 1 tazza di acqua bollente per 10 minuti. Si filtra e si beve. È consigliata 1 tazza 2-3 volte al giorno tra i pasti.
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L’amamelide è una pianta sicura e ben tollerata; a causa della presenza dei tannini, può però avere un effetto astringente e causare stitichezza. Ad alti dosaggi, inoltre, può danneggiare la mucosa gastrica. Questo rimedio naturale è assolutamente sconsigliato in caso di epatopatie e ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Gli estratti di amamelide per uso esterno, invece, possono essere usati tranquillamente.
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